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Acerbis - Giotto Stoppino, Lodovico Acerbis - Credenza - Sheraton - Glass, Steel, Walnut
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11 weeks ago

Acerbis - Giotto Stoppino, Lodovico Acerbis - Credenza - Sheraton - Glass, Steel, Walnut

Rispecchiando appieno il ruolo di Giotto Stoppino e Lodovico Acerbis come esponenti di spicco del design italiano, Sheraton combina una forma elegante e rivoluzionaria con funzionalità innovative. Vincitore del Compasso d’Oro nel 1979, Sheraton fa parte della collezione permanente del Victoria and Albert Museum di Londra. La chiusura delle ante combinata ad anta con il sistema scorrevole originali di Sheraton sono stati una rivelazione al suo esordio. Il lotto presentato in questa asta realizzato in nobile noce Italiano nei primi anni'80 si presenta in ottime condizioni d'uso. Il mobile è infatti perfettamente integro con solo lievissimi segni dell'età. E' stato infatti maniacalmente conservato dai precedenti proprietari. Il particolare sistema di apertura delle ante prima a scorrimento e poi a compasso garantisce una grande praticità d'uso. Particolarmente eleganti gli interni in laccato nero. Completano la dotazione interna 4 cassetti e due ripiani in vetro. Marchio originali Acerbis presente sul retro del mobile Dimensioni credenza in cm Altezza 71 Lunghezza 280 Profondità 49 "Design Radicale" offre l'assicurazione sulla spedizione per destinazione Europa. Per la spedizione "resto del mondo" il costo è indicativo. Formuleremo un preventivo ad asta conclusa secondo la destinazione. Giotto Stoppino è nato a Vigevano (PV) nel 1926, architetto e designer italiano è noto per essere tra i primi designer ad usare la plastica nei suoi progetti e prodotti resi celebri da aziende come Kartell. Allievo di Ernesto Nathan Rogers, fra gli esponenti ispiratori del neoliberty, terminati gli studi all’Università Iuav di Venezia e al Politecnico di Milano, nel 1953 si associa con gli architetti Vittorio Gregotti e Lodovico Meneghetti (Architetti Associati 1953-1968, Novara). Da questa collaborazione nascono alcuni progetti sperimentali nel campo dell’architettura e del design: le case operaie a Cameri (Novara), quelle d’affitto a Novara, la poltrona Cavour realizzata dall’azienda novarese Sim, realizzata attraverso una sapiente curvatura dei masselli in legno. Sempre con Gregotti e Meneghetti nel 1967 progetta la lampada da tavolo 537 per Arteluce e, da solo, il set di tavolini circolari impilabili per Kartell (1971). Nel 1968 apre uno studio autonomo e si dedica prevalentemente al design per la casa, collaborando con alcune tra le maggiori aziende italiane tra cui: Acerbis, ArteLuce, Bernini, Calligaris, Driade, Heller New York, La Rinascente, Kartell, Raak Amsterdam, Rexite, Uchida Tokyo, Zanotta. Partecipa a numerose edizioni della Triennale di Milano ottenendo nel 1964 il Gran premio internazionale per la sezione Introduttiva. Dal 1960 è socio ADI (Associazione per il Disegno Industriale), per due volte membro del comitato direttivo 66-68 e 71-73. Presidente Associazione per il Disegno Industriale (ADI) dal 1982 al 1984, presiede inoltre il Comitato promotore del Congresso ICSID (International Council of Societies of Industrial Design) nel 1983 a Milano. Nel 1972 espone due opere alla mostra Italy: The New Domestic Landscape al Museum of Modern Art di New York e nel 1984 presenta uno dei sei