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Vendu
Alivar - Charlotte Perriand, Le Corbusier, Pierre Jeanneret - Canapé - LC2 - Acier, Cuir
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Alivar - Charlotte Perriand, Le Corbusier, Pierre Jeanneret - Canapé - LC2 - Acier, Cuir

LC2 ha rotto le convenzioni del design dei divani tradizionali avendo il telaio verso l’esterno piuttosto che all’interno, in questo modo si mostra la grazia e l’impegno messo nella realizzazione del telaio. La separazione tra la gabbia della struttura e i cuscini esprime compiutamente la logica del razionalismo. LC2 è un modello senza tempo, che ha fatto la storia del design. Disegnato nel 1928, è l’archetipo della seduta nella nuova e moderna concezione degli arredi intesi come “attrezzature domestiche”. Il modello presentato in questa asta nella sua declinazione più elegante, struttura acciaio cromato e rivestimento in pelle di alta qualità color tabacco proviene da un appartamento di rappresentanza a Trieste dove non è mai stato praticamente usato. Il divano infatti si presenta in condizioni d'uso perfette. La struttura è integra e robusta ed è stata solo pulita e lucidata Le cinghie elastiche sono ancora bene in tensione. Le imbottiture sono solide e i rivestimenti in pelle perfettamente integri senza segni d'uso. La fodera dei cuscini riporta stampato il marchio di produzione Alivar Dimensioni divano in cm : L130 P70 H68 "Design Radicale" include l'assicurazione sul trasporto per Italia /Europa nei costi di spedizione indicati. Per la spedizione "resto del mondo" il costo è indicativo. Formuleremo un preventivo ad asta conclusa secondo la destinazione. Dopo aver studiato le posizioni del corpo umano, Le Corbusier abbozza in linea di massima i progetti delle sedute in grado di rispondere universalmente a tali posizioni. Come dire, l’estetica delle forme deve nascere da un bisogno concreto di comodità, da un esigenza funzionale. Il modello LC2 vede la luce nel 1928, grazie all’incontro di Le Corbusier con Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand. All’epoca si chiamava “Fauteuil Grand Confort, petit modèle”. L’intera collezione disegnata dai tre architetti designer viene prodotta per la prima volta dall’azienda Thonet a partire dal 1930 con la denominazione “Le Corbusier, P. Jeanneret, Ch. Perriand”. Una seconda edizione viene lanciata nel 1959 da una gallerista di Zurigo, Heidi Weber, con la sigla LC (che sta appunto per “Le Corbusier”). Il 23 ottobre 1964 la società italiana Cassina acquisisce i diritti di un primo gruppo di modelli – LC1, LC2, LC3, LC4 – disegnati nel 1928 da Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand. Le origini di Cassina In una Meda del 1927, i fratelli Cesare e Umberto, figli di Amedeo, decidono di dedicarsi alla lavorazione del legno per la produzione di tavolini artigianali. È così che nasce la storia della società “Amedeo Cassina”, oggi nota a tutti come Cassina. Già negli anni ’50, Cassina si dedica alla realizzazione di progetti contract, a partire dalla nautica e dall’arredo del transatlantico Andrea Doria. Portavoce di questa – e altre – innovazioni è Gio Ponti, con il quale il brand intraprende un percorso di rinnovamento estetico, ciò che oggi chiameremmo di Direzione Artistica. La collaborazione con tanti nomi di spicco dell’architettura e del design, la fame di ricerca e innovazione tecnologia, unitamente alla dedizione per la tradizione artigiana, permettono a Cassina di esprimersi in un’Italia degli anni ’50 secondo le regole dell’industrial design, un nuovo linguaggio figlio del passaggio dalla produzione artigianale a quella in serie di qualità. Il risultato? Nel 1954 viene indetto il primo Premio Compasso D’Oro e Cassina se lo aggiudica con la Sedia 683: un sottile foglio di compensato di frassino, curvato e plasmato alla sua funzione per opera di Carlo De Carli. Nel 1966, Cassina si unisce a Busnelli – padre di quello che è oggi il gruppo B&B Italia – per la fondazione della nuova società C&B, Cassina e Busnelli appunto, che sfrutta nuove tecnologie di lavorazione del poliuretano espanso per la produzione industriale in grandi quantità. La storia di Cassina è un susseguirsi di successi, che, nel 1965, spingono il brand ad acquisire i diritti di riedizione di alcuni pezzi storici degli anni ’20, opera di Le Corbusier, Piere Jeanneret e Charlotte Perriand. Nel 1975 nasce ufficialmente la collezione Cassina I Maestri, il risultato di un processo di ricerca volto a ricostruire i capolavori del mobile del XX secolo e raccoglierli in una collezione permanente in grado di raccontare la storia del design. Il vero design, infatti, non ha tempo e non ha età, e così le icone di ieri si vestono dello stesso brand che realizza quelle di domani. #MostWantedIconicDesigners #CristinaCelestinoCollection #StephaneVanhandenhovenCollection

