Woodcut by Jacobus de Voragine, "Der Heilgen Leben Summer und Winterteil mit me Heilgen dan vor - 1513
Roberto Bellarmino - Tractatus de potestate summi pontificis in rebus temporalibus adversus Gulielmum Barclaium - 1610
编号 84694579
Seicentina molto rara di uno dei più importanti Dottori della Chiesa
Tractatus de potestate summi pontificis in rebus temporalibus adversus gulielmum barclaium auctore roberto sre card bellarmino recens ad exemplar romanum impressus -15 x 10 cm. 320 S., [2]-Pagine ingiallite causa qualità della carta. Pergamena intera coeva
Roberto Bellarmino (Roberto Francesco Romolo Bellarmino) (Roma, 4 ottobre 1542 – Roma, 17 settembre 1621) è stato un gesuita, teologo, scrittore e apologeta italiano. Papa Clemente VIII, di cui fu stretto consigliere, lo creò cardinale prete nel 1599. Nominato arcivescovo di Capua e consacrato vescovo nel 1602, fu richiamato a Roma nel 1605 da Paolo V, che lo ritenne indispensabile. Come membro della Sacra Congregazione dell'Inquisizione Romana e Universale, partecipò attivamente al processo a Giordano Bruno, bruciato vivo il 17 febbraio 1600, e alle polemiche scaturite dalle teorie astronomiche di Galileo. Partecipò alla revisione della Vulgata di San Girolamo. Fu anche un esegeta di talento e scrisse una grammatica ebraica e un commento ai Salmi. Papa Pio XI, che lo ammirava molto, lo beatificò nel 1923, lo canonizzò nel 1930 e lo dichiarò Dottore della Chiesa nel 1931. La sua festa è fissata per il 17 settembre.
Sarà spedito con corriere.
Seicentina molto rara di uno dei più importanti Dottori della Chiesa
Tractatus de potestate summi pontificis in rebus temporalibus adversus gulielmum barclaium auctore roberto sre card bellarmino recens ad exemplar romanum impressus -15 x 10 cm. 320 S., [2]-Pagine ingiallite causa qualità della carta. Pergamena intera coeva
Roberto Bellarmino (Roberto Francesco Romolo Bellarmino) (Roma, 4 ottobre 1542 – Roma, 17 settembre 1621) è stato un gesuita, teologo, scrittore e apologeta italiano. Papa Clemente VIII, di cui fu stretto consigliere, lo creò cardinale prete nel 1599. Nominato arcivescovo di Capua e consacrato vescovo nel 1602, fu richiamato a Roma nel 1605 da Paolo V, che lo ritenne indispensabile. Come membro della Sacra Congregazione dell'Inquisizione Romana e Universale, partecipò attivamente al processo a Giordano Bruno, bruciato vivo il 17 febbraio 1600, e alle polemiche scaturite dalle teorie astronomiche di Galileo. Partecipò alla revisione della Vulgata di San Girolamo. Fu anche un esegeta di talento e scrisse una grammatica ebraica e un commento ai Salmi. Papa Pio XI, che lo ammirava molto, lo beatificò nel 1923, lo canonizzò nel 1930 e lo dichiarò Dottore della Chiesa nel 1931. La sua festa è fissata per il 17 settembre.
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