ambienti e tre prodotti alla mostra Design Furniture from Italy di Tokyo. Vince tre volte il Compasso d'oro, nel 1979 per la credenza Sheraton (insieme a Lodovico Acerbis per Acerbis International), nel 1991 per il sistema di maniglie Alessia (Olivari) e nel 2011 quando gli viene assegnato il Compasso d'Oro alla carriera in occasione della XXII edizione del premio. Dal 1970 è presente nella collezione permanente del MoMA, Museum of Modern Art di New York con la lampada 537 di Arteluce, mentre il mobile Sheraton di Acerbis è presente dal 1981 nella collezione permanente del Victoria and Albert Museum di Londra, altri suoi progetti sono esposti nei musei di Monaco e Chicago. La storia di Acerbis Design è la tipica storia di un’azienda familiare made in Italy del settore dell’arredamento. Nata nel 1870 come falegnameria ad Albino (Bergamo), su iniziativa di Benvenuto Acerbis, debutta nel design industriale nel secondo dopoguerra. Marino Acerbis, la seconda generazione, nel 1942 comincia la collaborazione con l’architetto Pino Pizzigoni, e introduce la laccatura rossa e le vernici sintetiche. Nel 1963, con l’ingresso di Lodovico Acerbis, l’azienda si trasferisce a Seriate, e nasce il marchio Acerbis International. Lodovico Acerbis, designer, oltre che imprenditore, intuisce le potenzialità dell’arredo made in Italy, e inizia a collaborare con designer internazionali. Il primo risultato di questo nuovo corso, nel 1968, è Addition System, di De Pas, D’Urbino e Lomazzi. Un sistema di contenitori componibile e personalizzabile, colorato, che attira l’attenzione del mercato internazionale. Con Giotto Stoppino, inizia un periodo tra i più importanti per la storia dell’azienda, che conduce al progetto di alcuni dei prodotti più iconici della storia di Acerbis International. La lacca poliestere e le nuove tecnologie diventano centrali nell’attività dell’azienda. Dalla collaborazione tra Giotto Stoppino e Lodovico Acerbis nascono la credenza Sheraton, premiata con il Compasso d’Oro nel 1979, inclusa nella Permanent Design Collection del Victoria & Albert Museum di Londra. Giotto Stoppino e Lodovico Acerbis insieme hanno progettato anche il sistema componibile Hilton, la libreria Brooklyn e la credenza Quartetto. Nel 1971, Lodovico Acerbis progetta Parioli System, una credenza che sintetizza l’esperienza e la conoscenza dei materiali. Nella prima versione, Parioli System era in legno e acciaio; in seguito è stata prodotta in lacca poliestere, con finiture antigraffio. La produzione Acerbis Design si è articolata, negli anni, attorno al living e alle soluzioni più innovative e tecnologiche: un nuovo panorama domestico, come quello celebrato nella mostra al MoMA, Italy, the new domestic landscape, a cui Acerbis aveva partecipato, con Central Block, il sistema progettato da Alberto Seassaro. All’inizio degli anni Settanta, Roberto Monsani interpreta il nuovo living, con volumi pieni e vuoti che disegnano le pareti e mobili dall’estetica nuova. Life Collection è una collezione completa, che comprende sistemi a parete retroilluminati, tavoli e divani che riassumono la calamità di innovare. Tra i molti architetti con cui ha collaborato Acerbis, possiamo citare Foster & Partners, che ha sviluppato il sistema di librerie Cambridge, per la facoltà di Legge dell’Università di Cambridge. Il sistema di librerie su progetto, in seguito è entrato nella produzione di serie, per l’ufficio e la casa.

