Nr. 77529135

Verkauft
Vitra - Verner Panton - Stapelstuhl (6) - Panton Chair - Plastik
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1.100 €
Vor 24 Wochen

Vitra - Verner Panton - Stapelstuhl (6) - Panton Chair - Plastik

Come ogni tenace visionario anche Verner Panton, designer danese del secolo scorso, aveva fatto suo il motto della Walt Disney «Se puoi sognarlo, puoi anche farlo». Lui (1926 – 1998), nato e cresciuto nella Danimarca poi occupata dalle truppe tedesche, è considerato, ancora oggi, un artista fuori dal comune. O meglio, un progettista nordico per niente minimal. Il lotto di sei Panton Chair in questa asta si presenta in ottime condizioni d'uso. Le sedie acquistate pochi anni fa per la sala riunioni di un ufficio di rappresentanza sono state utilizzate molto poco e si presentano solide e robuste con solo lievi segni d'uso. Le sedie sono state accuratamente lavate e ora risplendono nel loro color bianco. Sono presenti i marchi Vitra stampati a rilievo sulla scocca di tutte le sedie Le sedie sono impilabili . Si infilano una sull'altra occupando poco spazio Dimensioni sedia in cm: Altezza 83 - Larghezza 50 - Profondità 61 "Design Radicale" include l'assicurazione sul trasporto per Italia /Europa nei costi di spedizione indicati. Verner Panton (1926 – 1998) è stato un industrial e interior designer danese lungimirante e innovativo che si è guadagnato un ruolo di primissimo piano nella storia del design del secolo scorso, grazie al proprio rivoluzionario approccio al colore e ad un senso matematico della forma capace di trasformare la geometria in pura meraviglia. I suoi progetti più innovativi sono probabilmente quelli ispirati alle forme organiche – ipnotici viluppi di linee sinuose che sfuggivano a ogni precedente esperimento di design – ma in generale credo che la sua portata rivoluzionaria risiedesse nel suo temperamento caparbio e nel suo istinto sperimentatore. Panton era affascinato dalle moderne tecnologie che si affacciavano in quel periodo nel panorama produttivo ampliando le possibilità dell’industria del mobile e dei nuovi materiali, in primis la plastica, con cui volle – e fortissimamente volle – realizzare la prima sedia colata e stampata in un unico pezzo: l’immortale Panton Chair. Vitra fu fondata a Weil am Rhein in Germania nel 1950 da Willi Fehlbaum, proprietario di un negozio di mobili nella vicina Basilea in Svizzera. Negli anni successivi, Fehlbaum acquistò i diritti sui lavori di Charles e Ray Eames e George Nelson. Dopo che nel 1981 un incendio distrusse gli stabilimenti Vitra, venne chiamato l'architetto inglese Nicholas Grimshaw per progettare una nuova fabbrica. Accanto alla hall in alluminio, pronta per la produzione soltanto sei mesi dopo l'incendio, venne costruito nel 1986 un altro stabilimento di produzione dall'architetto portoghese Álvaro Siza. Nel 1989 è il turno di Frank Gehry che progettò un altro edificio accanto ai primi due. Lo stesso Gehry costruì anche il "Vitra Design Museum", originariamente destinato ad ospitare la collezione privata di mobili di Rolf Fehlbaum, proprietario della Vitra. Nel 1993 l'architetto iracheno Zaha Hadid aggiunse una caserma dei pompieri che oggi ospita una collezione di sedie del Design Museum. Nello stesso anno venne costruito un padiglione per conferenze progettato dall'architetto giapponese Tadao Andō, il primo lavoro di Ando fuori dal Giappone. Nel 1994 lo staff amministrativo della Vitra si spostò nei nuovi quartier generali (progettati sempre da Frank Gehry) nella vicina Birsfelden (Svizzera), mentre Alvaro Siza aggiunse lo shop building alla sede di Weil am Rhein. È nella stessa sede che nel 2000 fu installata una cupola geodetica progettata dall'architetto statunitense Richard Buckminster Fuller, realizzata nel 1975 e adesso adibita a spazio per eventi e mostre, mentre nel 2003 giunse anche una stazione di servizio da un progetto di Jean Prouvé, architetto e designer francese.

