Nr 81610607

Przedmiot nie jest już dostępny
Scuola caravaggesca (XVII), ambito di Gerard Seghers - Maria Maddalena pentita
Koniec licytacji
11 tygodni temu

Scuola caravaggesca (XVII), ambito di Gerard Seghers - Maria Maddalena pentita

PITTORE CARAVAGGESCO DEL XVII SECOLO Ambito di GERARD SEGHERS (Anversa, 1591 - 1651) Maria Maddalena pentita Olio su tela, cm. 85 x 130 Dimensioni cornice, cm. 98 x 143 x 6 ca. NOTE: Pubblicazione catalogo opere della collezione Intermidiart. Certificato di Lecita Provenienza. Opera con cornice dorata (difetti): Splendido dipinto antico raffigurante un soggetto iconografico particolarmente diffuso a partire dall’epoca della Controriforma quale riflesso del proposito della Chiesa di stimolare la devozione verso il sacramento della Confessione. Come accade di consueto in questo tipo di rappresentazione, S. Maria Maddalena Penitente nel deserto ha i lunghi capelli castani chiari e dorata, sciolti e fluenti, e appare – diversamente dagli altri esemplari – semplicemente coperta da un abbigliamento di raso verdastro con maniche bianche. La figura di santa Maria Maddalena era molto cara come immagine di vero amore per Cristo e di sincera penitenza. Secondo lo schema classico, una buona raffigurazione della Maddalena doveva contenere tre elementi: l’estetico, rappresentato dalla bellezza femminile, il penitenziale, generalmente il paesaggio austero, e l’estatico. Su uno sfondo roccioso – quasi scuro – uno scorcio di paesaggio, mentre la meravigliosa donna tiene lo sguardo verso il Crocifisso, in cerca della redenzione dai peccati commessi; in basso a sinistra, invece, viene rappresentato degli elementi tipici dell'iconografia, in questo caso il teschio come memento mori. Il pittore evoca i moti interiori dell’anima della Maddalena con grazia e sensibilità, immortalando le loro manifestazioni in forma visiva. Il dipinto, difatti, qui è rappresentato con un fondo dal quale emerge la figura, realizzata con pennellate generose e pastose, piena di impeto e pregna di una luce rigorosa che s’illumina negli incarnati del viso e dei bracci e mani. Sia pur interessate da lievi restauri e ossidazione, la tela mostra comunque la sua qualità espressiva, con un carattere caravaggesco e naturalistico che suggerisce l'attribuzione ad un artista che soggiornò a Roma durante la prima metà del Seicento, di matrice fiamminga. La postura e la gestualità, infatti, richiamano i modelli dello stesso soggetto dipinto da Gerard Seghers (Anversa, 1591 - 1651), e venduto a Sotheby’s (asta 28 gennaio 2021, New York, USA, lotto 8, olio su tela cm. 121 x 174,9, Property from a Distinguished Private Collection, Washington, D.C. Bieneck C15). Nell’opera originale sopra citata, Gerard Seghers dipinse la luminosa Maddalena penitente alla fine degli anni Venti del Seicento, durante il suo periodo maturo, caratterizzato dalla crescente influenza di Peter Paul Rubens. Soggetto religioso popolare in tutta Europa durante il periodo rinascimentale e barocco, la Maddalena è un simbolo della vita contemplativa e la sua bellezza esteriore serve a enfatizzare il contrasto tra la sua precedente vita peccaminosa e la sua fede devota. Seguendo una tradizione tipicamente settentrionale di raffigurare la Maddalena sdraiata mentre legge letteratura devozionale, Seghers aggiunse anche un cardo, simbolo di costanza nell'arte olandese, e un crocifisso in miniatura, che potrebbe essere stato ispirato dall'appartenenza dell'artista a una confraternita dei gesuiti. Nel concepire questo dipinto, Seghers aveva una forte tradizione iconografica a cui attingere. Sin dal periodo medievale, ispirato dall'agiografia come la Leggenda aurea, si credeva che Maria Maddalena si fosse ritirata a St. Baume, nel sud della Francia, e avesse vissuto come eremita in una grotta per 30 anni; nel XV secolo una grotta a St. Baume era diventata meta di pellegrinaggio e fu eretta una statua della Maddalena sdraiata allo stesso modo. Dopo il Concilio di Trento gli artisti cominciarono a rappresentare la santa meno come un'asceta e più come una bella giovane donna, per sottolineare che ella rifiutava il mondo fisico e si dedicava a una vita contemplativa. Un secolo prima del dipinto di