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Vendu
Gavina - Ludwig Mies van der Rohe - Chaise (2) - S 533 - Acier, Cuir
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Gavina - Ludwig Mies van der Rohe - Chaise (2) - S 533 - Acier, Cuir

Tale è l’apparente semplicità della sedia MR10 di Ludwig Mies van der Rohe, che guardandola di fronte viene facile pensare che sia costituita da un pezzo unico e continuo di acciaio tubolare. Il primo sedile “libero di fluttuare”, sostenuto unicamente dalla gamba anteriore, fece veramente scalpore quando nel 1927 la sedia fu esposta a Stoccarda alla mostra Die Wohung (La Dimora), diretta dallo stesso Mies, e per la quale fu creato l’importante insediamento di edilizia popolare Weissenhof. Il lotto all'asta è composto da un set di 2 pezzi rilevato da una abitazione a Venezia in Canal Grande dove sono state usate solo occasionalmente. Le sedie si presentano in condizioni d'uso ottime. La struttura in acciaio cromato è solida e robusta con solo lievi segni d'uso. Il rivestimento in pelle a forte spessore color vinaccia si presenta anch'esso in condizioni d'uso molto buone con solo lievi segni d'uso. Dimensioni sedia in cm: Altezza 82 Larghezza 45.5 Profondità 67 "Design Radicale" include l'assicurazione sul trasporto per Italia /Europa nei costi di spedizione indicati. Per la spedizione "resto del mondo" il costo è indicativo. Formuleremo un preventivo ad asta conclusa secondo la destinazione. L. Mies Van Der Rhoe nasce nel 1886 ad Aquisgrana e muore nel 1969 a Chicago. Per 4 anni disegna stucchi ed ornamenti in laboratori e studi di Aquisgrana. Dal 1904 al 1907 lavora con Bruno Paul e, contemporaneamente, studia alla "Kunstgewerbeschule" (arti applicate). Dal 1908 al 1911 lavora nello studio di architettura di Peter Beherens dove conosce Le Corbusier e Gropius e studia l'architettura neoclassica di K. F. Schinkel, che influenza decisamente le sue prime opere. Nel 1911 lascia Beherens e nel 1912, in Olanda, conosce H. P. Berlage. La guerra interrompe la sua attività e costituisce insieme una pausa di riflessione e di elaborazione di una poetica personale: i rapporti di Mies con l'avanguardia figurativa, da De Stijl all'Espressionismo al Dadaismo datano, infatti, da questi anni. Mies fa parte del Novembergruppe, fondato nel 1918, e ne dirige la sezione architettonica dal 1921 al 1925. Contemporaneamente, esercita la professione di architetto a Berlino. In questo periodo elabora progetti per grattacieli in acciaio e vetro (1919 e 1920/21) e per case di campagna in laterizio e cemento armato (1923/24) a Berlino; pure a Berlino realizza il monumento a K. Liebknecht e Rosa Luxemburg (1926), di ispirazione nettamente espressionista. Dal 1926 al 1932 Mies è vicepresidente del Deutscher Werkbund, per cui organizza importanti mostre, fra cui memorabile quella al quartiere sperimentale Weissenhoff di Stoccarda nel 1927. Nel 1929 realizza il padiglione tedesco all'Esposizione internazionale di Barcellona.Nel padiglione di Barcellona, Ludwig Mies van der Rohe presenta il vocabolario dell'architettura, in maniera poetica, esaltandone le possibilità. Le lastre delle pareti in marmo rossastro e in onice rilucente, che si distendono sotto la copertura piatta e come sospesa, diventano delle astratte superfici espressive. Il gioco dei riflessi di luce sulle pietre levigate, sulle superfici metalliche, sui pilastri di acciaio cromato si rovescia su due bacini d'acqua orizzontali. Lo spazio interno e quello esterno si compenetrano armonicamente. Costruito solo come edificio provvisorio per l'Esposizione internazionale, il padiglione diventa presto celebre per la chiarezza del suo razionalismo. Dopo la sua ricostruzione, il ritmo superiore dei suoi spazi induce alla meditazione, in un'architettura pura, liberata da ogni finalità utilitaria. Dall'agosto del 1930, designato da Gropius, è direttore del Bauhaus, dove insegna anche architettura agli studenti degli ultimi semestri, incarico questo che tiene fino al 1933, quando è costretto a chiudere la scuola per le pressioni del nazismo. Nel 1937 emigra a Chicago, dove dirige dal 1938 al 1958 la sezione di architettura dell'Armour Institute (in seguito Illinois Institute of Technology - IIT). Una grande mostra, dedicatagli nel 1947 dal Museum of Modern Art di New York, consacra definitivamente la sua fama. Particolarmente numerose le opere del periodo americano (Chicago e soprattutto New York) che hanno fortemente influenzato l'architettura del Novecento. Tra esse va ricordata la Casa Farnsworth (Plan/Illinois 1946-1951), le torri ad appartamenti ai nn. "860-880 di Lake Share Drive" (Chicago, 1948-1951), il "Seagram Building" (New York, 1956-1959); la "Neue Nationalgalerie" (Berlino, 1962-1967). La Gavina Spa fu fondata da Dino Gavina nel 1960, che assunse il ruolo di amministratore delegato e chiamò alla presidenza l'architetto Carlo Scarpa. La sede storica dell'azienda si trova a San Lazzaro di Savena, in un edificio progettato da Pier Giacomo Castiglioni nel 1959. Nel 1963, grazie agli incentivi statali per lo sviluppo del sud Italia, Dino Gavina apre una sede a Foligno. Nel 1962 Dino Gavina conosce a New York Marcel Breuer e lo convince a rieditare e realizzare i suoi progetti degli anni '20.Tra i designer che hanno lavorato per l'azienda: Pier Giacomo Castiglioni, Achille Castiglioni, Carlo Scarpa, Ignazio Gardella, Tobia Scarpa. Dopo la vendita dell'azienda all'americana Knoll nel 1968 e la chiusura del marchio bolognese diversi prodotti della collezione Gavina vennero venduti a marchio Knoll; alcuni di essi vennero in seguito ceduti ad altri produttori (come per esempio la poltrona Sanluca). Knoll usa tuttora la sede di Foligno per la produzione della propria collezione per i clienti europei.

