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Claudie Lorrain, detto Claudio Lorenese (1600-1682), follower of - Paesaggio bucolico con figura - NO RISERVE
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Claudie Lorrain, detto Claudio Lorenese (1600-1682), follower of - Paesaggio bucolico con figura - NO RISERVE

CLAUDE LORRAIN, detto anche CLAUDIO LORENESE (Chamagne, 1600 – Roma, 1682) [Follower of] Paesaggio bucolico con figura Olio su tela, cm. 71 x 58 Dimensione cornice, cm. 89 x 77 x 6 ca. NOTE: Pubblicazione catalogo opere della collezione Intermidiart. Opera non firmata. Certificato di Garanzia e Lecita Provenienza. Opera con cornice francese dorata di epoca XIX (difetti): Splendido dipinto antico, olio su tela, raffigurante un Paesaggio campestre. Per la qualità e le caratteristiche di stile l'opera è desunta da un modello di Claude Lorrain (Chamagne, 1600 – Roma, 1682) – pittore italo-francese, attivo soprattutto a Roma con Nicolas Poussin, e considerato il maestro del genere del paesaggio ideale – eppure autonoma e con una verve pittorica di alta qualità. La tela, infatti, è una composizione di colori cangianti dal rosa all'azzurro e all'arancio, che rivela a prima vista una sensibilità di prim’ordine, capace di coniugare il classicismo rinascimentale con le nuove suggestioni visive della pittura seicentesca e settecentesca. Difficile è circoscrivere una data di esecuzione, nonostante i modelli iconografici e d'ispirazione sono le creazioni di Claude Lorrain, la sensibilità classicista e le tonalità della stesura denotano una datazione tardo settecentesco o inizio Ottocento. L’originale ductus pittorico di questo Paesaggio campestre, infatti, rivela – una probabile – paternità di un abile pittore italo-francese attivo nei secoli successivi che guarda alle opere di Lorrain. Claude Lorrain, in origine Claude Gellée, nacque a Chamagne, Francia, nel 1600. Claude Lorain è un pittore e incisore divenuto molto famoso in Italia grazie al trasferimento a Roma in giovane età nel 1616, dove partecipa già alla decorazione di Villa Lante di Bagnaia, presso Viterbo. Allievo del Cavalier d’Arpino e di Agostino Tassi, dopo un breve ritorno in patria durante il quale lavorò ad alcuni affreschi, Claude Lorrain si stabilisce definitivamente a Roma, da cui deriva anche l’italianizzazione del nome in Claudio Lorenese, e qui si specializzò nelle rappresentazioni classiciste di paesaggi e vedute. All’ombra di un grande albero, a destra, vi è raffigurata un sentiero che scende verso un laghetto o mare, a centro, circondato da sentieri di rocce e piantagione arboree, animate da figuri e cavalli; in profondità, invece, delle colline montuose e rocciose che si confondono con il cielo nuvoloso che si appresta al tramonto. Luce e Natura sono le vere protagoniste di questa composizione, conferendole un’elegante sensazione di serenità che l’autore e riuscito a trasmettere in quest’opera. Un esempio mirabile del sole al tramonto lo abbiamo in diverse opere di Lorrain, per citarne alcune: Paesaggio con veduta immaginaria di Tivoli, conservato nel