XVIII secolo Madre Santissima del Lume Olio su tela, cm 68 x 53 Cornice, cm 89 x 75 Il dipinto rappresenta la Madre Santissima del lume, che fa riferimento a un culto mariano istituitosi in Sicilia il 6 febbraio 1738 e diffuso poi nel resto d’Italia e in America Latina. Il culto ha origine quando un sacerdote della Compagnia di Gesù, Padre Antonio Giovanni Genovesi, decise di consacrare il suo operato da missionario alla Madonna, portandole un crocefisso insieme a una tela che la raffigurasse. Non sapendo come rappresentarla chiese aiuto a una pia donna, la quale ebbe una visione. La descrizione che la donna fece di quanto le apparse innanzi è alla base della relativa iconografia. L’opera in oggetto presentata, in cielo, posta su di una nuvola e con i piedi poggiati su tre Serafini, la Vergine che regge con un braccio il bambino, mentre con la mano sinistra afferra per un polso un peccatore, che senza l’intervento della Vergine, sarebbe caduto nella bocca del dragone, ovvero gli inferi. Un angelo inginocchiato sulla destra le fa omaggio con una cesta di ceri accesi. Due angioletti procedono dall’alto portando verso il capo della Madonna una sfarzosa corona dorata. In basso un cartiglio recita “La madre santissima de lumi”. A Palermo vi sono diversi dipinti raffiguranti la Madre Santissima dei Lumi. In particolare, nella chiesa di Santo Stanislao a Kostka è conservata una tela ovale che, secondo alcuni studiosi, potrebbe essere la prima e originale rappresentazione di questo soggetto. L’iconografia ha però avuto largo successo anche nel resto d’Italia, senza che ci siano particolari variazioni sebbene non mancano i dibattiti: infatti, secondo alcuni, la Madonna non può salvare i dannati ma può solo concedere loro la Grazia. Ad ogni modo, il dipinto qui in esame è molto simile al già citato della chiesa di Santo Stanislao a Kostka. Altri esempi sono visibili nella Chiesa della Sacra Famiglia di Alcamo e nel monastero Benedettino di Santa Maria dei Franconi. La cornice è fornita in omaggio, di conseguenza non può essere motivo di reso o reclamo. Per i dipinti acquistati all'estero: dopo il pagamento verrà avviata la procedura per ottenere la licenza di esportazione (ALC). Tutti i pezzi d'antiquariato inviati all'estero dall'Italia hanno bisogno di questo documento, rilasciato dal Ministro dei Beni Culturali. La procedura potrebbe richiedere da 2 a 4 settimane dalla richiesta, quindi, non appena avremo il documento verrà spedito il dipinto.