Charles de Saint-Yves - Nouveau traité des maladies des yeux, les remèdes qui y conviennent, & les opérations de chirurgie - 1736

Seconda edizione pubblicata ad Amsterdam postuma di questo testo pionieristico dell'ophtalmologia moderna e della chirurgia degli occhi, donato da Charles de Saint-Yves (1667-1731).

Monografia patologica descrittiva divenuta uno dei riferimenti dell'ecole française d'ophtalmologie, l'opera è stata oggetto di una disputa rapidamente risolta nel Mercure de France nel maggio 1722 e sono state pubblicate diverse traduzioni in tutta Europa: in inglese (Londra 1741 e 1744), in tedesco (Berlino 1730), in italiano (Venezia 1750, 1768 e 1781), o in olandese (1739).

Conservata in una bella rilegatura dell'epoca in piena basana marmorizzata, dorso liscio ornato di filetto dorato e fleurons, titolo in lettere dorate, tagli rossi.
Opera solida nonostante la pelle epidermizzata e sfregiata, copertine rasate, angoli forati, presenza di una fessura alla staffa. Interno ben conservato nel complesso, con alcune bruniture. Ex-libris cancellato sulla pagina del titolo.

Titolo stampato in rosso e nero con una bella vignetta incisa.

Charles Saint-Yves, o de Saint-Yves, nato il 10 novembre 1667 e morto il 3 agosto 1731, è stato un filantropo e oculista francese, famoso per la sua operazione di cataratta e il suo trattato di oculistica. Per il suo metodo operativo e il suo trattato, Saint-Yves si inserisce tra i pionieri dell’oculistica moderna ed è considerato uno dei padri della scuola francese. La sua reputazione è rafforzata dalle cure del suo ex discepolo Étienne Léoffroy, al quale Saint-Yves, senza discendenza diretta, ha lasciato il suo nome e i suoi beni, avendolo adottato con patente reale.
Una discendenza successiva di medici e intellettuali con il nome Saint-Yves discende da Léoffroy piuttosto che da rami collaterali che entrarono in contenzioso con quest'ultimo.

Charles de Saint-Yves
Nuovo trattato delle malattie degli occhi, dei rimedi più adatti e delle operazioni chirurgiche necessarie per la loro guarigione. Con nuove scoperte sulla struttura dell’occhio, che dimostrano l’organo immediato della vista.
Amsterdam, da François l'Honoré, 1736
in-12 (16x9,5 cm); xxiii + 277 pp + tavola