Courtauld Institute Gallerier di Londra; Fiume Ford, del Museo di Prado; dove, entrambi, si comprende la ricerca di Lorrain per poter esprimere la bellezza del sole al tramonto. Nei suoi paesi, la prospettiva aerea fa intravedere, tra scure inquadrature di fronde e di architetture simili a quinte, orizzonti scintillanti nella nebbia dorata. Studiò, nella campagna romana, i fenomeni luminosi varianti con le ore, cioè con l’angolo di incidenza della luce, tanto da fare del Lorrain un precursore dell’impressionismo. La luce del Lorrain si diffonde perciò a permeare tutto il paesaggio, collocando primo piano e sfondo in una unità spaziale continua, provenendo da una zona del cielo appena al di sopra dell’orizzonte, cosicché lo spettatore fissa direttamente lo sguardo in essa. Amò i mattini delicatamente argentati in un’atmosfera sempre trasparente, oppure lo splendore del pomeriggio, ma l’ora prediletta fu quella del tramonto, come nell’opera in discussione, quando le ombre si allungavano consentendogli i toni dorati da lui ricercati. Nella maggior parte dei suoi paesaggi terrestri si trova sempre l’acqua, lago o fiume, perché è lo specchio della luce. Tutti questi elementi si possono ritrovare in questa tela. Il quadro dimostra una perizia tecnica e una sensibilità artistica tipica di un abile pittore che guarda le opere di Lorrain, con il cielo che si adombra per il tramonto calante, pur mantenendo la luminosità. Nella sua forma pure, più rara per le difficoltà dell’esecuzione, essa ha l’apparenza di un disegno all’acquarello. In merito al suo stato conservativo, la tela si presenta in condizioni generali discrete e superficie pittorica mostra una vernice in patina. Si notano – a luce di Wood – alcuni piccoli restauri sparsi e qualche leggera svelatura e ossidazione della superficie pittorica, nulla comunque di veramente rilevante. Non si evidenziano problemi di tipo conservativo e la tela non sembra necessitare di interventi. A luce solare è visibile un fine craquelé rapportato all'epoca. Le misure della tela sono cm. 71 x 58. Il dipinto viene ceduto con una cornice francese dorata del secolo scorso (?) (le misure della cornice sono cm. 89 x 77 x 6 ca.). "La cornice mostrata nelle foto riportate sopra è stata aggiunta all’opera d’arte dal venditore o da un soggetto terzo. La cornice ti viene fornita senza costi aggiuntivi in modo che sia pronta da esporre non appena arriva. La cornice viene inclusa a titolo di cortesia e non è considerata parte integrante dell’opera d’arte. Pertanto, qualsiasi potenziale danno alla cornice che non influisce sull’opera d’arte stessa non sarà accettato come motivo valido per aprire un reclamo o richiedere l’annullamento dell’ordine." Provenienza: Coll. privata Siciliana Pubblicazione:  I Miti e il Territorio nella Sicilia dalle mille culture. INEDITA QUADRERIA catalogo generale dei dipinti della collezione del ciclo “I Miti e il territorio”, Editore Lab_04, Marsala, 2024. Nel caso di vendita al di fuori del territorio italiano, l'acquirente dovrà attendere i tempi di evasione delle pratiche di esportazione.