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Come ogni tenace visionario anche Verner Panton, designer danese del secolo scorso, aveva fatto suo il motto della Walt Disney «Se puoi sognarlo, puoi anche farlo». Lui (1926 – 1998), nato e cresciuto nella Danimarca poi occupata dalle truppe tedesche, è considerato, ancora oggi, un artista fuori dal comune. O meglio, un progettista nordico per niente minimal.

Il lotto di sei Panton Chair in questa asta si presenta in ottime condizioni d'uso. Le sedie acquistate pochi anni fa per la sala riunioni di un ufficio di rappresentanza sono state utilizzate molto poco e si presentano solide e robuste con solo lievi segni d'uso.
Le sedie sono state accuratamente lavate e ora risplendono nel loro color bianco.
Sono presenti i marchi Vitra stampati a rilievo sulla scocca di tutte le sedie
Le sedie sono impilabili . Si infilano una sull'altra occupando poco spazio


Dimensioni sedia in cm: Altezza 83 - Larghezza 50 - Profondità 61

"Design Radicale" include l'assicurazione sul trasporto per Italia /Europa nei costi di spedizione indicati.


Verner Panton (1926 – 1998) è stato un industrial e interior designer danese lungimirante e innovativo che si è guadagnato un ruolo di primissimo piano nella storia del design del secolo scorso, grazie al proprio rivoluzionario approccio al colore e ad un senso matematico della forma capace di trasformare la geometria in pura meraviglia.
I suoi progetti più innovativi sono probabilmente quelli ispirati alle forme organiche – ipnotici viluppi di linee sinuose che sfuggivano a ogni precedente esperimento di design – ma in generale credo che la sua portata rivoluzionaria risiedesse nel suo temperamento caparbio e nel suo istinto sperimentatore. Panton era affascinato dalle moderne tecnologie che si affacciavano in quel periodo nel panorama produttivo ampliando le possibilità dell’industria del mobile e dei nuovi materiali, in primis la plastica, con cui volle – e fortissimamente volle – realizzare la prima sedia colata e stampata in un unico pezzo: l’immortale Panton Chair.

Vitra fu fondata a Weil am Rhein in Germania nel 1950 da Willi Fehlbaum, proprietario di un negozio di mobili nella vicina Basilea in Svizzera. Negli anni successivi, Fehlbaum acquistò i diritti sui lavori di Charles e Ray Eames e George Nelson.
Dopo che nel 1981 un incendio distrusse gli stabilimenti Vitra, venne chiamato l'architetto inglese Nicholas Grimshaw per progettare una nuova fabbrica. Accanto alla hall in alluminio, pronta per la produzione soltanto sei mesi dopo l'incendio, venne costruito nel 1986 un altro stabilimento di produzione dall'architetto portoghese Álvaro Siza. Nel 1989 è il turno di Frank Gehry che progettò un altro edificio accanto ai primi due. Lo stesso Gehry costruì anche il "Vitra Design Museum", originariamente destinato ad ospitare la collezione privata di mobili di Rolf Fehlbaum, proprietario della Vitra.
Nel 1993 l'architetto iracheno Zaha Hadid aggiunse una caserma dei pompieri che oggi ospita una collezione di sedie del Design Museum. Nello stesso anno venne costruito un padiglione per conferenze progettato dall'architetto giapponese Tadao Andō, il primo lavoro di Ando fuori dal Giappone.
Nel 1994 lo staff amministrativo della Vitra si spostò nei nuovi quartier generali (progettati sempre da Frank Gehry) nella vicina Birsfelden (Svizzera), mentre Alvaro Siza aggiunse lo shop building alla sede di Weil am Rhein. È nella stessa sede che nel 2000 fu installata una cupola geodetica progettata dall'architetto statunitense Richard Buckminster Fuller, realizzata nel 1975 e adesso adibita a spazio per eventi e mostre, mentre nel 2003 giunse anche una stazione di servizio da un progetto di Jean Prouvé, architetto e designer francese.

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