Da sempre la figura umana è stata al centro della ricerca artistica. Fin dall’età classica la resa naturalistica dell’anatomia umana è stata uno degli obiettivi principali di pittori e scultori di tutti tempi. La rappresentazione della figura femminile è un’espressione di questa aspirazione, trasversale a tutte le epoche e a tutte le correnti stilistiche. Infatti, oltre alle interpretazioni naturalistiche, proprie del Rinascimento e dei vari classicismi, che mirano ad una rappresentazione veritiera e dettagliata del corpo umano, la figura femminile è stata protagonista anche all’interno delle nuove concezioni estetiche portate dalle avanguardie storiche, come nel cubismo, nell’espressionismo e nel surrealismo. La presente litografia è ispirata al personaggio principale della produzione fumettistica di Guido Crepax, “Valentina”. La serie nacque nel 1955 e si distingue per il taglio cinematografico delle immagini in una dimensione in cui confluiscono sogni e realtà. La litografia rispecchia in pieno lo stile fumettistico di Guido Crepax. Il disegno è composto da una raffinatissima linea grafica che crea forme elegantemente allungate. Dove l’artista vuole dare maggiore consistenza volumetrica applica un fitto tratteggio con il quale determina una perfetta regia di ombreggiature. Lo stile fumettistico di Guido Crepax si distingue per la grande creatività che lo porta ad arricchire le scene di numerosi particolari pur in una certa dimensione onirica e visionaria nella quale si muovono i suoi personaggi. Guido Crepax è stato un dei più importanti fumettisti italiani nato nel 1933 a Milano e scomparso nel 2003. Il successo di Guido Crepax è legato soprattutto al personaggio di Valentina, creato nel 1955. La serie venne dapprima pubblicata su Linus e la sua fama è basata, oltre che sulla qualità del disegno di Crepax, sull’originalità delle trame caratterizzate da un mix di realtà e visione, spy story ed erotismo.