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Claudie Lorrain, detto Claudio Lorenese (1600-1682), follower of - Paesaggio bucolico con figura - NO RISERVE

Claudie Lorrain, detto Claudio Lorenese (1600-1682), follower of - Paesaggio bucolico con figura - NO RISERVE

CLAUDE LORRAIN, detto anche CLAUDIO LORENESE
(Chamagne, 1600 – Roma, 1682) [Follower of]
Paesaggio bucolico con figura
Olio su tela, cm. 71 x 58
Dimensione cornice, cm. 89 x 77 x 6 ca.


NOTE: Pubblicazione catalogo opere della collezione Intermidiart. Opera non firmata. Certificato di Garanzia e Lecita Provenienza. Opera con cornice francese dorata di epoca XIX (difetti):

Splendido dipinto antico, olio su tela, raffigurante un Paesaggio campestre. Per la qualità e le caratteristiche di stile l'opera è desunta da un modello di Claude Lorrain (Chamagne, 1600 – Roma, 1682) – pittore italo-francese, attivo soprattutto a Roma con Nicolas Poussin, e considerato il maestro del genere del paesaggio ideale – eppure autonoma e con una verve pittorica di alta qualità. La tela, infatti, è una composizione di colori cangianti dal rosa all'azzurro e all'arancio, che rivela a prima vista una sensibilità di prim’ordine, capace di coniugare il classicismo rinascimentale con le nuove suggestioni visive della pittura seicentesca e settecentesca. Difficile è circoscrivere una data di esecuzione, nonostante i modelli iconografici e d'ispirazione sono le creazioni di Claude Lorrain, la sensibilità classicista e le tonalità della stesura denotano una datazione tardo settecentesco o inizio Ottocento. L’originale ductus pittorico di questo Paesaggio campestre, infatti, rivela – una probabile – paternità di un abile pittore italo-francese attivo nei secoli successivi che guarda alle opere di Lorrain.
Claude Lorrain, in origine Claude Gellée, nacque a Chamagne, Francia, nel 1600. Claude Lorain è un pittore e incisore divenuto molto famoso in Italia grazie al trasferimento a Roma in giovane età nel 1616, dove partecipa già alla decorazione di Villa Lante di Bagnaia, presso Viterbo. Allievo del Cavalier d’Arpino e di Agostino Tassi, dopo un breve ritorno in patria durante il quale lavorò ad alcuni affreschi, Claude Lorrain si stabilisce definitivamente a Roma, da cui deriva anche l’italianizzazione del nome in Claudio Lorenese, e qui si specializzò nelle rappresentazioni classiciste di paesaggi e vedute.
All’ombra di un grande albero, a destra, vi è raffigurata un sentiero che scende verso un laghetto o mare, a centro, circondato da sentieri di rocce e piantagione arboree, animate da figuri e cavalli; in profondità, invece, delle colline montuose e rocciose che si confondono con il cielo nuvoloso che si appresta al tramonto. Luce e Natura sono le vere protagoniste di questa composizione, conferendole un’elegante sensazione di serenità che l’autore e riuscito a trasmettere in quest’opera. Un esempio mirabile del sole al tramonto lo abbiamo in diverse opere di Lorrain, per citarne alcune: Paesaggio con veduta immaginaria di Tivoli, conservato nel Courtauld Institute Gallerier di Londra; Fiume Ford, del Museo di Prado; dove, entrambi, si comprende la ricerca di Lorrain per poter esprimere la bellezza del sole al tramonto.
Nei suoi paesi, la prospettiva aerea fa intravedere, tra scure inquadrature di fronde e di architetture simili a quinte, orizzonti scintillanti nella nebbia dorata. Studiò, nella campagna romana, i fenomeni luminosi varianti con le ore, cioè con l’angolo di incidenza della luce, tanto da fare del Lorrain un precursore dell’impressionismo. La luce del Lorrain si diffonde perciò a permeare tutto il paesaggio, collocando primo piano e sfondo in una unità spaziale continua, provenendo da una zona del cielo appena al di sopra dell’orizzonte, cosicché lo spettatore fissa direttamente lo sguardo in essa. Amò i mattini delicatamente argentati in un’atmosfera sempre trasparente, oppure lo splendore del pomeriggio, ma l’ora prediletta fu quella del tramonto, come nell’opera in discussione, quando le ombre si allungavano consentendogli i toni dorati da lui ricercati. Nella maggior parte dei suoi paesaggi terrestri si trova sempre l’acqua, lago o fiume, perché è lo specchio della luce. Tutti questi elementi si possono ritrovare in questa tela.
Il quadro dimostra una perizia tecnica e una sensibilità artistica tipica di un abile pittore che guarda le opere di Lorrain, con il cielo che si adombra per il tramonto calante, pur mantenendo la luminosità. Nella sua forma pure, più rara per le difficoltà dell’esecuzione, essa ha l’apparenza di un disegno all’acquarello.
In merito al suo stato conservativo, la tela si presenta in condizioni generali discrete e superficie pittorica mostra una vernice in patina. Si notano – a luce di Wood – alcuni piccoli restauri sparsi e qualche leggera svelatura e ossidazione della superficie pittorica, nulla comunque di veramente rilevante. Non si evidenziano problemi di tipo conservativo e la tela non sembra necessitare di interventi. A luce solare è visibile un fine craquelé rapportato all'epoca. Le misure della tela sono cm. 71 x 58. Il dipinto viene ceduto con una cornice francese dorata del secolo scorso (?) (le misure della cornice sono cm. 89 x 77 x 6 ca.). "La cornice mostrata nelle foto riportate sopra è stata aggiunta all’opera d’arte dal venditore o da un soggetto terzo. La cornice ti viene fornita senza costi aggiuntivi in modo che sia pronta da esporre non appena arriva. La cornice viene inclusa a titolo di cortesia e non è considerata parte integrante dell’opera d’arte. Pertanto, qualsiasi potenziale danno alla cornice che non influisce sull’opera d’arte stessa non sarà accettato come motivo valido per aprire un reclamo o richiedere l’annullamento dell’ordine."

Provenienza: Coll. privata Siciliana

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 I Miti e il Territorio nella Sicilia dalle mille culture. INEDITA QUADRERIA catalogo generale dei dipinti della collezione del ciclo “I Miti e il territorio”, Editore Lab_04, Marsala, 2024.

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