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Mario Sabot - Willy Rizzo - Bar (3) - Acier, Bois, Cuir
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Mario Sabot - Willy Rizzo - Bar (3) - Acier, Bois, Cuir

L'attività di designer di Willy Rizzo ebbe inizio a Roma nel 1966. In poco tempo ottenne molte richieste, tra cui quella di Ghighi Cassini, l'editorialista del giornale americano Hearst, che coniò il termine "jet set" per descrivere un particolare stile di vita e di mondanità. Nel 1968 portò a termine la creazione di un proprio studio e di una fabbrica a Tivoli, che impiegò più di 150 persone. Nel corso dei successivi dieci anni, Rizzo progettò e realizzò più di trenta pezzi di arredamento, aprendo boutique in tutta la Francia, in Europa e negli Stati Uniti (a New York, Miami e Los Angeles). Tuttavia, nel 1978 Rizzo abbandonò l'attività per ritornare alla fotografia, il suo primo amore. I mobili di Rizzo sono esposti per la maggior parte al Metropolitan Museum di New York. Il set Bar in asta è realizzato in legno laccato nero lucido con profili in acciaio cromato. Il lato di servizio del bancone è dotato di diversi sportelli ed ante e il piano è scorrevole per permettere un più facile accesso alle bottiglie che possono esservi inserite. Il set è completato da due sgabelli rivestiti in pelle naturale di cavallino nero che possono essere inseriti nel mobile, oppure liberi. Il mobile è stato conservato con molta cura e si presenta dopo una accurata pulizia e lucidatura in condizioni d'uso molto buone, con solo lievi segni dell'età. Il rivestimento in pelle di cavallino nero degli sgabelli si presenta in perfette condizioni. Dimensioni in cm. H 74 x L 120 x P 40 cm La nostra società ORVETT offre gratuitamente l'assicurazione sul trasporto per le consegne. Per la spedizione "resto del mondo" il costo è indicativo. Formuleremo un preventivo ad asta conclusa secondo la destinazione. Willy Rizzo Nato a Napoli, si trasferì in Francia con la madre negli anni trenta. La sua passione per la fotografia nacque molto presto: dall'età di dodici anni, nel collegio italiano in rue Sédillot (Parigi), iniziò a fare ritratti dei suoi compagni di scuola con la Agfa Box datagli da sua madre. Attratto dal fascino degli Stati Uniti e dal mondo ancora mitico delle celebrità californiane, si recò a New York nel dopoguerra per lavorare come fotografo con l'agenzia Black Star, in grande affermazione nell'America del dopoguerra. Durante questo periodo, riuscì a realizzare servizi esclusivi su leggende di Hollywood come Gregory Peck e Gary Cooper. Alla fine del 1948, iniziò una collaborazione ventennale con la rivista Paris Match, che lo avrebbe visto fotografare alcuni dei più grandi nomi del periodo d'oro del fotogiornalismo. Sposatosi nel 1968 con l'attrice Elsa Martinelli, Rizzo realizzò reportage fotografici su numerose star del cinema come Brigitte Bardot, Sophia Loren, Marilyn Monroe, Audrey Hepburn, Jane Fonda, Gene Kelly, Fred Astaire, e artisti come Salvador Dalí e Pablo Picasso, tutti immortalati dal suo obiettivo. Rizzo fu anche l'ultimo fotografo a ritrarre Marilyn Monroe nel luglio del 1962, due settimane prima della morte dell'attrice. Non soltanto fotografo di celebrità, Rizzo ottenne da Paris Match anche incarichi diversi, quando seguì il processo di Norimberga e la guerra francese in Indocina. Carriera di designer L'immaginazione e la necessità permisero a Willy Rizzo di cimentarsi anche nel mondo del design del mobile. Questa attività ebbe inizio a Roma nel 1966, mentre stava lavorando per un parrucchiere. In poco tempo ottenne molte richieste, tra cui quella di Ghighi Cassini, l'editorialista del giornale americano Hearst, che coniò il termine "jet set" per descrivere un particolare stile di vita e di mondanità. Lavorò in seguito per Rodolfo Parisi, Gigi Rizzi, Franco Rapetti, Salvador Dalí e Brigitte Bardot. Nel 1968 portò a termine la creazione di un proprio studio e di una fabbrica a Tivoli, che impiegò più di 150 persone. Nel corso dei successivi dieci anni, Rizzo progettò e realizzò più di trenta pezzi di arredamento, aprendo boutique in tutta la Francia, in Europa e negli Stati Uniti (a New York, Miami e Los Angeles). Tuttavia, nel 1978 Rizzo abbandonò l'attività per ritornare alla fotografia, il suo primo amore. I mobili di Rizzo sono esposti per la maggior parte al Metropolitan Museum di New York. Egli tornò al design di arredamento per un periodo negli anni ottanta e poi di nuovo a metà degli anni 2000, in collaborazione con Paul Smith e Mallett Antiques. Nel 2010, all'età di 82 anni, aprì la sua prima galleria a Parigi, con l'aiuto della terza moglie Dominique e del figlio, Willy Rizzo Jr. È deceduto a Parigi nel 2013, all'età di 84 anni.

