Gatomba mask - Pende - Repubblica Democratica del Congo






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Maschera Gatomba, proveniente dalla Repubblica Democratica del Congo, cultura Pende, provenienza: collezione privata.
Descrizione del venditore
La maschera Gatomba prende in giro il mago che si fa del male. La versione di Gatshiola Léon è unica in quanto ha una fronte ampia dipinta di nero e coperta da piccole escrescenze triangolari bianche che terminano in una linea orizzontale retta su tutta la larghezza del volto, sopra gli occhi, e non ha sopracciglia; è bordata in alto da una frangia arrotondata di fibre nere. Le escrescenze sulle guance sono formate da semicerchi neri in rilievo con due triangoli bianchi all’interno; la bocca in rilievo e semiaperta è rettangolare, con labbra formate da una sottile linea nera che incornicia denti appuntiti dipinti di bianco. Il volto è dipinto di rosso. Ha una barba di stoffa che va da un orecchio all’altro. Le macchie bianche sono generalmente descritte come 'kaji-kaji', un termine che si riferisce alle macchie alternate di luce e di oscurità di un leopardo. Léon spiega che 'kaji-kaji' è appropriato come segno per l' 'ngunza', il 'killer', che si crede sia il mago. Nella credenza popolare, quando i maghi si riuniscono per 'mangiare' una delle loro vittime, strofinano cenere sulla fronte e poi la imbrattano di rosso e bianco come segno di comunione con il loro compagno 'ngunza', il leopardo.
Provenance: Mundo Africano, Barcellona
Argiles Collection, Barcellona
La maschera Gatomba prende in giro il mago che si fa del male. La versione di Gatshiola Léon è unica in quanto ha una fronte ampia dipinta di nero e coperta da piccole escrescenze triangolari bianche che terminano in una linea orizzontale retta su tutta la larghezza del volto, sopra gli occhi, e non ha sopracciglia; è bordata in alto da una frangia arrotondata di fibre nere. Le escrescenze sulle guance sono formate da semicerchi neri in rilievo con due triangoli bianchi all’interno; la bocca in rilievo e semiaperta è rettangolare, con labbra formate da una sottile linea nera che incornicia denti appuntiti dipinti di bianco. Il volto è dipinto di rosso. Ha una barba di stoffa che va da un orecchio all’altro. Le macchie bianche sono generalmente descritte come 'kaji-kaji', un termine che si riferisce alle macchie alternate di luce e di oscurità di un leopardo. Léon spiega che 'kaji-kaji' è appropriato come segno per l' 'ngunza', il 'killer', che si crede sia il mago. Nella credenza popolare, quando i maghi si riuniscono per 'mangiare' una delle loro vittime, strofinano cenere sulla fronte e poi la imbrattano di rosso e bianco come segno di comunione con il loro compagno 'ngunza', il leopardo.
Provenance: Mundo Africano, Barcellona
Argiles Collection, Barcellona
