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MIM (Mobili Italiani Moderni) - Luisa & Ico Parisi - Writing desk - Aluminium, Walnut
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21 weeks ago

MIM (Mobili Italiani Moderni) - Luisa & Ico Parisi - Writing desk - Aluminium, Walnut

Scrivania disegnata da Luisa e Ico Parisi. Realizzata nel 1958 da MIM Mobili Italiani Moderni Roma. Questa scrivania combina un design eccellente con la costruzione durevole. Un grande esempio di design modernista italiano. Il marchio aziendale fu creato negli anni 60 dal fondatore di MIM S.p.A., il Dott. Ennio Fazioli, e per decenni è stato un leader di linee di mobili in Italia. La Scrivania presentata in asta è realizzata con impiallacciatura in nobile legno di Noce biondo con bordature in alluminio. Le strutture portanti sono realizzate in alluminio lucidato e verniciato nero. La scrivania può essere trasformata anche in un tavolo , formato da top e 4 piedi. E' sufficiente infatti rimuovere cassettiera e barre longitudinali fissate con poche viti. Rinvenuta presso lo studio di un notaio di Roma la scrivania si presenta in ottime condizioni d'uso. La parte lignea della scrivania è stata infatti completamente restaurata e la scrivania è tornata all'antico splendore. Sono presenti solo lievi segni dell'età. La scrivania è dotata di chiave per il bloccaggio dei cassetti. Dimensioni scrivania in cm: Altezza 73 Larghezza 90 Lunghezza 180 "Design Radicale" include l'assicurazione sul trasporto per Italia /Europa nei costi di spedizione indicati. Per la spedizione "resto del mondo" il costo è indicativo. Formuleremo un preventivo ad asta conclusa secondo la destinazione. Domenico Parisi, chiamato Ico, nasce a Palermo, il 23 settembre 1916 da genitori siciliani, allora già residenti in Piemonte. Nel 1925 la famiglia Parisi si trasferisce a Como dove Ico, nel 1936, si diploma perito edile e svolge un periodo di apprendistato presso lo studio Terragni. Qui ha l’occasione di conoscere e frequentare personalità dell’architettura e dell’arte comasche quali Cattaneo, Lingeri, Radice, Rho, Persico e Sartoris. Appassionato di cinema e di fotografia, realizza, su richiesta di Terragni, le immagini fotografiche della Casa del Fascio. Congedato dal fronte nel 1943 rientra a Como e riprende l’attività progettuale, occupandosi prevalentemente della realizzazione di singoli arredi, di allestimenti espositivi e di architetture d’interni. Con lui collabora Luisa Aiani, che sposerà nel 1947 e con la quale aprirà lo studio La Ruota, luogo di progettazione ma anche luogo d’arte, di esposizione e di cultura. A partire dai primi anni ‘50 l’attività di Parisi si fa sempre più prolifica sia in ambito architettonico che di design. Disegna arredi, prima in pezzo unico con artigiani brianzoli e, in seguito per la produzione industriale, con aziende come MIM, Cassina e numerosi oggetti di arte decorativa quali ceramiche e vetri. La fine degli anni ‘60 segna un preciso punto di svolta nella sua ricerca progettuale. Con i Contenitoriumani, realizzati in collaborazione con lo scultore Francesco Somaini e presentati per la prima volta al Salone del Mobile di Milano nel 1968, Parisi, inizia un nuovo percorso d’indagine volto a definire un’idea utopico-esistenziale del vivere. Il culmine della sua ricerca progettuale ed esistenziale è tra il 1974 e il 1976, con l’ “Operazione Arcevia”, affrontata in modo corale e interdisciplinare e finalizzata alla progettazione di una intera comunità. Il lavoro viene presentato nell’ambito della 76ª Biennale di Venezia e successivamente esposto presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (1979).Da tale esperienza socio-urbanistica, fortemente utopica, derivano le successive ricerche grafiche, tema di innumerevoli mostre collettive e personali. Muore a Como il 19 dicembre 1996. La MIM, Mobili Italiani Moderni, è una azienda italiana nel settore dell'arredamento che negli anni 50 e 60 ha dato un forte contributo alla diffusione del design e dell'innovazione produttiva italiana. Fondata nel 1957 dai fratelli Fazioli, una famiglia romana già presente nel mercato con un piccolo mobilificio, la MIM diventa in breve tempo uno dei più importanti gruppi nazionali. Protagonisti della nuova impresa sono oltre Ico Parisi, direttore artistico dell'azienda, sua moglie Luisa ed altre personalità coinvolte dallo stesso Parisi come Munari, di Carli, Frattini. La sistemazione dei mobili viene arricchita con opere di artisti tra cui Novelli e Fontana. All'esperienza di Parisi e alla sua autonomia di pensiero fuori da convenzionali schemi professionale dell'architettura si deve l'avvio di un piano di lavoro e di impresa che, al di là delle innovazioni dei processi produttivi della produzione del mobile, intende sviluppare nuove idee di progettazione coniugata all'integrazione delle arti, un rapporto diverso tra architettura e arti visive.