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L'attività di designer di Willy Rizzo ebbe inizio a Roma nel 1966. In poco tempo ottenne molte richieste, tra cui quella di Ghighi Cassini, l'editorialista del giornale americano Hearst, che coniò il termine "jet set" per descrivere un particolare stile di vita e di mondanità. Nel 1968 portò a termine la creazione di un proprio studio e di una fabbrica a Tivoli, che impiegò più di 150 persone.
Nel corso dei successivi dieci anni, Rizzo progettò e realizzò più di trenta pezzi di arredamento, aprendo boutique in tutta la Francia, in Europa e negli Stati Uniti (a New York, Miami e Los Angeles). Tuttavia, nel 1978 Rizzo abbandonò l'attività per ritornare alla fotografia, il suo primo amore. I mobili di Rizzo sono esposti per la maggior parte al Metropolitan Museum di New York.

Il set Bar in asta è realizzato in legno laccato nero lucido con profili in acciaio cromato.
Il lato di servizio del bancone è dotato di diversi sportelli ed ante e il piano è scorrevole per permettere un più facile accesso alle bottiglie che possono esservi inserite.
Il set è completato da due sgabelli rivestiti in pelle naturale di cavallino nero che possono essere inseriti nel mobile, oppure liberi.
Il mobile è stato conservato con molta cura e si presenta dopo una accurata pulizia e lucidatura in condizioni d'uso molto buone, con solo lievi segni dell'età.
Il rivestimento in pelle di cavallino nero degli sgabelli si presenta in perfette condizioni.

Dimensioni in cm. H 74 x L 120 x P 40 cm

La nostra società ORVETT offre gratuitamente l'assicurazione sul trasporto per le consegne.
Per la spedizione "resto del mondo" il costo è indicativo. Formuleremo un preventivo ad asta conclusa secondo la destinazione.

Willy Rizzo
Nato a Napoli, si trasferì in Francia con la madre negli anni trenta. La sua passione per la fotografia nacque molto presto: dall'età di dodici anni, nel collegio italiano in rue Sédillot (Parigi), iniziò a fare ritratti dei suoi compagni di scuola con la Agfa Box datagli da sua madre.
Attratto dal fascino degli Stati Uniti e dal mondo ancora mitico delle celebrità californiane, si recò a New York nel dopoguerra per lavorare come fotografo con l'agenzia Black Star, in grande affermazione nell'America del dopoguerra. Durante questo periodo, riuscì a realizzare servizi esclusivi su leggende di Hollywood come Gregory Peck e Gary Cooper.
Alla fine del 1948, iniziò una collaborazione ventennale con la rivista Paris Match, che lo avrebbe visto fotografare alcuni dei più grandi nomi del periodo d'oro del fotogiornalismo. Sposatosi nel 1968 con l'attrice Elsa Martinelli, Rizzo realizzò reportage fotografici su numerose star del cinema come Brigitte Bardot, Sophia Loren, Marilyn Monroe, Audrey Hepburn, Jane Fonda, Gene Kelly, Fred Astaire, e artisti come Salvador Dalí e Pablo Picasso, tutti immortalati dal suo obiettivo.
Rizzo fu anche l'ultimo fotografo a ritrarre Marilyn Monroe nel luglio del 1962, due settimane prima della morte dell'attrice. Non soltanto fotografo di celebrità, Rizzo ottenne da Paris Match anche incarichi diversi, quando seguì il processo di Norimberga e la guerra francese in Indocina.
Carriera di designer
L'immaginazione e la necessità permisero a Willy Rizzo di cimentarsi anche nel mondo del design del mobile. Questa attività ebbe inizio a Roma nel 1966, mentre stava lavorando per un parrucchiere. In poco tempo ottenne molte richieste, tra cui quella di Ghighi Cassini, l'editorialista del giornale americano Hearst, che coniò il termine "jet set" per descrivere un particolare stile di vita e di mondanità. Lavorò in seguito per Rodolfo Parisi, Gigi Rizzi, Franco Rapetti, Salvador Dalí e Brigitte Bardot. Nel 1968 portò a termine la creazione di un proprio studio e di una fabbrica a Tivoli, che impiegò più di 150 persone.
Nel corso dei successivi dieci anni, Rizzo progettò e realizzò più di trenta pezzi di arredamento, aprendo boutique in tutta la Francia, in Europa e negli Stati Uniti (a New York, Miami e Los Angeles). Tuttavia, nel 1978 Rizzo abbandonò l'attività per ritornare alla fotografia, il suo primo amore. I mobili di Rizzo sono esposti per la maggior parte al Metropolitan Museum di New York. Egli tornò al design di arredamento per un periodo negli anni ottanta e poi di nuovo a metà degli anni 2000, in collaborazione con Paul Smith e Mallett Antiques.
Nel 2010, all'età di 82 anni, aprì la sua prima galleria a Parigi, con l'aiuto della terza moglie Dominique e del figlio, Willy Rizzo Jr.
È deceduto a Parigi nel 2013, all'età di 84 anni.


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