Il "Libro primo d'architettura" del 1566 è un'opera di Sebastiano Serlio, un famoso architetto e teorico dell'architettura del Rinascimento italiano. Quest'opera è parte di una serie di trattati sull'architettura che Serlio ha scritto durante la sua carriera. Questo testo, conosciuto anche come "I Quattro Libri dell'Architettura", è uno dei trattati più influenti nella storia dell'architettura occidentale. Serlio, che visse nel XVI secolo, fu uno dei più importanti architetti del Rinascimento italiano. Nel "Libro primo d'architettura", presenta i principi fondamentali dell'architettura classica, basati sugli studi e sulle osservazioni dei monumenti dell'antica Roma e della Grecia. Il trattato si compone di quattro libri, ognuno dei quali tratta aspetti specifici dell'architettura: Il primo libro affronta i principi fondamentali dell'architettura, come le proporzioni, le colonne, i capitelli e altri elementi architettonici. Il secondo libro presenta i progetti e le tipologie degli edifici pubblici, come le basiliche e i palazzi. Il terzo libro si concentra sugli edifici residenziali, includendo ville e case di campagna. Il quarto libro tratta dei templi e degli altri edifici religiosi. I Quattro Libri di Serlio hanno avuto un'influenza enorme sull'architettura occidentale, sia durante il Rinascimento che nei secoli successivi. Le sue idee sulla proporzione, sull'armonia e sull'uso degli elementi classici hanno guidato molte delle pratiche architettoniche dell'epoca e continuano a essere studiate e ad essere fonte di ispirazione per gli architetti moderni. Serlio fu influenzato da molte correnti artistiche e architettoniche del suo tempo, inclusi gli studi dell'architettura classica romana e la diffusione delle idee rinascimentali. Il suo stile architettonico è stato caratterizzato dalla sua attenzione per le proporzioni, la simmetria e la chiarezza dei disegni. Serlio ha lavorato in diverse città italiane, tra cui Bologna, Venezia e Roma, contribuendo a numerosi progetti architettonici. È stato coinvolto in progetti che spaziavano dalle chiese ai palazzi e ai teatri. I suoi trattati hanno avuto un'influenza significativa sull'architettura rinascimentale e successiva. Le sue opere hanno contribuito a diffondere le idee architettoniche classiche e rinascimentali in tutta Europa, influenzando generazioni di architetti. il libro è così strutturato: cc. 207 numerate (di 219) e cc. 7 (di 52) moltissime belle incisioni in xilografia. Si segnala frontespizio restaurato ai margini con applicazione di carta di rinforzo probabilmente all'epoca della rilegatura, che è settecentesca, in tutta pelle.