Seghers, Adriaen Isenbrant aveva reso popolare l'immagine della Maddalena seminuda distesa nel deserto, e le incisioni del soggetto proliferarono per tutto il XVIII secolo. Un’incisione del presente dipinto di Lucas Vorsterman suggerisce che Seghers avesse un'interpretazione tipicamente gesuita del soggetto, in cui la Maddalena era particolarmente devota alla croce. La poesia incisa sotto l'incisione di Vosterman si traduce in: "Porto il mio onore nella croce, / Dirigo il mio amore alla croce, / Allego il mio cuore alla croce, / Allego i miei desideri alla croce. / Il mio amore pieno di soddisfazione, / È situata nella croce; / Mai ho trovato la vera vittoria/ del mio amore fuori della croce”. Dopo essere diventato maestro indipendente ad Anversa all'età di diciassette anni ed essersi unito alla Confraternita dei Gesuiti della Società degli Scapoli nel 1611, Seghers trascorse gli anni Dieci del Seicento in Italia dove studiò le opere dei Caravaggisti, in particolare Bartolomeo Manfredi. Tornò alla sua nativa Anversa mentre la tregua dei dodici anni stava finendo, nel 1620, e aiutò Rubens con progetti, tra cui la decorazione della chiesa dei Gesuiti nel 1621. Come risultato della sua associazione con Rubens, Seghers gradualmente alleggerì la sua tavolozza di colori e pervase la sua figura con pelle più evanescente e fluenti capelli biondi, come si vede qui. Gli elementi della natura morta del teschio e del libro sono resi in grande dettaglio con forti luci e ombre, come è caratteristico di Seghers. Il paesaggio d'altro canto è di esecuzione generale, suggerendo che Seghers potrebbe aver collaborato con Jan Wildens (1586 - 1653), che spesso dipingeva paesaggi in dipinti di storia religiosa. Questo dipinto – di cui una probabile attribuzione nell’ambito del maestro Seghers – è stato confermato con cautela in questa sede, ove non mancano riscontri di similitudine iconografiche e cromatiche della citata opera realizzata dal maestro fiammingo Seghers. Il dipinto – di buona mano pittorica – è molto interessante sia per la sua impostazione iconografica, sia per la stesura dei colori, sinonimo di un’artista di grande qualità interpretativa, quindi interessante per ulteriori approfondimenti di studio attributivo. In merito al suo stato conservativo, la tela si presenta in condizioni generali abbastanza discrete considerando l'epoca del dipinto, la superficie pittorica si presenta in patina, e l'immagine complessiva si legge bene sotto una vernice chiara e lucida. Al visibile il dipinto presenta consunzioni, cadute di colore, piccole integrazioni pittoriche e abrasioni. All'esame della lampada di Wood la fluorescenza è intensa ed omogenea, rivela ulteriori restauri, ma a causa di essa non è possibile escludere ulteriori restauri precedenti. Il dipinto è foderato. Il condition report da noi fornito è da intendersi accurato e scrupoloso ma in ogni caso assolutamente parziale e non totalmente esaustivo poiché non eseguito in laboratori specializzati e con supporti tecnici specifici. A luce solare è visibile un fine craquelé rapportato all'epoca. Le misure della tela sono cm. 85 x 130. L’opera è impreziosita da una cornice dorata (le misure della cornice sono cm. 98 x 143 x 6 ca.). "La cornice mostrata nelle foto riportate sopra è stata aggiunta all’opera d’arte dal venditore o da un soggetto terzo. La cornice ti viene fornita senza costi aggiuntivi in modo che sia pronta da esporre non appena arriva. La cornice viene inclusa a titolo di cortesia e non è considerata parte integrante dell’opera d’arte. Pertanto, qualsiasi potenziale danno alla cornice che non influisce sull’opera d’arte stessa non sarà accettato come motivo valido per aprire un reclamo o richiedere l’annullamento dell’ordine." PROVENIENZA: Coll. Privata Siciliana PUBBLICAZIONE:  Inedito;  I MITI E IL TERRITORIO nella Sicilia dalle mille culture. INEDITA QUADRERIA catalogo generale dei dipinti della collezione del ciclo “I Miti e il territorio”, Editore Lab_04, Marsala, 2024. L’opera verrà spedito – in quanto fragile – con cassa di legno e polistirolo. Nel caso di vendita al di fuori del territorio italiano, l'acquirente dovrà attendere i tempi di evasione delle pratiche di esportazione.