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Scrivania disegnata da Luisa e Ico Parisi. Realizzata nel 1958 da MIM Mobili Italiani Moderni Roma.
Questa scrivania combina un design eccellente con la costruzione durevole. Un grande esempio di design modernista italiano.
Il marchio aziendale fu creato negli anni 60 dal fondatore di MIM S.p.A., il Dott. Ennio Fazioli, e per decenni è stato un leader di linee di mobili in Italia.

La Scrivania presentata in asta è realizzata con impiallacciatura in nobile legno di Noce biondo con bordature in alluminio. Le strutture portanti sono realizzate in alluminio lucidato e verniciato nero.
La scrivania può essere trasformata anche in un tavolo , formato da top e 4 piedi. E' sufficiente infatti rimuovere cassettiera e barre longitudinali fissate con poche viti.

Rinvenuta presso lo studio di un notaio di Roma la scrivania si presenta in ottime condizioni d'uso.
La parte lignea della scrivania è stata infatti completamente restaurata e la scrivania è tornata all'antico splendore. Sono presenti solo lievi segni dell'età. La scrivania è dotata di chiave per il bloccaggio dei cassetti.

Dimensioni scrivania in cm:
Altezza 73
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Domenico Parisi, chiamato Ico, nasce a Palermo, il 23 settembre 1916 da genitori siciliani, allora già residenti in Piemonte. Nel 1925 la famiglia Parisi si trasferisce a Como dove Ico, nel 1936, si diploma perito edile e svolge un periodo di apprendistato presso lo studio Terragni. Qui ha l’occasione di conoscere e frequentare personalità dell’architettura e dell’arte comasche quali Cattaneo, Lingeri, Radice, Rho, Persico e Sartoris. Appassionato di cinema e di fotografia, realizza, su richiesta di Terragni, le immagini fotografiche della Casa del Fascio. Congedato dal fronte nel 1943 rientra a Como e riprende l’attività progettuale, occupandosi prevalentemente della realizzazione di singoli arredi, di allestimenti espositivi e di architetture d’interni. Con lui collabora Luisa Aiani, che sposerà nel 1947 e con la quale aprirà lo studio La Ruota, luogo di progettazione ma anche luogo d’arte, di esposizione e di cultura. A partire dai primi anni ‘50 l’attività di Parisi si fa sempre più prolifica sia in ambito architettonico che di design. Disegna arredi, prima in pezzo unico con artigiani brianzoli e, in seguito per la produzione industriale, con aziende come MIM, Cassina e numerosi oggetti di arte decorativa quali ceramiche e vetri. La fine degli anni ‘60 segna un preciso punto di svolta nella sua ricerca progettuale. Con i Contenitoriumani, realizzati in collaborazione con lo scultore Francesco Somaini e presentati per la prima volta al Salone del Mobile di Milano nel 1968, Parisi, inizia un nuovo percorso d’indagine volto a definire un’idea utopico-esistenziale del vivere. Il culmine della sua ricerca progettuale ed esistenziale è tra il 1974 e il 1976, con l’ “Operazione Arcevia”, affrontata in modo corale e interdisciplinare e finalizzata alla progettazione di una intera comunità. Il lavoro viene presentato nell’ambito della 76ª Biennale di Venezia e successivamente esposto presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (1979).Da tale esperienza socio-urbanistica, fortemente utopica, derivano le successive ricerche grafiche, tema di innumerevoli mostre collettive e personali. Muore a Como il 19 dicembre 1996.


La MIM, Mobili Italiani Moderni, è una azienda italiana nel settore dell'arredamento che negli anni 50 e 60 ha dato un forte contributo alla diffusione del design e dell'innovazione produttiva italiana.
Fondata nel 1957 dai fratelli Fazioli, una famiglia romana già presente nel mercato con un piccolo mobilificio, la MIM diventa in breve tempo uno dei più importanti gruppi nazionali.
Protagonisti della nuova impresa sono oltre Ico Parisi, direttore artistico dell'azienda, sua moglie Luisa ed altre personalità coinvolte dallo stesso Parisi come Munari, di Carli, Frattini. La sistemazione dei mobili viene arricchita con opere di artisti tra cui Novelli e Fontana. All'esperienza di Parisi e alla sua autonomia di pensiero fuori da convenzionali schemi professionale dell'architettura si deve l'avvio di un piano di lavoro e di impresa che, al di là delle innovazioni dei processi produttivi della produzione del mobile, intende sviluppare nuove idee di progettazione coniugata all'integrazione delle arti, un rapporto diverso tra architettura e arti visive.







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