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Scritto da Tom | 16 ottobre 2019
La moda vintage è tornata in auge negli ultimi anni, spinta dalle mutate abitudini d’acquisto dei Millennials e dal desiderio di sostenibilità e capi unici. Abbiamo incontrato il nostro esperto di moda Riccardo Sportelli che condivide le sue idee su come la moda vintage sta contribuendo alla rinascita dell’abbigliamento da uomo.
La ripresa del vintage è anche parte di un più ampio cambiamento nel settore. Negli ultimi secoli, l’abbigliamento da uomo è cambiato drasticamente. Ormai lontana dai pantaloni alla cavallerizza, le gonne voluminose e i gilet ricamati del XVIII secolo (un’epoca in cui veniva data più importanza al tessuto che al taglio), la moda maschile di oggi è caratterizzata da pantaloni affusolati e vestibilità su misura. Mentre le gonne, i vestiti fluttuanti e i cappelli appariscenti erano un tempo capi d’abbigliamento che interessavano la moda sia femminile che maschile, con il tempo l’abbigliamento da uomo si è allontanato da questi stili.
Tuttavia, il vintage sta contribuendo a riportare in vita questi stili. Stanno tornando le gonne, i kimono sono di moda e gli strati morbidi e allentati (come i pantaloni a gamba larga) forniscono la giusta dose di androginia. Lo shopping per l’abbigliamento da uomo è per molti versi una questione nostalgica, dove rivolgere lo sguardo al passato si sta rivelando il modo migliore per guardare al futuro.
L’abbigliamento maschile è sempre stato un passo indietro rispetto all’abbigliamento femminile in termini di scelta e di fascino. Certo, i calzini, le cravatte e gli orologi sono un bel modo per aggiungere qualche accessorio. Al giorno d’oggi, però, il desiderio di distinguersi è sempre più presente e per gli uomini questo porta a nuove possibilità di sperimentare nel settore dell’abbigliamento.
«Al momento di investire nell’abbigliamento maschile, gli acquirenti prestano sempre più attenzione agli stili e alle tendenze. Questo è uno dei motivi del crescente interesse per l’abbigliamento vintage» dice Riccardo. L’abbigliamento vintage è stato a lungo sinonimo di polverosi cappotti grigiastri e capi in flanella consumati, ma c’è stata un’ampia rivalutazione del concetto di vintage. In particolare, adesso è una specie di sinonimo di qualità.
«I prezzi dell’abbigliamento [oggi] sono in aumento, ma la qualità non migliora allo stesso ritmo. Le persone stanno iniziando a comprendere che la fast fashion, la moda in continua evoluzione, non è sostenibile» spiega Riccardo. «Preferiscono spendere il loro denaro per vestiti che possono durare anni, piuttosto che solo poche settimane. Per questo motivo l’abbigliamento vintage è un buon compromesso di stile, qualità e prezzo».
Comprare giacche di pelle vintage è un approccio più sostenibile all’acquisto di capi in pelle
Gli acquirenti moderni hanno più che mai consapevolezza di dove e come sono stati prodotti i loro abiti e l’abbigliamento vintage fornisce una risposta alla questione della sostenibilità. L’abbigliamento maschile ha tradizionalmente dato grande importanza ai materiali, come pelle e cashmere, che non sono sostenibili. Tuttavia, l’acquisto di capi vintage permette probabilmente ai consumatori di avvicinarsi all’acquisto di pelle e cashmere in modo più coscienzioso, senza dover scendere a compromessi per quanto riguarda la qualità e lo stile.
Basta uno sguardo alle fashion week A/I 2019 di Londra, Milano e Parigi per notare la celebrazione dell’abbigliamento vintage. Abbiamo visto di tutto, dai completi interamente in denim ai trench voluminosi e abiti a tre pezzi completamente in velluto. Perché questo ritorno sulle scene? Beh, come spiega Ricardo, il vintage si presta bene ad un altra domanda fondamentale nel mercato dell’abbigliamento da uomo:
«[Gli acquirenti di abbigliamento maschile] sono sempre alla ricerca di modelli unici per ogni stagione e, forse più di quanto si pensi, amano abbinare capi vintage con abiti più ordinari del mercato contemporaneo in modo da creare un look distintivo. Dopo il grande successo di popolari serie televisive come Mad Men, Downton Abbey e Peaky Blinders, l’interesse per l’abbigliamento vintage (ad esempio i cappelli Borsalino, gli abiti formali con motivi fantasia e i classici cappotti in tweed e camoscio) è alle stelle».
La popolarità di serie come Peaky Blinders ha stimolato un aumento della domanda di abiti in tweed
Gli acquirenti vogliono distinguersi in un mercato che è diventato sempre più uniforme e l’abbigliamento vintage è un ottimo modo per raggiungere lo scopo. Le camicie dal taglio preciso vengono sostituite da robuste e generose camicie di velluto a coste, mentre le ingombranti sciarpe stile Hogwarts non sono più semplicemente lasciate al regno della fantasia.
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