Seconda edizione dopo quella di Jean Elzevier a Leida, nel 1657. Guy Patin, a cui l'opera è dedicata, ha preso parte a questa versione fornendo a Van der Linden copie corrette dalle mani di Jean Fernel, Cappellano e altri studiosi.
Uno dei più importanti trattati medici dell'antichità romana in cui Celso (25 a.C. - 50 d.C.) tra gli altri inaugurò la terminologia scientifica latina.
L'ottavo libro dell'opera De Medicina (Celsus)"De Medicina libri octo", è l'unica parte della sua opera che è sopravvissuta. Rappresenta il primo lavoro completo sulla professione medica. Fu il primo autore medico la cui opera fu stampata a caratteri mobili da Nicolao nel 1478, a Firenze, grazie all'invenzione di Gutenberg, ancor prima delle opere.
di Ippocrate e Galeno. Ha poi avuto innumerevoli edizioni nel periodo rinascimentale.
Originariamente faceva parte di una collezione enciclopedica, Artes, ora perduta. Il Manoscritto de Medica fu riscoperto a Milano nel 1443. È diviso in due parti, una che si occupa di malattie che possono essere trattate con diete e diete speciali, la seconda di quelle che possono essere curate con farmaci o attraverso la chirurgia; nel primo sono i primi casi di follia e malattie cardiache; il secondo descrive i primi usi della legatura, include eccellenti descrizioni della litotomia laterale e dell'erniotomia e introduce la nozione di chirurgia plastica.
Esempio in pergamena rigida dell'epoca. Torniamo ai nervi con il titolo scritto a mano. Fette maculate. Si apre con un bel titolo inciso. di J. Hackius. Lievi tracce sul retro e sui piatti. Interni molto freschi e puliti. In ottime condizioni.
[Aureliano Cornelio Celso] Joh. Antonidae Van der Linden
De Medicina Libri Octo, ex recognitione Joh. Antonidae vander Linden
Lugduni Batavorum [Leida], Apud Salomonem Wagenaer, 1665
Forte in-12 (14 x 8 cm); 12ss. 592pp. 3f.