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Poplimont - Noblesse Belge - 1853
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Poplimont - Noblesse Belge - 1853

RACCOLTA GENEALOGICA DELLA NOBILTÀ BELGA La nobiltà belga (olandese: Belgische adel; tedesco: Belgischer Adel) designa, all'interno del Regno del Belgio, tutte le persone legalmente qualificate come nobili e legalmente portatrici di un titolo nobiliare, senza che ad esso sia attribuito alcun privilegio. Questi titoli potrebbero essere stati conferiti dai re dei Belgi come parte della concessione nobiliare o dai sovrani che regnarono: i Paesi Bassi borgognoni (1384–1556), i Paesi Bassi meridionali (1581-1795) o il Sacro Romano Impero (962 -1806), prima della creazione del Belgio nel 1830; in questo caso i titolari dovevano essere incorporati o ammessi nella nobiltà belga, ricevendo il riconoscimento dei loro titoli da parte del Re dei Belgi. Circa un terzo della nobiltà belga ha le sue radici nella nobiltà dei Paesi Bassi meridionali e del Sacro Romano Impero, con influenze provenienti dal sistema nobiliare asburgico. CONTENTS Charles Emmanuel Joseph Poplimont (Termonde, 26 aprile 1821 – Chorlton-on-Medlock, 7 febbraio 1887) è stato un romanziere e storico belga. Lavorò per un giornale di Gand e per Journal de la Belgique.[2] Fu quello che noi chiamiamo oggi corrispondente di guerra, quando il quotidiano belga l'Observateur belge gli chiese di fare un reportage[3] sulla campagna d'Italia del 1859, che vide lo scontro in primo luogo tra l'esercito francese di Napoleone III e sardo-piemontese di Vittorio Emanuele II, futuro re d'Italia, contro quello dell'impero austriaco. Inviò al suo giornale articoli sotto forma di corrispondenza, che ebbero un grande impatto e che furono pubblicati sotto il titolo di Campagne d'Italie. Sollecitato e incoraggiato dalle famiglie nobili del Belgio, della Francia e dell'Inghilterra, risiedette alternativamente in questi paesi per soddisfare le loro richieste, dedicandosi alla genealogia e all'araldica, prima parallelamente alla stesura di romanzi storici, quindi concentrandosi esclusivamente sullo sviluppo e la pubblicazione dal 1863 di raccolte genealogiche in diversi volumi. Le sue opere contenenti biografie e genealogie sono state anche oggetto di numerose critiche , come nel 1857, per: aver fornito informazioni genealogiche fornite dagli interessati La nobiltà belga affonda le sue radici in quella dei Paesi Bassi meridionali sotto l'Ancien Régime , prima sotto i Paesi Bassi spagnoli e poi quelli austriaci. I testi giuridici che regolano lo status nobiliare sono i tre Editti Reali: di Filippo II di Spagna del 23 settembre 1595, dell'Arciduca Alberto VII del 14 dicembre 1616 e di Maria Teresa d'Austria del 1754. Sebbene Filippo II sia stato il primo a regolamentare il sistema nobiliare, non fece altro che proseguire l'opera precedentemente intrapresa da Carlo V, che si occupò di distinguere la nobiltà dalla sontuosità dell'abbigliamento. Un editto di 27 maggio 1550 riservava l'uso delle stoffe di broccato d'oro e d'argento, o di velluto, di raso o di taffetà, miste, ricamate o broccate d'oro o d'argento, e in genere di tutti i ricami, trecce, frange e passamanerie, ai cavalieri del Toson d'Oro, nonché ai comandanti e capitani degli ordini reali. CONDITION REPORT 2 volumi. Legatura in mezza pelle segni di usura alle giunture. Titolo inciso al dorso. Presenza di tavole fuori testo a colori e in bianco e nero. Le pagine interne non presentano particolari segni di usura. Nel complesso buono stato di mantenimento dell’opera. Pp. Vol. 1 (6); 436; (2). Vol.2 (6); 442. FULL TITLES & AUTHORS La Noblesse Belge Bruxelles, Imprimerie de A. Labroue et compagnie, 1853 Charles Poplimont

