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Cassina - Vico Magistretti - Canapé - Maralunga - Bois, Cuir
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Cassina - Vico Magistretti - Canapé - Maralunga - Bois, Cuir

Il Maralunga ("il preferito di tutti i tempi") è un divano senza tempo, molto confortevole, disegnato da Vico Magistretti per Cassina vincitore del premio Compasso D'Oro nel 1979. Questo modello si è trasformato in un famoso classico del design che è stato persino aggiunto al Museo di arte moderna di New York. il divano Maralunga è entrato in catalogo nel 1974 e rappresenta uno dei progetti di maggior successo sia dell'azienda che del designer. «Non penso di progettare mobili o cose che avranno una vita breve», raccontava Magistretti spesso dei suoi progetti, «altrimenti rinuncerei in partenza. Non ho mai fatto arredi di cartone o altro materiale destinato a deteriorarsi. Secondo me, un buon disegno non deve avere mai fine, ma tende a ripetersi in un arco di tempo molto lungo e resterà valido anche fra cento anni». Il lotto proposto in asta è composto da un divano a a due posti rivestito in pelle color nero. Il divano acquistato alla fine degli anni '80 si presenta in condizioni d'uso ottime. Imbottiture e struttura ancora perfettamente solide, resistenti e confortevoli. Rivestimento in pelle integro, senza graffi segni o abrasioni, con in più il fascino donato dall'aspetto leggermente vissuto che solo la pelle di qualità può conservare. Le meccaniche relative al ribaltamento degli schienali sono perfettamente funzionanti. Etichetta di originalità Cassina presente. Le foto esaltano eccessivamente le pieghe della pelle. Il divano come già detto si presenta in ottime condizioni. Tra le foto gli schizzi di Magistretti, studi sul Maralunga conservati dalla fondazione di Vico Magistretti. Dimensioni divano in cm : altezza 70 lunghezza 170 profondità 82 "Design Radicale" include l'assicurazione sul trasporto per Italia /Europa nei costi di spedizione indicati. Per la spedizione "resto del mondo" il costo è indicativo. Formuleremo un preventivo ad asta conclusa secondo la destinazione. «Disegnavo qualcosa per Cesare Cassina. Nasce da un bracciolo con un cuscino attaccato. Guardandolo e facendolo oscillare ho pensato di fare un cuscino mobile di testata per un divano e ho scambiato uno sguardo con Cesare Cassina. Era nato il divano Maralunga, uno dei pezzi più venduti del design italiano.» Vico Magistretti Comfort, estetica rassicurante e familiare, e trasformabilità sono le parole chiave alla base del divano Maralunga, un design che va "oltre ogni esercizio di moda e di stile". Magistretti affronta qui il tema della trasformabilità degli oggetti, come accade in Veranda (Cassina, 1983) e nei successivi oggetti pieghevoli per Campeggi, senza rinunciare alla cura della comodità. Il divano e la poltrona Maralunga con struttura in acciaio e basi di appoggio in materiale plastico di colore nero, hanno l'imbottitura in poliuretano espanso schiumato, dacron fiberfill e ovatta di poliestere e accolgono cuscini e sedile in poliuretano espanso e ovatta di poliestere. Poltrona e divano, rivestiti in tessuto o pelle sono caratterizzati dalla innovativa possibilità di scegliere l'assetto, alto o basso, del singolo poggiatesta inizialmente modulabile nella sua configurazione grazie all'inserimento nascosto di una catena di bicicletta, con un sistema brevettato nel 1985 (brevetti serie modelli 161717, 3.2.1985). Il suggerimento d'uso dell'oggetto non è formale, come ricorda Magistretti, ma soddisfa le esigenze