Splendida grande incisione originale, tav.63 della serie di 135 "Vedute di Roma", in I o II st., ancora in tiratura romana, raffigurante i resti del Canopo, allora creduto un tempio, oggi ritenuto un Ninfeo. Esemplare con buoni margini oltre la battuta, su carta vergellata con filigrana della Cartiera Odescalchi di Bracciano "animale entro stemma araldico sormontato da corona", in buono stato di conservazione, con sulla destra strappo perpendicolare restaurato (vedere foto). Entro cartiglio in basso al centro titolo e legenda "A. Nicchie e fontane che erano rivestite di tartari. B. Volta ch'era ricoperta di mosaici bianchi e di altri colori. Le parieti C. erano rivestite di lastre di marmo. Il didietro di questo tempio è circondato di conserve d'acqua e di natazioni. Da tali contrasegni crederei ch'egli dovesse appartenere al Dio Nettuno più che ad altra Deità. D. Due gran macigni caduti dalla volta." Al di sotto dell'immagine a sinistra "Cavaliere Piranesi delin. e inc." Focillon, 844; Hind, 90.II; Ficacci, 961; Wilton-Ely, 223. #Legrandtour