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RACCOLTA GENEALOGICA DELLA NOBILTÀ BELGA
La nobiltà belga (olandese: Belgische adel; tedesco: Belgischer Adel) designa, all'interno del Regno del Belgio, tutte le persone legalmente qualificate come nobili e legalmente portatrici di un titolo nobiliare, senza che ad esso sia attribuito alcun privilegio. Questi titoli potrebbero essere stati conferiti dai re dei Belgi come parte della concessione nobiliare o dai sovrani che regnarono: i Paesi Bassi borgognoni (1384–1556), i Paesi Bassi meridionali (1581-1795) o il Sacro Romano Impero (962 -1806), prima della creazione del Belgio nel 1830; in questo caso i titolari dovevano essere incorporati o ammessi nella nobiltà belga, ricevendo il riconoscimento dei loro titoli da parte del Re dei Belgi. Circa un terzo della nobiltà belga ha le sue radici nella nobiltà dei Paesi Bassi meridionali e del Sacro Romano Impero, con influenze provenienti dal sistema nobiliare asburgico.

CONTENTS
Charles Emmanuel Joseph Poplimont (Termonde, 26 aprile 1821 – Chorlton-on-Medlock, 7 febbraio 1887) è stato un romanziere e storico belga.
Lavorò per un giornale di Gand e per Journal de la Belgique.[2] Fu quello che noi chiamiamo oggi corrispondente di guerra, quando il quotidiano belga l'Observateur belge gli chiese di fare un reportage[3] sulla campagna d'Italia del 1859, che vide lo scontro in primo luogo tra l'esercito francese di Napoleone III e sardo-piemontese di Vittorio Emanuele II, futuro re d'Italia, contro quello dell'impero austriaco. Inviò al suo giornale articoli sotto forma di corrispondenza, che ebbero un grande impatto e che furono pubblicati sotto il titolo di Campagne d'Italie.

Sollecitato e incoraggiato dalle famiglie nobili del Belgio, della Francia e dell'Inghilterra, risiedette alternativamente in questi paesi per soddisfare le loro richieste, dedicandosi alla genealogia e all'araldica, prima parallelamente alla stesura di romanzi storici, quindi concentrandosi esclusivamente sullo sviluppo e la pubblicazione dal 1863 di raccolte genealogiche in diversi volumi.

Le sue opere contenenti biografie e genealogie sono state anche oggetto di numerose critiche , come nel 1857, per: aver fornito informazioni genealogiche fornite dagli interessati

La nobiltà belga affonda le sue radici in quella dei Paesi Bassi meridionali sotto l'Ancien Régime , prima sotto i Paesi Bassi spagnoli e poi quelli austriaci. I testi giuridici che regolano lo status nobiliare sono i tre Editti Reali: di Filippo II di Spagna del 23 settembre 1595, dell'Arciduca Alberto VII del 14 dicembre 1616 e di Maria Teresa d'Austria del 1754. Sebbene Filippo II sia stato il primo a regolamentare il sistema nobiliare, non fece altro che proseguire l'opera precedentemente intrapresa da Carlo V, che si occupò di distinguere la nobiltà dalla sontuosità dell'abbigliamento. Un editto di 27 maggio 1550 riservava l'uso delle stoffe di broccato d'oro e d'argento, o di velluto, di raso o di taffetà, miste, ricamate o broccate d'oro o d'argento, e in genere di tutti i ricami, trecce, frange e passamanerie, ai cavalieri del Toson d'Oro, nonché ai comandanti e capitani degli ordini reali.

CONDITION REPORT
2 volumi. Legatura in mezza pelle segni di usura alle giunture. Titolo inciso al dorso. Presenza di tavole fuori testo a colori e in bianco e nero. Le pagine interne non presentano particolari segni di usura. Nel complesso buono stato di mantenimento dell’opera. Pp. Vol. 1 (6); 436; (2). Vol.2 (6); 442.

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Bruxelles, Imprimerie de A. Labroue et compagnie, 1853
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