Interviste

Chiacchierata con HUSH

Scritto da Tom Flanagan | 2 agosto 2022


Definito un astro nascente negli ultimi anni da The Independent e considerato da varie testate come colui che ha dato una nuova definizione alla ritrattistica, HUSH è un nome di spicco nella scena della street art e un artista popolare nelle aste online. Conosciuto soprattutto per le sue opere di grandi e piccole dimensioni che incorporano motivi tradizionali giapponesi con l’estro e il dinamismo della street art, HUSH ha un’estetica tutta sua. Abbiamo fatto una chiacchierata con lui per parlare delle sue ispirazioni e delle sue influenze. 


Può raccontarci brevemente cosa ti ha avvicinato per la prima volta all’arte?


È stato un percorso naturale fin dall’inizio. È quello che ho fatto fin da bambino. Non lo facevo necessariamente per diventare un “artista”, ma ho sempre saputo che avrei fatto qualcosa di creativo. Ho portato a termine gli studi presso la scuola d’arte – design e illustrazione – e disegnavo volantini ai tempi dell’acid house e dei rave. Sono passato attraverso tutte le sottoculture di strada. Poi ho lavorato per agenzie di design e pubblicità, continuando sempre a dedicarmi ai miei progetti creativi e a realizzare opere d’arte. La scena della street art è cresciuta organicamente nel tempo, così come gli artisti che ne fanno parte, e si è trasformata nel movimento che è oggi.



HUSH è noto per il suo approccio di tecnica mista all’arte, l’uso dell’assemblaggio e del collage.


Come definiresti il tuo stile se dovessi spiegarlo alle persone che non conoscono le tue opere?


Di solito tiro fuori il telefono e mostro loro una foto! Mi piace che il mio lavoro parli da solo. È influenzato dalle culture di strada del passato e del presente.


Gran parte della tua arte è incentrata sulla forma femminile, come mai?

 

Nelle opere figurative è un richiamo alle tradizioni artistiche del passato. Uso il bianco e nero monotono in modo che le figure facciano pensare a una scultura o a un monumento: imponenti e potenti, ma allo stesso tempo bellissime. I motivi e le astrazioni presenti nelle opere sono influenzati dai graffiti, dai tag, dalla tipografia e dai modelli adottati da diverse culture. Sono tutti codici visivi. Nel corso degli anni le opere hanno assunto una loro identità che continuo a sviluppare e a far progredire.



L’uso di figure femminili solitarie, generalmente tratte dalla cultura giapponese, è un elemento visivo comune nelle opere di HUSH.


Ci sono tematiche o messaggi che cerchi di trasmettere con le tue opere?


Ascolto molti podcast che riguardano la mente, la fisica, la filosofia, ecc. e molti dei miei pensieri sono contenuti nelle opere. Faccio riferimento a tempi passati e presenti e, sebbene questi siano evidenti solo a me, contribuiscono a plasmare l’opera finale. Mi piace che lo spettatore veda ciò che percepisce. Quando incontro le persone, parlo soprattutto di ciò che pensavo quando ho realizzato l’opera e ne sottolineo i dettagli. Ogni opera ha una storia.


Cosa pensi della transizione della vendita di opere d’arte online piuttosto che attraverso le gallerie?


Entrambe hanno un ruolo. La vendita online ha reso l’arte più accessibile ad un pubblico vasto, il che è positivo. D’altro canto, le gallerie avranno sempre il loro posto in questo contesto: stare materialmente di fronte ad un’opera d’arte è un’esperienza. 



HUSH è noto anche per le sue opere su larga scala, come mostrato qui ad Amsterdam.

A quale tipo di arte e di artisti ti ispiri attualmente?

 

Mi piacciono molto gli artisti francesi e tedeschi del Post Vandalismo. Le opere di astrazione di questi artisti sono di grande ispirazione.


Hai notato tendenze e cambiamenti emergenti nel mondo dell’arte contemporanea?


La tendenza degli NFT è ancora agli inizi, ma è entusiasmante come ulteriore sbocco creativo da esplorare. La produzione di immagini animate e in movimento è più facile da sperimentare e favorisce la formulazione di nuove idee, contribuendo a far progredire le opere attraverso diversi mezzi. Anche i contrasti intelligenti in queste opere possono diventare un’esperienza creativa. Penso che stiamo appena iniziando a intravedere le possibilità di questo spazio.



Per HUSH, l’arte tangibile avrà sempre un posto in questo mondo, indipendentemente dalla diffusione dell’arte online.

Infine, cos’è importante per te quando si parla di arte?


Credo che Lev Tolstoj lo riassuma al meglio: “Senza arte, l’umanità non potrebbe esistere”.


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