Un capolavoro in vetro sommerso realizzato sull'isola di Murano negli anni '80, pezzo unico firmato dal celebre maestro vetraio Romano Donà. Questa singolare opera d'arte è stata modellata completamente a mano libera, senza l'uso di stampi, evidenziando l'eccezionale abilità e maestria dell'artista nel lavorare il vetro. I due pesci in vetro colorato ad inclusione di foglia argento sono stati realizzati mediante la tecnica del lamp-working e danzano all'interno di una colata di vetro Cristallo modellata a mano, scolpita a caldo in tecnica Massello nella forma di un vecchio stivale. La parte inferiore della scultura è inondata da una brillante tonalità di blu ottenuto grazie all'interazione tra i minerali di cobalto ed il vetro. Il fondale tridimensionale è realizzato con pasta di vetro multicolore, le alghe in cannette di vetro bicolore e le bollicine incluse nel vetro donano ulteriore profondità e dinamicità alla composizione. Dimensioni: altezza 17.5 cm - lunghezza 20 cm - peso 2.5 kg Firma incisa: R.D. Murano Ottime condizioni, perfettamente conservato. Servizio di spedizione professionale in tutto il mondo. Biografia Romano Donà, nato a Murano nel 1956, proviene da una lunga linea di esperti vetrai. Inizia giovanissimo l'apprendistato con il padre presso la Vetreria Fratelli Manfren, imparando l'arte vetraria. Ha collaborato con Livio Seguso a partire dal 1975 e ha lavorato con altri artisti come Henry Mavrodin, Federica Marangoni, Mimmo Rotella e Ugo Marano, perfezionando il suo mestiere e sviluppando un talento per la scultura in vetro. Nel 1987 vince il Premio Murano per i maestri vetrai. Nel 1997 entra a far parte della vetreria di Stefano Toso, dove crea i suoi pezzi originali e collabora con altri designer come Rodica Tanasescu, Antonio Meneghetti, Raffaele Rossi e David Farsi. Nel 2000 lavora con Silvano Belardinelli, direttore artistico di un gruppo di artisti giapponesi, per trasformare i loro disegni in vetro. Successivamente, negli ultimi anni della sua carriera, ha lavorato presso lo studio Ars Cenedese. Durante la sua collaborazione con Stefano Toso, le sculture di Romano sono state etichettate con il marchio "vetro artistico", numero 49, e con il numero 11 durante il suo mandato con il marchio Ars Cenedese. Romano ha sperimentato nel 2003 le tradizionali tecniche muranesi di fiigrana e Incalmo, rendendo l'uso di questi processi secolari completamente nuovo. Questo esperimento ha portato ad una nuova collezione Oggetti per il mercato statunitense. Negli anni 2000, Romano ha collaborato con Lucio Bubacco per combinare la tecnica della lampada con il vetro solido, dando vita a una serie di grandi vasi con paesaggi applicati in rilievo. Romano è ora in pensione, lasciandosi alle spalle un'eredità di lavorazione del vetro magistrale e contributi all'arte del vetro.