funzionali variabili dettate da nuovi riti domestici come quello televisivo, confermando la centralità dell'idea insita in ogni progetto del designer. Vico Magistretti è nato nel 1920 a Milano, si laurea in architettura nel 1945 al Politecnico di Milano. Allievo di Ernesto Nathan Rogers ha studiato anche presso il "Champ Universitarie Italien de Lausanne". Il lavoro e la ricerca di Vico Magistretti hanno attraversno la storia del design italiano, di cui è uno dei padri indiscussi. Oltre ad essere architetto e designer, Vico Magistretti è noto per essere uno degli urbanisti di maggior successo in Italia. Nel 1956 è stato tra i fondatori dell'ADI, l'Associazione per il Disegno Industriale. Diventa membro del CIAM nel 1958. Accademico di San Luca (1967). Dal 1983 è Honorary Fellow al Royal College of Art di Londra, dove nel 1990 è eletto Honorary Professor e nel 1996 Senior Fellow. Nel 1986 è Honorary Fellow Honoris Cause del R.I.A.S. di Aberdeen. Nel 1992 è Honorary Royal Designer for Industry della R.S.A. di Londra. Fra i premi conferiti a Vico Magistretti: Medaglia d'Oro alla IX Triennale 1951; Compasso d'Oro 1967; Due Compassi d'Oro 1979; Due Compassi d'Oro alla Carriera 1995; Due Medaglie d'Oro e due d'Argento al Wiener Mobelsalons International 1970; Sedia d'Oro al Mobelsalons di Colonia 1982; Gold Medal S.I.A.D. di Londra; Medaglia d'Oro "Apostolo del design" Milano 1997. Ha partecipato a mostre e tenuto conferenze in Europa, America e Giappone. Sue opere di design sono presenti nelle collezioni permanenti del MOMA di New York e di altri 13 musei americani ed europei. Tra le sue opere di architettura: a Milano, la chiesa al QT8, la Torre del parco in via Rovere, la Torre di piazzale Aquileja, la casa di via S. Marco, la sede del Dipartimento di Biologia dell'Università Statale; ville ad Azzate, Arenzano, Carimate; il Municipio di Cusano Milanino; una casa a Tokio; il Centro Cavagnari della Cassa di Risparmio di Parma; Tecnocentro Cassa di Risparmio di Bologna; Stazione deposito metropolitana di Milano. “Nel design ciò che conta è il concetto espresso con uno schizzo”. Da uno schizzo alla forma: Vico Magistretti non ha mai fatto disegni tecnici, ma schizzi che esprimono l’idea. Convinto che certi pezzi siano concettualmente semplici da poter essere comunicati per telefono. Schizzi, tracciati a volte casualmente sul retro di una busta, sulla pagina di un giornale, sul biglietto della metropolitana. Il suo modo di operare lo porta quindi a parlare con tecnici e produttori, in un confronto e in uno scambio di idee sulla realizzazione del prodotto: “Design vuol dire parlare assieme”. Nel campo dell'Industrial Design ha collaborato e collabora con molte aziende fra cui: Artemide, Cassina, De Padova, Flou, FontanaArte, Fredericia, Fritz Hansen, Campeggi, Kartell, O-Luce, Schiffini, Olivari per cui disegna alcuni tra i prodotti più significativi della produzione di serie del disegno industriale italiano: sedie, lampade, tavoli, letti, cucine, armadi, librerie. Quasi tutti ancora in produzione. Tra i progetti di design più noti di Vico Magistretti: Carimate, sedia - 1960 - Terence Coran, Cassina Arcadia tavoli 80 e 100, 1966 Demetrio tavoli 45 e 70, 1966 Elena, tavolo, 1966 - Artemide Stadio, tavolo -1966 Eclisse, lampada, 1967 - Artemide Selene, sedia (brevetto 1967) - Artemide, 1969 Gaudì, sedia - 1970 - Artemide Vicario, poltrona - 1971 Atollo, lampada da tavolo - 1977 - O luce Vidun, tavolo - 1987 - De Padova Silver, seduta - 1989 - De Padova Maui, sedia impilabile - 1998 - Kartell Dalù, lampada da tavolo, 2005 - Artemide