Nr 81610607

Przedmiot nie jest już dostępny
Scuola caravaggesca (XVII), ambito di Gerard Seghers - Maria Maddalena pentita

Scuola caravaggesca (XVII), ambito di Gerard Seghers - Maria Maddalena pentita

PITTORE CARAVAGGESCO DEL XVII SECOLO
Ambito di GERARD SEGHERS
(Anversa, 1591 - 1651)
Maria Maddalena pentita
Olio su tela, cm. 85 x 130
Dimensioni cornice, cm. 98 x 143 x 6 ca.


NOTE: Pubblicazione catalogo opere della collezione Intermidiart. Certificato di Lecita Provenienza. Opera con cornice dorata (difetti):

Splendido dipinto antico raffigurante un soggetto iconografico particolarmente diffuso a partire dall’epoca della Controriforma quale riflesso del proposito della Chiesa di stimolare la devozione verso il sacramento della Confessione. Come accade di consueto in questo tipo di rappresentazione, S. Maria Maddalena Penitente nel deserto ha i lunghi capelli castani chiari e dorata, sciolti e fluenti, e appare – diversamente dagli altri esemplari – semplicemente coperta da un abbigliamento di raso verdastro con maniche bianche.
La figura di santa Maria Maddalena era molto cara come immagine di vero amore per Cristo e di sincera penitenza. Secondo lo schema classico, una buona raffigurazione della Maddalena doveva contenere tre elementi: l’estetico, rappresentato dalla bellezza femminile, il penitenziale, generalmente il paesaggio austero, e l’estatico.
Su uno sfondo roccioso – quasi scuro – uno scorcio di paesaggio, mentre la meravigliosa donna tiene lo sguardo verso il Crocifisso, in cerca della redenzione dai peccati commessi; in basso a sinistra, invece, viene rappresentato degli elementi tipici dell'iconografia, in questo caso il teschio come memento mori. Il pittore evoca i moti interiori dell’anima della Maddalena con grazia e sensibilità, immortalando le loro manifestazioni in forma visiva.
Il dipinto, difatti, qui è rappresentato con un fondo dal quale emerge la figura, realizzata con pennellate generose e pastose, piena di impeto e pregna di una luce rigorosa che s’illumina negli incarnati del viso e dei bracci e mani. Sia pur interessate da lievi restauri e ossidazione, la tela mostra comunque la sua qualità espressiva, con un carattere caravaggesco e naturalistico che suggerisce l'attribuzione ad un artista che soggiornò a Roma durante la prima metà del Seicento, di matrice fiamminga.
La postura e la gestualità, infatti, richiamano i modelli dello stesso soggetto dipinto da Gerard Seghers (Anversa, 1591 - 1651), e venduto a Sotheby’s (asta 28 gennaio 2021, New York, USA, lotto 8, olio su tela cm. 121 x 174,9, Property from a Distinguished Private Collection, Washington, D.C. Bieneck C15). Nell’opera originale sopra citata, Gerard Seghers dipinse la luminosa Maddalena penitente alla fine degli anni Venti del Seicento, durante il suo periodo maturo, caratterizzato dalla crescente influenza di Peter Paul Rubens. Soggetto religioso popolare in tutta Europa durante il periodo rinascimentale e barocco, la Maddalena è un simbolo della vita contemplativa e la sua bellezza esteriore serve a enfatizzare il contrasto tra la sua precedente vita peccaminosa e la sua fede devota. Seguendo una tradizione tipicamente settentrionale di raffigurare la Maddalena sdraiata mentre legge letteratura devozionale, Seghers aggiunse anche un cardo, simbolo di costanza nell'arte olandese, e un crocifisso in miniatura, che potrebbe essere stato ispirato dall'appartenenza dell'artista a una confraternita dei gesuiti. Nel concepire questo dipinto, Seghers aveva una forte tradizione iconografica a cui attingere. Sin dal periodo medievale, ispirato dall'agiografia come la Leggenda aurea, si credeva che Maria Maddalena si fosse ritirata a St. Baume, nel sud della Francia, e avesse vissuto come eremita in una grotta per 30 anni; nel XV secolo una grotta a St. Baume era diventata meta di pellegrinaggio e fu eretta una statua della Maddalena sdraiata allo stesso modo. Dopo il Concilio di Trento gli artisti