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Scritto da Simone | 05 agosto 2019
Cinquant’anni fa, un caseificio di 245 ettari vicino a White Lake a Bethel, New York, fu trasformato in un leggendario festival di musica. Promosso come festival di “3 giorni di pace e musica”, è considerato un momento cruciale nella storia della musica. Per celebrare questa pietra miliare, diamo un’occhiata all’esperienza di quel piovoso fine settimana dalla prospettiva delle donne che salirono sul palco e scopriamo cosa fanno adesso.
Melanie
Melanie Safka aveva solo 22 anni quando salì sul palco per esibirsi davanti la folla esultante di Woodstock ed era, citando le sue stesse parole, “terrorizzata oltre l’immaginabile”. Sperava quasi che la pioggia spingesse le persone ad andarsene. Ma la folla restò lì e la accolse immediatamente con le luci ondeggianti nell’aria sulle note di Beautiful People. Un paio di anni dopo avrebbe commemorato questo momento nel testo della canzone Lay Down (Candles in the Rain).
Cosa fa adesso? 50 anni e 30 album dopo, Melanie si esibisce ancora in tutto il mondo, spesso con suo figlio Beau-Jarred.
Janis Joplin
Nonostante i suoi 26 anni, Janis Joplin era già una delle rock star più conosciute e di maggior successo dell’epoca quando si esibì a Woodstock. Arrivò sul prato del festival in elicottero domenica 17 agosto e non vedeva l’ora di esibirsi. Tuttavia altre band erano contrattualmente obbligate ad esibirsi prima della Joplin, quindi lei dovette aspettare dieci ore prima di poter finalmente salire sul palco. Nonostante fosse evidentemente inebriata durante la sua performance, uno dei fotografi ufficiali di Woodstock, Henry Diltz, riuscì a vederla a pochi metri di distanza: “In ogni canzone dava il meglio di sé.”
Cosa fa adesso? Nel 1970, un anno dopo lo spettacolo al Festival di Woodstock, Janis Joplin morì di overdose. La sua fama, tuttavia, è ancora viva. La sua musica è amata da ogni nuova generazione e continua ad ispirare artisti contemporanei come Florence Welsh (di Florence and the Machine), P!nk, Alicia Keys e P.J. Harvey.

Janis Joplin a Woodstock, 1969. Fotografia di Henry Diltz (1938-)
Joan Baez
Già acclamata artista internazionale, Joan Baez stupì il pubblico quando decise di esibirsi non solo sul palco principale, ma anche sul palco libero aperto a tutti. Era l’unica artista ingaggiata per suonare lì. All’epoca dell’evento suo marito, David Harris, era stato arrestato per renitenza alla leva e aveva appena iniziato a scontare una pena detentiva di 15 mesi. Nelle sue memorie, And a Voice to Sing With, la cantante ha descritto la sua esibizione:
“Stavo semplicemente lì in piedi di fronte al pubblico che dormiva abbracciato nel fango, e gli ho dato tutto ciò che potevo in quel momento. E le persone hanno accettato le mie canzoni. È stato un momento toccante, a dispetto di tutto. Non avevo mai cantato di fronte ad un’intera città prima.”
Cosa fa adesso? Nei suoi incredibili 60 anni di carriera Baez ha realizzato più di 30 album che le hanno fatto guadagnare un posto nella Rock ‘n’ Roll Hall of Fame. E anche se il festival di Woodstock è noto per la sua atmosfera libera e come simbolo di cambiamento, Baez è tra i pochi che ne vivono davvero l’essenza. Per tutta la vita è stata un’attivista impegnata in molte cause, tra cui la protesta contro la guerra in Vietnam, contro la pena di morte e la lotta per i diritti LGBTQ. Ha appena terminato il suo tour mondiale Fare Thee Well Tour che, come indica il nome, sarà anche l’ultimo. In occasione del 50º anniversario di Woodstock è stata (finalmente) distribuita una registrazione dal vivo della sua esibizione.
Grace Slick (Jefferson Airplane)
La cantante Grace Slick si esibì la domenica, verso le 8:00 del mattino, presentando i Jefferson Airplane: “Bene amici, avete sentito i gruppi intensi, adesso ascolterete un po’ di “morning maniac music”. Credetemi, è una nuova alba...” In merito alla sua esperienza, ha raccontato a Best Classic Bands: “Woodstock è stato unico nel senso che c’erano mezzo milione di persone lì e non si sono accoltellate a morte. È stato principalmente questo che l’ha reso celebre. Ed era una dichiarazione come a dire: guardaci, abbiamo 25 anni e siamo tutti insieme e le cose dovrebbero cambiare.”
Cosa fa adesso? Slick è stata molto schietta sul fatto che ritiene il rock ‘n’ roll un gioco per giovani: “Puoi fare musica jazz, classica, blues, opera e country fino a 150 anni, ma il rap e il rock and roll sono in realtà un mezzo con cui i giovani possono scaricare tutta la rabbia”, ha detto nel 2007. “È sciocco interpretare una canzone che non ha alcuna rilevanza per il presente o che esprime sentimenti che non si hanno più.” Slick si è ormai ritirata dal mondo della musica, a parte qualche esibizione qua e là. Trascorre il suo tempo dipingendo.

Grace Slick a Woodstock, 1969.
Nancy Nevins (Sweetwater)
Quella degli Sweetwater fu una delle prime performance sul palco di Woodstock, il che fu... un onore? Non esattamente, stando alla cantante Nancy Nevins: “Eravamo decisamente il soundcheck!” Appena diciassettenne, la Nevins era probabilmente l’artista più giovane di Woodstock e la sua band, Sweetwater, era una delle più grandi formazioni ad esibirsi (con otto membri), nonché uno dei primi gruppi rock nordamericani ad usare percussioni latine.
Cosa fa adesso? Pochi mesi dopo il debutto degli Sweetwater, la Nevins rimase gravemente ferita a seguito di un incidente automobilistico causato da un conducente ubriaco. Rimase in coma per qualche tempo e riportò danni cerebrali. Perse inoltre definitivamente l’uso di una corda vocale. Gli Sweetwater si sciolsero poco dopo e lei si esibì come solista per un po’. C’è un lieto fine a tutto questo però: si sono riuniti per Woodstock ‘94 con tre membri originali e da allora si esibiscono insieme.
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