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Cassina - Vico Magistretti - Canapé - Maralunga - Bois, Cuir

Cassina - Vico Magistretti - Canapé - Maralunga - Bois, Cuir

Il Maralunga ("il preferito di tutti i tempi") è un divano senza tempo, molto confortevole, disegnato da Vico Magistretti per Cassina vincitore del premio Compasso D'Oro nel 1979. Questo modello si è trasformato in un famoso classico del design che è stato persino aggiunto al Museo di arte moderna di New York. il divano Maralunga è entrato in catalogo nel 1974 e rappresenta uno dei progetti di maggior successo sia dell'azienda che del designer.
«Non penso di progettare mobili o cose che avranno una vita breve», raccontava Magistretti spesso dei suoi progetti, «altrimenti rinuncerei in partenza. Non ho mai fatto arredi di cartone o altro materiale destinato a deteriorarsi. Secondo me, un buon disegno non deve avere mai fine, ma tende a ripetersi in un arco di tempo molto lungo e resterà valido anche fra cento anni».

Il lotto proposto in asta è composto da un divano a a due posti rivestito in pelle color nero. Il divano acquistato alla fine degli anni '80 si presenta in condizioni d'uso ottime.
Imbottiture e struttura ancora perfettamente solide, resistenti e confortevoli.
Rivestimento in pelle integro, senza graffi segni o abrasioni, con in più il fascino donato dall'aspetto leggermente vissuto che solo la pelle di qualità può conservare.
Le meccaniche relative al ribaltamento degli schienali sono perfettamente funzionanti.
Etichetta di originalità Cassina presente.
Le foto esaltano eccessivamente le pieghe della pelle. Il divano come già detto si presenta in ottime condizioni.
Tra le foto gli schizzi di Magistretti, studi sul Maralunga conservati dalla fondazione di Vico Magistretti.

Dimensioni divano in cm : altezza 70 lunghezza 170 profondità 82

"Design Radicale" include l'assicurazione sul trasporto per Italia /Europa nei costi di spedizione indicati.
Per la spedizione "resto del mondo" il costo è indicativo. Formuleremo un preventivo ad asta conclusa secondo la destinazione.

«Disegnavo qualcosa per Cesare Cassina. Nasce da un bracciolo con un cuscino attaccato. Guardandolo e facendolo oscillare ho pensato di fare un cuscino mobile di testata per un divano e ho scambiato uno sguardo con Cesare Cassina. Era nato il divano Maralunga, uno dei pezzi più venduti del design italiano.» Vico Magistretti

Comfort, estetica rassicurante e familiare, e trasformabilità sono le parole chiave alla base del divano Maralunga, un design che va "oltre ogni esercizio di moda e di stile". Magistretti affronta qui il tema della trasformabilità degli oggetti, come accade in Veranda (Cassina, 1983) e nei successivi oggetti pieghevoli per Campeggi, senza rinunciare alla cura della comodità. Il divano e la poltrona Maralunga con struttura in acciaio e basi di appoggio in materiale plastico di colore nero, hanno l'imbottitura in poliuretano espanso schiumato, dacron fiberfill e ovatta di poliestere e accolgono cuscini e sedile in poliuretano espanso e ovatta di poliestere. Poltrona e divano, rivestiti in tessuto o pelle sono caratterizzati dalla innovativa possibilità di scegliere l'assetto, alto o basso, del singolo poggiatesta inizialmente modulabile nella sua configurazione grazie all'inserimento nascosto di una catena di bicicletta, con un sistema brevettato nel 1985 (brevetti serie modelli 161717, 3.2.1985). Il suggerimento d'uso dell'oggetto non è formale, come ricorda Magistretti, ma soddisfa le esigenze funzionali variabili dettate da nuovi riti domestici come quello televisivo, confermando la centralità dell'idea insita in ogni progetto del designer.


