Yayoi Kusama - Yayoi Kusama: I Who Have Arrived in Heaven - 2014






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Questo esemplare prima edizione del 2014 in copertina rigida di Yayoi Kusama, intitolato Yayoi Kusama: I Who Have Arrived in Heaven, contiene 108 pagine.
Descrizione del venditore
Come articolato dalla critica d'arte e poeta Akira Tatehata nel suo saggio allegato al catalogo, «il genio che genera il fertile mondo artistico di Kusama, un inno alla vita, è guidato da pensieri ossessivi» — e la sua carriera straordinaria e altamente influente comprende opere in vari mezzi che evocano incessantemente universi sia microscopici che macroscopici. La prima mostra di Kusama, acclamata dalla critica, del 2013 presso David Zwirner a New York, presentava una selezione di dipinti su tela di grande formato in acrilico. Questa vibrante pubblicazione — stampata con più inchiostri di alta qualità per catturare appieno il bagliore abbagliante delle tele colorate di Kusama — si apre con una selezione di queste opere, che hanno ancorato la presentazione in galleria. La pratica di Kusama integra ricorrentemente motivi che evocano il cosmico e il primordiale, dall'etereo all terrestre, incarnando l'unica fusione di soggetti rappresentativi e non rappresentativi. Sono inoltre presenti immagini fisse dell'installazione video SONG OF A MANHATTAN SUICIDE ADDICT, oltre a splendide panoramiche delle due stanze dell'infinito della mostra, tra cui INFINITY MIRRORED ROOM – THE SOULS OF MILLIONS OF LIGHT YEARS AWAY, acclamata dal New York Times come un invito a «scattare l'ultimo selfie». L'altra stanza, LOVE IS CALLING, si distingue come uno degli ambienti più immersivi dell'artista fino ad oggi: una stanza oscura, rivestita di specchi, illuminata da forme gonfiabili simili a tentacoli, ricoperte dai suoi caratteristici pois, che si estendono dal pavimento al soffitto e cambiano lentamente colore. Concludendo la pubblicazione, una poesia originale scritta dalla stessa Kusama, After the Battle, I Want to Die at the End of the Universe, contestualizza la sua pratica: «Essendo sempre stata angosciata su come vivere», scrive, «ho continuato a portare avanti il vessillo della ricerca artistica».
Il venditore si racconta
Come articolato dalla critica d'arte e poeta Akira Tatehata nel suo saggio allegato al catalogo, «il genio che genera il fertile mondo artistico di Kusama, un inno alla vita, è guidato da pensieri ossessivi» — e la sua carriera straordinaria e altamente influente comprende opere in vari mezzi che evocano incessantemente universi sia microscopici che macroscopici. La prima mostra di Kusama, acclamata dalla critica, del 2013 presso David Zwirner a New York, presentava una selezione di dipinti su tela di grande formato in acrilico. Questa vibrante pubblicazione — stampata con più inchiostri di alta qualità per catturare appieno il bagliore abbagliante delle tele colorate di Kusama — si apre con una selezione di queste opere, che hanno ancorato la presentazione in galleria. La pratica di Kusama integra ricorrentemente motivi che evocano il cosmico e il primordiale, dall'etereo all terrestre, incarnando l'unica fusione di soggetti rappresentativi e non rappresentativi. Sono inoltre presenti immagini fisse dell'installazione video SONG OF A MANHATTAN SUICIDE ADDICT, oltre a splendide panoramiche delle due stanze dell'infinito della mostra, tra cui INFINITY MIRRORED ROOM – THE SOULS OF MILLIONS OF LIGHT YEARS AWAY, acclamata dal New York Times come un invito a «scattare l'ultimo selfie». L'altra stanza, LOVE IS CALLING, si distingue come uno degli ambienti più immersivi dell'artista fino ad oggi: una stanza oscura, rivestita di specchi, illuminata da forme gonfiabili simili a tentacoli, ricoperte dai suoi caratteristici pois, che si estendono dal pavimento al soffitto e cambiano lentamente colore. Concludendo la pubblicazione, una poesia originale scritta dalla stessa Kusama, After the Battle, I Want to Die at the End of the Universe, contestualizza la sua pratica: «Essendo sempre stata angosciata su come vivere», scrive, «ho continuato a portare avanti il vessillo della ricerca artistica».
