Scuola emiliana, XVIII secolo Madonna con Bambino Olio su tavola, cm 45 x 24,5 Con cornice, cm 62 x 44 Questa Madonnai in trono con bambino si inserisce nel contesto della tradizione emiliana del Cinquecento, filone cui fa riferimento Antonio Allegri detto il Correggio (1489 – 1534). Proprio a quest’ultimo deve far riferimento lo sconosciuto autore di questa tela. Nello specifico richiama alla mente l’influenza del Correggio lo sfondo, che si sviluppa secondo fasci luminosi concentrici, più aranciati verso l’esterno e sempre più dorati verso l’interno. Questo gradiente di colori, ideato da Correggio per gli affreschi, di grande effetto illusionistico-prospettico e scenografico, nella cupola di San Giovanni Evangelista a Parma, permette di accrescere l’aspetto spirituale dei personaggi, posizionati su di una nuvola trasportata in cielo da cherubini. Il capo della vergine quasi sfiora il limite più alto della tela, aggiungendo alla composizione l’idea di moto ascensionale. La lezione del Correggio viene assorbita anche dal trattamento del volto della madonna, addolcito dallo sguardo rivolto verso il basso ma anche dalla composta tenerezza dell’abbraccio con il figlio e dagli effetti luministici dei panneggi e della nuvola. La composizione si può confrontare con La Madonna di San Sebastiano del Correggio presso la Gemaldegalerie di Dresda, eseguita nel 1524 e con La Madonna in gloria di Benvenuto Tisi detto il Garofalo (1476 o 1481 –1559), eseguita fra il 1510 e il 1520, oggi conservata alla Galleria Nazionale di Parma. Il modello figurativo di questa Madonna con bambino in gloria è riscontrabile anche in numerosi esempi più recenti, per quanto non manchino variazioni, come la presenza dei Santi ad assistere all’ascesa in cielo della Vergine. Esempi più recenti del mantenimento di questa iconografia si rintracciano, sempre in area emiliana, in artisti come il Guercino(1591-1666) con la Madonna col bambino in Gloria, oggi alla Galleria Nazionale di Parma