Vico Magistretti è nato nel 1920 a Milano, si laurea in architettura nel 1945 al Politecnico di Milano. Allievo di Ernesto Nathan Rogers ha studiato anche presso il "Champ Universitarie Italien de Lausanne".
Il lavoro e la ricerca di Vico Magistretti hanno attraversno la storia del design italiano, di cui è uno dei padri indiscussi.
Oltre ad essere architetto e designer, Vico Magistretti è noto per essere uno degli urbanisti di maggior successo in Italia.
Nel 1956 è stato tra i fondatori dell'ADI, l'Associazione per il Disegno Industriale. Diventa membro del CIAM nel 1958.
Accademico di San Luca (1967). Dal 1983 è Honorary Fellow al Royal College of Art di Londra, dove nel 1990 è eletto Honorary Professor e nel 1996 Senior Fellow.
Nel 1986 è Honorary Fellow Honoris Cause del R.I.A.S. di Aberdeen. Nel 1992 è Honorary Royal Designer for Industry della R.S.A. di Londra.
Fra i premi conferiti a Vico Magistretti: Medaglia d'Oro alla IX Triennale 1951; Compasso d'Oro 1967; Due Compassi d'Oro 1979; Due Compassi d'Oro alla Carriera 1995; Due Medaglie d'Oro e due d'Argento al Wiener Mobelsalons International 1970; Sedia d'Oro al Mobelsalons di Colonia 1982; Gold Medal S.I.A.D. di Londra; Medaglia d'Oro "Apostolo del design" Milano 1997.
Ha partecipato a mostre e tenuto conferenze in Europa, America e Giappone. Sue opere di design sono presenti nelle collezioni permanenti del MOMA di New York e di altri 13 musei americani ed europei. Tra le sue opere di architettura: a Milano, la chiesa al QT8, la Torre del parco in via Rovere, la Torre di piazzale Aquileja, la casa di via S. Marco, la sede del Dipartimento di Biologia dell'Università Statale; ville ad Azzate, Arenzano, Carimate; il Municipio di Cusano Milanino; una casa a Tokio; il Centro Cavagnari della Cassa di Risparmio di Parma; Tecnocentro Cassa di Risparmio di Bologna; Stazione deposito metropolitana di Milano.
“Nel design ciò che conta è il concetto espresso con uno schizzo”. Da uno schizzo alla forma: Vico Magistretti non ha mai fatto disegni tecnici, ma schizzi che esprimono l’idea. Convinto che certi pezzi siano concettualmente semplici da poter essere comunicati per telefono.
Schizzi, tracciati a volte casualmente sul retro di una busta, sulla pagina di un giornale, sul biglietto della metropolitana.
Il suo modo di operare lo porta quindi a parlare con tecnici e produttori, in un confronto e in uno scambio di idee sulla realizzazione del prodotto: “Design vuol dire parlare assieme”.
Nel campo dell'Industrial Design ha collaborato e collabora con molte aziende fra cui: Artemide, Cassina, De Padova, Flou, FontanaArte, Fredericia, Fritz Hansen, Campeggi, Kartell, O-Luce, Schiffini, Olivari per cui disegna alcuni tra i prodotti più significativi della produzione di serie del disegno industriale italiano: sedie, lampade, tavoli, letti, cucine, armadi, librerie. Quasi tutti ancora in produzione.
Tra i progetti di design più noti di Vico Magistretti:
Carimate, sedia - 1960 - Terence Coran, Cassina
Arcadia tavoli 80 e 100, 1966
Demetrio tavoli 45 e 70, 1966
Elena, tavolo, 1966 - Artemide
Stadio, tavolo -1966
Eclisse, lampada, 1967 - Artemide
Selene, sedia (brevetto 1967) - Artemide, 1969
Gaudì, sedia - 1970 - Artemide
Vicario, poltrona - 1971
Atollo, lampada da tavolo - 1977 - O luce
Vidun, tavolo - 1987 - De Padova
Silver, seduta - 1989 - De Padova
Maui, sedia impilabile - 1998 - Kartell
Dalù, lampada da tavolo, 2005 - Artemide

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