cominciarono a rappresentare la santa meno come un'asceta e più come una bella giovane donna, per sottolineare che ella rifiutava il mondo fisico e si dedicava a una vita contemplativa. Un secolo prima del dipinto di Seghers, Adriaen Isenbrant aveva reso popolare l'immagine della Maddalena seminuda distesa nel deserto, e le incisioni del soggetto proliferarono per tutto il XVIII secolo. Un’incisione del presente dipinto di Lucas Vorsterman suggerisce che Seghers avesse un'interpretazione tipicamente gesuita del soggetto, in cui la Maddalena era particolarmente devota alla croce. La poesia incisa sotto l'incisione di Vosterman si traduce in: "Porto il mio onore nella croce, / Dirigo il mio amore alla croce, / Allego il mio cuore alla croce, / Allego i miei desideri alla croce. / Il mio amore pieno di soddisfazione, / È situata nella croce; / Mai ho trovato la vera vittoria/ del mio amore fuori della croce”.
Dopo essere diventato maestro indipendente ad Anversa all'età di diciassette anni ed essersi unito alla Confraternita dei Gesuiti della Società degli Scapoli nel 1611, Seghers trascorse gli anni Dieci del Seicento in Italia dove studiò le opere dei Caravaggisti, in particolare Bartolomeo Manfredi. Tornò alla sua nativa Anversa mentre la tregua dei dodici anni stava finendo, nel 1620, e aiutò Rubens con progetti, tra cui la decorazione della chiesa dei Gesuiti nel 1621. Come risultato della sua associazione con Rubens, Seghers gradualmente alleggerì la sua tavolozza di colori e pervase la sua figura con pelle più evanescente e fluenti capelli biondi, come si vede qui. Gli elementi della natura morta del teschio e del libro sono resi in grande dettaglio con forti luci e ombre, come è caratteristico di Seghers. Il paesaggio d'altro canto è di esecuzione generale, suggerendo che Seghers potrebbe aver collaborato con Jan Wildens (1586 - 1653), che spesso dipingeva paesaggi in dipinti di storia religiosa.
Questo dipinto – di cui una probabile attribuzione nell’ambito del maestro Seghers – è stato confermato con cautela in questa sede, ove non mancano riscontri di similitudine iconografiche e cromatiche della citata opera realizzata dal maestro fiammingo Seghers. Il dipinto – di buona mano pittorica – è molto interessante sia per la sua impostazione iconografica, sia per la stesura dei colori, sinonimo di un’artista di grande qualità interpretativa, quindi interessante per ulteriori approfondimenti di studio attributivo.
In merito al suo stato conservativo, la tela si presenta in condizioni generali abbastanza discrete considerando l'epoca del dipinto, la superficie pittorica si presenta in patina, e l'immagine complessiva si legge bene sotto una vernice chiara e lucida. Al visibile il dipinto presenta consunzioni, cadute di colore, piccole integrazioni pittoriche e abrasioni. All'esame della lampada di Wood la fluorescenza è intensa ed omogenea, rivela ulteriori restauri, ma a causa di essa non è possibile escludere ulteriori restauri precedenti. Il dipinto è foderato. Il condition report da noi fornito è da intendersi accurato e scrupoloso ma in ogni caso assolutamente parziale e non totalmente esaustivo poiché non eseguito in laboratori specializzati e con supporti tecnici specifici. A luce solare è visibile un fine craquelé rapportato all'epoca. Le misure della tela sono cm. 85 x 130. L’opera è impreziosita da una cornice dorata (le misure della cornice sono cm. 98 x 143 x 6 ca.). "La cornice mostrata nelle foto riportate sopra è stata aggiunta all’opera d’arte dal venditore o da un soggetto terzo. La cornice ti viene fornita senza costi aggiuntivi in modo che sia pronta da esporre non appena arriva. La cornice viene inclusa a titolo di cortesia e non è considerata parte integrante dell’opera d’arte. Pertanto, qualsiasi potenziale danno alla cornice che non influisce sull’opera d’arte stessa non sarà accettato come motivo valido per aprire un reclamo o richiedere l’annullamento dell’ordine."