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Alivar - Charlotte Perriand, Le Corbusier, Pierre Jeanneret - Canapé - LC2 - Acier, Cuir

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LC2 ha rotto le convenzioni del design dei divani tradizionali avendo il telaio verso l’esterno piuttosto che all’interno, in questo modo si mostra la grazia e l’impegno messo nella realizzazione del telaio.
La separazione tra la gabbia della struttura e i cuscini esprime compiutamente la logica del razionalismo.
LC2 è un modello senza tempo, che ha fatto la storia del design. Disegnato nel 1928, è l’archetipo della seduta nella nuova e moderna concezione degli arredi intesi come “attrezzature domestiche”.


Il modello presentato in questa asta nella sua declinazione più elegante, struttura acciaio cromato e rivestimento in pelle di alta qualità color tabacco proviene da un appartamento di rappresentanza a Trieste dove non è mai stato praticamente usato.
Il divano infatti si presenta in condizioni d'uso perfette.
La struttura è integra e robusta ed è stata solo pulita e lucidata
Le cinghie elastiche sono ancora bene in tensione.
Le imbottiture sono solide e i rivestimenti in pelle perfettamente integri senza segni d'uso.
La fodera dei cuscini riporta stampato il marchio di produzione Alivar

Dimensioni divano in cm : L130 P70 H68


"Design Radicale" include l'assicurazione sul trasporto per Italia /Europa nei costi di spedizione indicati.
Per la spedizione "resto del mondo" il costo è indicativo. Formuleremo un preventivo ad asta conclusa secondo la destinazione.


Dopo aver studiato le posizioni del corpo umano, Le Corbusier abbozza in linea di massima i progetti delle sedute in grado di rispondere universalmente a tali posizioni.
Come dire, l’estetica delle forme deve nascere da un bisogno concreto di comodità, da un esigenza funzionale.
Il modello LC2 vede la luce nel 1928, grazie all’incontro di Le Corbusier con Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand. All’epoca si chiamava “Fauteuil Grand Confort, petit modèle”.
L’intera collezione disegnata dai tre architetti designer viene prodotta per la prima volta dall’azienda Thonet a partire dal 1930 con la denominazione “Le Corbusier, P. Jeanneret, Ch. Perriand”.
Una seconda edizione viene lanciata nel 1959 da una gallerista di Zurigo, Heidi Weber, con la sigla LC (che sta appunto per “Le Corbusier”).
Il 23 ottobre 1964 la società italiana Cassina acquisisce i diritti di un primo gruppo di modelli – LC1, LC2, LC3, LC4 – disegnati nel 1928 da Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand.

Le origini di Cassina
In una Meda del 1927, i fratelli Cesare e Umberto, figli di Amedeo, decidono di dedicarsi alla lavorazione del legno per la produzione di tavolini artigianali.
È così che nasce la storia della società “Amedeo Cassina”, oggi nota a tutti come Cassina.
Già negli anni ’50, Cassina si dedica alla realizzazione di progetti contract, a partire dalla nautica e dall’arredo del transatlantico Andrea Doria. Portavoce di questa – e altre – innovazioni è Gio Ponti, con il quale il brand intraprende un percorso di rinnovamento estetico, ciò che oggi chiameremmo di Direzione Artistica.
La collaborazione con tanti nomi di spicco dell’architettura e del design, la fame di ricerca e innovazione tecnologia, unitamente alla dedizione per la tradizione artigiana, permettono a Cassina di esprimersi in un’Italia degli anni ’50 secondo le regole dell’industrial design, un nuovo linguaggio figlio del passaggio dalla produzione artigianale a quella in serie di qualità.
Il risultato? Nel 1954 viene indetto il primo Premio Compasso D’Oro e Cassina se lo aggiudica con la Sedia 683: un sottile foglio di compensato di frassino, curvato e plasmato alla sua funzione per opera di Carlo De Carli.
Nel 1966, Cassina si unisce a Busnelli – padre di quello che è oggi il gruppo B&B Italia – per la fondazione della nuova società C&B, Cassina e Busnelli appunto, che sfrutta nuove tecnologie di lavorazione del poliuretano espanso per la produzione industriale in grandi quantità.
La storia di Cassina è un susseguirsi di successi, che, nel 1965, spingono il brand ad acquisire i diritti di riedizione di alcuni pezzi storici degli anni ’20, opera di Le Corbusier, Piere Jeanneret e Charlotte Perriand.
Nel 1975 nasce ufficialmente la collezione Cassina I Maestri, il risultato di un processo di ricerca volto a ricostruire i capolavori del mobile del XX secolo e raccoglierli in una collezione permanente in grado di raccontare la storia del design.
Il vero design, infatti, non ha tempo e non ha età, e così le icone di ieri si vestono dello stesso brand che realizza quelle di domani.



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