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Tale è l’apparente semplicità della sedia MR10 di Ludwig Mies van der Rohe, che guardandola di fronte viene facile pensare che sia costituita da un pezzo unico e continuo di acciaio tubolare.
Il primo sedile “libero di fluttuare”, sostenuto unicamente dalla gamba anteriore, fece veramente scalpore quando nel 1927 la sedia fu esposta a Stoccarda alla mostra Die Wohung (La Dimora), diretta dallo stesso Mies, e per la quale fu creato l’importante insediamento di edilizia popolare Weissenhof.


Il lotto all'asta è composto da un set di 2 pezzi rilevato da una abitazione a Venezia in Canal Grande dove sono state usate solo occasionalmente.
Le sedie si presentano in condizioni d'uso ottime. La struttura in acciaio cromato è solida e robusta con solo lievi segni d'uso. Il rivestimento in pelle a forte spessore color vinaccia si presenta anch'esso in condizioni d'uso molto buone con solo lievi segni d'uso.


Dimensioni sedia in cm:
Altezza 82
Larghezza 45.5
Profondità 67

"Design Radicale" include l'assicurazione sul trasporto per Italia /Europa nei costi di spedizione indicati.
Per la spedizione "resto del mondo" il costo è indicativo. Formuleremo un preventivo ad asta conclusa secondo la destinazione.


