No. 84450155

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Ars Pulcrha - Sculpture, Tirolesina - 37 cm - Ceramic - 1935
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Ars Pulcrha - Sculpture, Tirolesina - 37 cm - Ceramic - 1935

Raro Bassorilievo primo del ‘900 in ceramica policroma tecnica mista aerografo e decorazioni a mano - 1935 c Ars Pulchra Torino numerato N.1147 incusso sul retro tiratura copie 1/11 (Ex Lenci) . Raffigurante Bambina soggetto folcloristico. Piccoli difetti negli angoli superiori, ottimo stato di conservazione, colori vivi e intensi. “Bartolomeo Camisassa, dipendente della ditta Lenci, con la moglie Matilde fonda a Torino nel 1935 l'Ars Pulchra, ponendovi la sede in Via Altacomba 7, ora Corso Svizzera. Alla manifattura collaborano costantemente artisti pregevoli quali Otto Maraini, Lino Berzoini, Giovanni Masoero, Mario Brunetti e Camillo Ghigo, o il ceramista e decoratore Piero Cattaneo; ma degni di menzione anche il modellatore Mario Mesini, il capo colatore Ugo Rossignoli e la miniaturista Elisabetta Viarengo Miniotti. La produzione dell'Ars Pulehra si attesta soprattutto sulla tipologia femminile ed infantile, risentendo inizialmente dello "stile Lenci". Come la "casa madre" le piccole sculture raffigurano una donna raffinata ed elegante, emancipata, provocante ed ironica che ricorda da vicino quella "Signorina Grandi Firme" inventata da Gino Boccasile, specchio della moda anni 30 di cui Torino è una delle sedi principali. Ma nei nudini, nelle fanciulle sognanti traspare anche delicatezza e fantasticheria, tenerezza e sensualità. Non vengono trascurati anche i soggetti esotici, folkloristici e religiosi. La raffinatezza dei tipi e l'alta qualità di impasto e vernici brillanti, ne determinano il successo e la diffusione sul mercato nazionale ed estero. Ancora durante la Seconda Guerra Mondiale può contare su una vasta esportazione, anche per la capacità di alcuni sculto-ri, come Otto Maraini, creatore di alcuni pezzi di enorme successo, a soggetto femminile o religioso, quali la Domatrice o Il Progresso, o alcune Maschere che riprendono la "tipologia da muro" diffusa dalla Lenci. Le creazioni di Lino Berzoini, che collaborò con la Ars Pulchra per circa un anno e mezzo, hanno fisionomie molto caratte-rizzanti, donnine esili e bionde, divise tra il romanticismo ed il fiabesco, ma anche Madonnine ricche di intima poesia. Sculture che evocano il sogno, o la favola ma non privi di una sottile sensualità (Donna con cagnolino, La tenerezza, In alle- sa, Nudino su colonna, Nudino negro), o che si riallacciano al tema della devozione e della gioventù (Madonna che prega, La fioraia, Ondina con palla). Giovanni Masoero, collaboratore in virtù della sua amicizia con Camisassa, crea soprattutto soggetti esotici o folkloristici (La Spagnola, Giapponesina, Odalisca, Brasiliana, Portatrice di frutta, L'Orientale) o dame raffinate ed eleganti (La Diva, A Teatro, Al ballo). La Manifattura, in seguito ai danni causati dai bombardamenti del '41, viene trasferita ed ingrandita in V. Luigi Cadorna 3. Questo determina un aumento delle esportazioni soprattutto in America Latina, che diventa il principale mercato. Nel 1955 si associa a Camisassa il giovane pittore e decoratore Pier Giorgio Romerio che garantisce una fase di rinnovo, legando la produzione anche ad aleune confezioni di dolci. Tuttavia la manifattura cessa l'attività nel 1962.”

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Ars Pulcrha - Sculpture, Tirolesina - 37 cm - Ceramic - 1935

Ars Pulcrha - Sculpture, Tirolesina - 37 cm - Ceramic - 1935

Raro Bassorilievo primo del ‘900 in ceramica policroma tecnica mista aerografo e decorazioni a mano - 1935 c Ars Pulchra Torino numerato N.1147 incusso sul retro tiratura copie 1/11 (Ex Lenci) . Raffigurante Bambina soggetto folcloristico. Piccoli difetti negli angoli superiori, ottimo stato di conservazione, colori vivi e intensi.

“Bartolomeo Camisassa, dipendente della ditta Lenci, con la moglie Matilde fonda a Torino nel 1935 l'Ars Pulchra, ponendovi la sede in Via Altacomba 7, ora Corso Svizzera.
Alla manifattura collaborano costantemente artisti pregevoli quali Otto Maraini, Lino Berzoini, Giovanni Masoero, Mario
Brunetti e Camillo Ghigo, o il ceramista e decoratore Piero Cattaneo; ma degni di menzione anche il modellatore Mario
Mesini, il capo colatore Ugo Rossignoli e la miniaturista Elisabetta Viarengo Miniotti.
La produzione dell'Ars Pulehra si attesta soprattutto sulla tipologia femminile ed infantile, risentendo inizialmente dello
"stile Lenci". Come la "casa madre" le piccole sculture raffigurano una donna raffinata ed elegante, emancipata, provocante ed ironica che ricorda da vicino quella "Signorina Grandi Firme" inventata da Gino Boccasile, specchio della moda anni 30 di cui Torino è una delle sedi principali.
Ma nei nudini, nelle fanciulle sognanti traspare anche delicatezza e fantasticheria, tenerezza e sensualità. Non vengono trascurati anche i soggetti esotici, folkloristici e religiosi. La raffinatezza dei tipi e l'alta qualità di impasto e vernici brillanti,
ne determinano il successo e la diffusione sul mercato nazionale ed estero.
Ancora durante la Seconda Guerra Mondiale può contare su una vasta esportazione, anche per la capacità di alcuni sculto-ri, come Otto Maraini, creatore di alcuni pezzi di enorme successo, a soggetto femminile o religioso, quali la Domatrice o Il
Progresso, o alcune Maschere che riprendono la "tipologia da muro" diffusa dalla Lenci.
Le creazioni di Lino Berzoini, che collaborò con la Ars Pulchra per circa un anno e mezzo, hanno fisionomie molto caratte-rizzanti, donnine esili e bionde, divise tra il romanticismo ed il fiabesco, ma anche Madonnine ricche di intima poesia.
Sculture che evocano il sogno, o la favola ma non privi di una sottile sensualità (Donna con cagnolino, La tenerezza, In alle-
sa, Nudino su colonna, Nudino negro), o che si riallacciano al tema della devozione e della gioventù (Madonna che prega, La fioraia, Ondina con palla).
Giovanni Masoero, collaboratore in virtù della sua amicizia con Camisassa, crea soprattutto soggetti esotici o folkloristici (La Spagnola, Giapponesina, Odalisca, Brasiliana, Portatrice di frutta, L'Orientale) o dame raffinate ed eleganti (La Diva, A Teatro, Al ballo).
La Manifattura, in seguito ai danni causati dai bombardamenti del '41, viene trasferita ed ingrandita in V. Luigi Cadorna 3.
Questo determina un aumento delle esportazioni soprattutto in America Latina, che diventa il principale mercato.
Nel 1955 si associa a Camisassa il giovane pittore e decoratore Pier Giorgio Romerio che garantisce una fase di rinnovo, legando la produzione anche ad aleune confezioni di dolci. Tuttavia la manifattura cessa l'attività nel 1962.”

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