Nuovo, firmato dall'autore. Immagino che l'espressione “chorosuna” non sia più usata in questi giorni. Era ancora vivo tra i fotografi giapponesi quando sono diventato un fotografo freelance circa mezzo secolo fa. È un'espressione che allude al modo in cui i fotografi dell'epoca vagavano per le strade con le loro macchine fotografiche in mano e scattavano istantanee in modo casuale. Tuttavia, oggi sembra che i fotografi che scattano scatti di strada del genere siano diventati estremamente rari. Questo probabilmente ha a che fare con quella nozione di (auto)controllo attraverso convenzioni e regolamenti sociali riguardanti i diritti di ritratto o l'invasione della privacy. Ma non è tutto, come mi sembra che anche il fatto che la fotografia stessa sia cambiata con i tempi abbia un ruolo piuttosto importante. Immagino che non sia più ciò che è la fotografia. Raramente succede in questi giorni che avvisto giovani fotografi in aguato per le strade con le loro macchine fotografiche al collo. Tuttavia, anche sullo sfondo di un tale umore generale, continuo a fare la mia "chorosuna" fino ad oggi. A seconda di come lo guardi, lo stile del mio lavoro fotografico potrebbe anche essere descritto come "scatti furtivi", e in realtà sto passando ore e ore a sgattaiolare istantanee per le strade con la mia fotocamera tascabile. – Postfazione di Daido Moriyama