PROVENIENZA: Coll. Privata Siciliana

PUBBLICAZIONE:
 Inedito;
 I MITI E IL TERRITORIO nella Sicilia dalle mille culture. INEDITA QUADRERIA catalogo generale dei dipinti della collezione del ciclo “I Miti e il territorio”, Editore Lab_04, Marsala, 2024.

L’opera verrà spedito – in quanto fragile – con cassa di legno e polistirolo. Nel caso di vendita al di fuori del territorio italiano, l'acquirente dovrà attendere i tempi di evasione delle pratiche di esportazione.

Ustaw alert wyszukiwania
Ustaw alert wyszukiwania, aby otrzymywać powiadomienia o nowych dopasowaniach.

Ten przedmiot został zaprezentowany w

                                        
                                                                                                    
                    
                                        
                                                                                                    
                    
                                        
                                                                                                    
                    

Jak kupować w serwisie Catawiki

Dowiedz się więcej o naszej ochronie nabywców

      1. Odkryj coś wyjątkowego

      Przeglądaj tysiące wyjątkowych przedmiotów wybranych przez ekspertów. Zobacz zdjęcia, szczegóły i wartość szacunkową każdego wyjątkowego przedmiotu. 

      2. Złóż najwyższą ofertę

      Znajdź coś, co Ci się podoba i złóż najwyższą ofertę. Możesz śledzić aukcję do końca lub pozwolić naszemu systemowi licytować za Ciebie. Wszystko, co musisz zrobić, to ustawić ofertę na maksymalną kwotę, którą planujesz wydać. 

      3. Dokonaj bezpiecznej płatności

      Zapłać za swój wyjątkowy przedmiot, a my zabezpieczymy Twoją płatność, dopóki Twój przedmiot nie dotrze bezpiecznie do Ciebie. Używamy zaufanego systemu płatności do obsługi wszystkich transakcji. 

Masz coś podobnego do sprzedania?

Niezależnie od tego, czy dopiero zaczynasz przygodę z aukcjami internetowymi, czy sprzedajesz już profesjonalnie, możemy pomóc Ci sprzedać Twoje wyjątkowe przedmioty za wyższe kwoty, tak abyś mógł zarobić więcej.

Sprzedaj swój przedmiot