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Rispecchiando appieno il ruolo di Giotto Stoppino e Lodovico Acerbis come esponenti di spicco del design italiano, Sheraton combina una forma elegante e rivoluzionaria con funzionalità innovative.
Vincitore del Compasso d’Oro nel 1979, Sheraton fa parte della collezione permanente del Victoria and Albert Museum di Londra. La chiusura delle ante combinata ad anta con il sistema scorrevole originali di Sheraton sono stati una rivelazione al suo esordio.

Il lotto presentato in questa asta realizzato in nobile noce Italiano nei primi anni'80 si presenta in ottime condizioni d'uso. Il mobile è infatti perfettamente integro con solo lievissimi segni dell'età. E' stato infatti maniacalmente conservato dai precedenti proprietari.
Il particolare sistema di apertura delle ante prima a scorrimento e poi a compasso garantisce una grande praticità d'uso.
Particolarmente eleganti gli interni in laccato nero. Completano la dotazione interna 4 cassetti e due ripiani in vetro.
Marchio originali Acerbis presente sul retro del mobile


Dimensioni credenza in cm Altezza 71 Lunghezza 280 Profondità 49


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Giotto Stoppino è nato a Vigevano (PV) nel 1926, architetto e designer italiano è noto per essere tra i primi designer ad usare la plastica nei suoi progetti e prodotti resi celebri da aziende come Kartell.
Allievo di Ernesto Nathan Rogers, fra gli esponenti ispiratori del neoliberty, terminati gli studi all’Università Iuav di Venezia e al Politecnico di Milano, nel 1953 si associa con gli architetti Vittorio Gregotti e Lodovico Meneghetti (Architetti Associati 1953-1968, Novara).
Da questa collaborazione nascono alcuni progetti sperimentali nel campo dell’architettura e del design: le case operaie a Cameri (Novara), quelle d’affitto a Novara, la poltrona Cavour realizzata dall’azienda novarese Sim, realizzata attraverso una sapiente curvatura dei masselli in legno.
Sempre con Gregotti e Meneghetti nel 1967 progetta la lampada da tavolo 537 per Arteluce e, da solo, il set di tavolini circolari impilabili per Kartell (1971).
Nel 1968 apre uno studio autonomo e si dedica prevalentemente al design per la casa, collaborando con alcune tra le maggiori aziende italiane tra cui: Acerbis, ArteLuce, Bernini, Calligaris, Driade, Heller New York, La Rinascente, Kartell, Raak Amsterdam, Rexite, Uchida Tokyo, Zanotta.
Partecipa a numerose edizioni della Triennale di Milano ottenendo nel 1964 il Gran premio internazionale per la sezione Introduttiva.
Dal 1960 è socio ADI (Associazione per il Disegno Industriale), per due volte membro del comitato direttivo 66-68 e 71-73. Presidente Associazione per il Disegno Industriale (ADI) dal 1982 al 1984, presiede inoltre il Comitato promotore del Congresso ICSID (International Council of Societies of Industrial Design) nel 1983 a Milano.
Nel 1972 espone due opere alla mostra Italy: The New Domestic Landscape al Museum of Modern Art di New York e nel 1984 presenta uno dei sei ambienti e tre prodotti alla mostra Design Furniture from Italy di Tokyo.
Vince tre volte il Compasso d'oro, nel 1979 per la credenza Sheraton (insieme a Lodovico Acerbis per Acerbis International), nel 1991 per il sistema di maniglie Alessia (Olivari) e nel 2011 quando gli viene assegnato il Compasso d'Oro alla carriera in occasione della XXII edizione del premio.
Dal 1970 è presente nella collezione permanente del MoMA, Museum of Modern Art di New York con la lampada 537 di Arteluce, mentre il mobile Sheraton di Acerbis è presente dal 1981 nella collezione permanente del Victoria and Albert Museum di Londra, altri suoi progetti sono esposti nei musei di Monaco e Chicago.


La storia di Acerbis Design è la tipica storia di un’azienda familiare made in Italy del settore dell’arredamento. Nata nel 1870 come falegnameria ad Albino (Bergamo), su iniziativa di Benvenuto Acerbis, debutta nel design industriale nel secondo dopoguerra. Marino Acerbis, la seconda generazione, nel 1942 comincia la collaborazione con l’architetto Pino Pizzigoni, e introduce la laccatura rossa e le vernici sintetiche.
Nel 1963, con l’ingresso di Lodovico Acerbis, l’azienda si trasferisce a Seriate, e nasce il marchio Acerbis International. Lodovico Acerbis, designer, oltre che imprenditore, intuisce le potenzialità dell’arredo made in Italy, e inizia a collaborare con designer internazionali. Il primo risultato di questo nuovo corso, nel 1968, è Addition System, di De Pas, D’Urbino e Lomazzi. Un sistema di contenitori componibile e personalizzabile, colorato, che attira l’attenzione del mercato internazionale.
Con Giotto Stoppino, inizia un periodo tra i più importanti per la storia dell’azienda, che conduce al progetto di alcuni dei prodotti più iconici della storia di Acerbis International. La lacca poliestere e le nuove tecnologie diventano centrali nell’attività dell’azienda. Dalla collaborazione tra Giotto Stoppino e Lodovico Acerbis nascono la credenza Sheraton, premiata con il Compasso d’Oro nel 1979, inclusa nella Permanent Design Collection del Victoria & Albert Museum di Londra. Giotto Stoppino e Lodovico Acerbis insieme hanno progettato anche il sistema componibile Hilton, la libreria Brooklyn e la credenza Quartetto.
Nel 1971, Lodovico Acerbis progetta Parioli System, una credenza che sintetizza l’esperienza e la conoscenza dei materiali. Nella prima versione, Parioli System era in legno e acciaio; in seguito è stata prodotta in lacca poliestere, con finiture antigraffio.
La produzione Acerbis Design si è articolata, negli anni, attorno al living e alle soluzioni più innovative e tecnologiche: un nuovo panorama domestico, come quello celebrato nella mostra al MoMA, Italy, the new domestic landscape, a cui Acerbis aveva partecipato, con Central Block, il sistema progettato da Alberto Seassaro.
All’inizio degli anni Settanta, Roberto Monsani interpreta il nuovo living, con volumi pieni e vuoti che disegnano le pareti e mobili dall’estetica nuova. Life Collection è una collezione completa, che comprende sistemi a parete retroilluminati, tavoli e divani che riassumono la calamità di innovare.
Tra i molti architetti con cui ha collaborato Acerbis, possiamo citare Foster & Partners, che ha sviluppato il sistema di librerie Cambridge, per la facoltà di Legge dell’Università di Cambridge. Il sistema di librerie su progetto, in seguito è entrato nella produzione di serie, per l’ufficio e la casa.


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