L. Mies Van Der Rhoe nasce nel 1886 ad Aquisgrana e muore nel 1969 a Chicago. Per 4 anni disegna stucchi ed ornamenti in laboratori e studi di Aquisgrana. Dal 1904 al 1907 lavora con Bruno Paul e, contemporaneamente, studia alla "Kunstgewerbeschule" (arti applicate). Dal 1908 al 1911 lavora nello studio di architettura di Peter Beherens dove conosce Le Corbusier e Gropius e studia l'architettura neoclassica di K. F. Schinkel, che influenza decisamente le sue prime opere.
Nel 1911 lascia Beherens e nel 1912, in Olanda, conosce H. P. Berlage.
La guerra interrompe la sua attività e costituisce insieme una pausa di riflessione e di elaborazione di una poetica personale: i rapporti di Mies con l'avanguardia figurativa, da De Stijl all'Espressionismo al Dadaismo datano, infatti, da questi anni. Mies fa parte del Novembergruppe, fondato nel 1918, e ne dirige la sezione architettonica dal 1921 al 1925. Contemporaneamente, esercita la professione di architetto a Berlino. In questo periodo elabora progetti per grattacieli in acciaio e vetro (1919 e 1920/21) e per case di campagna in laterizio e cemento armato (1923/24) a Berlino; pure a Berlino realizza il monumento a K. Liebknecht e Rosa Luxemburg (1926), di ispirazione nettamente espressionista.
Dal 1926 al 1932 Mies è vicepresidente del Deutscher Werkbund, per cui organizza importanti mostre, fra cui memorabile quella al quartiere sperimentale Weissenhoff di Stoccarda nel 1927.
Nel 1929 realizza il padiglione tedesco all'Esposizione internazionale di Barcellona.Nel padiglione di Barcellona, Ludwig Mies van der Rohe presenta il vocabolario dell'architettura, in maniera poetica, esaltandone le possibilità. Le lastre delle pareti in marmo rossastro e in onice rilucente, che si distendono sotto la copertura piatta e come sospesa, diventano delle astratte superfici espressive. Il gioco dei riflessi di luce sulle pietre levigate, sulle superfici metalliche, sui pilastri di acciaio cromato si rovescia su due bacini d'acqua orizzontali. Lo spazio interno e quello esterno si compenetrano armonicamente. Costruito solo come edificio provvisorio per l'Esposizione internazionale, il padiglione diventa presto celebre per la chiarezza del suo razionalismo. Dopo la sua ricostruzione, il ritmo superiore dei suoi spazi induce alla meditazione, in un'architettura pura, liberata da ogni finalità utilitaria.
Dall'agosto del 1930, designato da Gropius, è direttore del Bauhaus, dove insegna anche architettura agli studenti degli ultimi semestri, incarico questo che tiene fino al 1933, quando è costretto a chiudere la scuola per le pressioni del nazismo.
Nel 1937 emigra a Chicago, dove dirige dal 1938 al 1958 la sezione di architettura dell'Armour Institute (in seguito Illinois Institute of Technology - IIT).
Una grande mostra, dedicatagli nel 1947 dal Museum of Modern Art di New York, consacra definitivamente la sua fama. Particolarmente numerose le opere del periodo americano (Chicago e soprattutto New York) che hanno fortemente influenzato l'architettura del Novecento. Tra esse va ricordata la Casa Farnsworth (Plan/Illinois 1946-1951), le torri ad appartamenti ai nn. "860-880 di Lake Share Drive" (Chicago, 1948-1951), il "Seagram Building" (New York, 1956-1959); la "Neue Nationalgalerie" (Berlino, 1962-1967).

La Gavina Spa fu fondata da Dino Gavina nel 1960, che assunse il ruolo di amministratore delegato e chiamò alla presidenza l'architetto Carlo Scarpa. La sede storica dell'azienda si trova a San Lazzaro di Savena, in un edificio progettato da Pier Giacomo Castiglioni nel 1959. Nel 1963, grazie agli incentivi statali per lo sviluppo del sud Italia, Dino Gavina apre una sede a Foligno. Nel 1962 Dino Gavina conosce a New York Marcel Breuer e lo convince a rieditare e realizzare i suoi progetti degli anni '20.Tra i designer che hanno lavorato per l'azienda: Pier Giacomo Castiglioni, Achille Castiglioni, Carlo Scarpa, Ignazio Gardella, Tobia Scarpa. Dopo la vendita dell'azienda all'americana Knoll nel 1968 e la chiusura del marchio bolognese diversi prodotti della collezione Gavina vennero venduti a marchio Knoll; alcuni di essi vennero in seguito ceduti ad altri produttori (come per esempio la poltrona Sanluca). Knoll usa tuttora la sede di Foligno per la produzione della propria collezione per i clienti europei.

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