Giovanni Battista Filosa (1850-1935) - Veduta sul Vesuvio
Nr. 83683913
Palamedes Palamedesz (1605 -1638), Seguace - Battaglia a cavallo
Nr. 83683913
Palamedes Palamedesz (1605 -1638), Seguace - Battaglia a cavallo
Palamedes Palamedesz (1605 -1638)
Battaglia a cavallo
Olio su tela, cm 87 x 110 cm
Con cornice, cm 113 x 137 cm
Firmato in basso a sinistra ‘Palamedesz'
L’opera raffigura un animato scontro a cavallo ed è firmata in basso a sinistra “Palamedesz”. È quindi riconducibile alla mano di Palamedes Palamedesz, detto anche Stevers o Stevens o Stevaerts, nato a Leit nel 1605 e morto a Delft nel1638).
Figlio di un intagliatore di gemme al servizio di re Giacomo e fratello minore di Anthonie Palamedes, fu istruito da questi nell'arte della pittura. Fu sicuramente attivo tra il 1626 e il 1638, periodo per il quale esistono sue opere datate. La città che lo vide particolarmente operoso è soprattutto a Delft dove il 25 ottobre 1627 si associò alla locale Corporazione di San Luca. Tra il 1631-1632, quando si trovava ad Anversa dove conobbe e fu ritratto da Antoon van Dyck.
Nonostante fosse basso, gobbo e tutt'altro che attraente, riuscì comunque a sposare la ricca Maria Euwoutsdr 's, unione che portò alla nascita di ben quattro figli.
La sua attività pittorica si concentra soprattutto nello sviluppo di dipinti di battaglie, soggetti militareschi ed equestri, ma anche paesaggi, che evidenziano l’influenza di Esaias van de Velde soprattutto fino al 1630, periodo durante il quale si nota l’impiego di un basso orizzonte e una maniera di dipingere i cavalli, robusti e possenti proprio come usava Esaias Van de velde. Inoltre, sia Palamedes che van de Velde spesso sceglievano di realizzare in primo piano poche figure, mentre le moltitudini di uomini e cavalli agivano sullo sfondo. Dopo il 1630 Palamedesz inizia però ad ammorbidire le linee, i cavalli si fanno più longilinei e la palette di colori diventa più brillante. Altra caratteristica delle battaglie di Palamedes è la rappresentazione di soldati e cavalieri anonimi, contrariamente alle tradizioni della pittura di battaglie del periodo, inoltre spesso nelle sue opere compare in primo piano un cavaliere con cavallo bianco rampante.
Le sue battaglie sono oggi conservate in molti prestigiosi musei europei e in particolare tedeschi.
La cornice è fornita in omaggio, di conseguenza non può essere motivo di reso o reclamo.
Per i dipinti acquistati all'estero: dopo il pagamento verrà avviata la procedura per ottenere la licenza di esportazione (ALC). Tutti i pezzi d'antiquariato inviati all'estero dall'Italia hanno bisogno di questo documento, rilasciato dal Ministro dei Beni Culturali. La procedura potrebbe richiedere da 3 a 5 settimane dalla richiesta, quindi, non appena avremo il documento verrà spedito il dipinto.
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