Nuovo, firmato dall'autore. Man mano che invecchio con la macchina fotografica in mano, mi rendo conto che tutte le diverse cose che rappresento nelle mie fotografie sono in definitiva radicate nei miei ricordi d'infanzia, le varie cose che ho visto e vissuto negli anni del dopoguerra dei primi anni '50. I miei ricordi di vagare da una città all'altra per un po' dopo la guerra si sono accumulati in fondo alla mia mente cosciente, e mi sembra che si riflettano nella miriade di immagini che ho catturato come fotografo di strada, rispondendo al mio dito indice mentre rilascia l'otturatore. In altre parole, indipendentemente dal fatto che ne fossi consapevole nel luogo e nel momento delle riprese, sembra che la maggior parte delle mie fotografie rappresenti una comunione istantanea con il qui e ora che si stabilisce attraverso una sorta di tunnel del tempo. Daido Moriyama, postfazione