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Mino Maccari (1898-1989) - Le Allieve (Maccari con le allieve)
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2 tygodni temu

Mino Maccari (1898-1989) - Le Allieve (Maccari con le allieve)

Mino Maccari, "Le Allieve", anni '60, olio su pannello di cartone spesso, 35x25 cm (58,7x51 compresa cornice), firma in basso a destra, al retro titolo e dichiarazione di autenticità dell'artista (autografa), timbro storico della vecchia Galleria d'Arte Pier Della Francesca di Giovan Battista Vaiani Lisi. Provenienza: studio del maestro Mino Maccari, poi collezione privata Giovanbattista Vaiani Lisi (fondatore della Galleria d'Arte Piero Della Francesca). Opera esposta e pubblicata. Pubblicazioni: Catalogo della Mostra "Maccari", Galleria d'Arte Piero Della Francesca, a cura di Giovanbattista Vaiani Lisi, 2002. Condizioni buone, alcuni segni del tempo, patina omogenea ma colori ancora vivi, nessun danno, nessun restauro. Importante cornice d'epoca in legno intagliato e decorato a foglia d'oro. Documentazione: 1) Certificato di autenticità della Galleria d'Arte Piero Della Francesca. 2) Fotocopia della pubblicazione. N.B.: La Galleria d'Arte Piero Della Francesca ha collaborato direttamente con il Maestro Maccari dal 1969 al 1989, organizzando due mostre personali (1977, 1978) quando era in vita, tre antologiche (1997, 1999, 2002), una mostra di opere inedite (2008) e inoltre, l'artista ha preso parte a numerose mostre collettive e tematiche della Galleria. Numero Inventario: G81. Spedizione con corriere, imballaggio professionale. Biografia: Mino Maccari nasce a Siena nel 1898. A diciannove anni partecipa alla Grande Guerra come ufficiale di artiglieria di campagna. Tornato a Siena nel 1920 si laurea in giurisprudenza ed inizia a lavorare presso lo studio dell'avv. Dini a Colle Val d'Elsa. Sono di questi anni i suoi primi tentativi di pittura ed incisione. L'esordio di Maccari in pubblico è con il Gruppo Labronico. Nel 1922 partecipa alla "Marcia su Roma". Nel 1924 viene chiamato da Angiolo Bencini a curare la stampa de "Il Selvaggio", dove vi appaiono le sue prime incisioni; nel 1926 abbandona la professione legale e ne assume la direzione fino al 1942. Nel 1925 la redazione del "Selvaggio" si trasferisce a Firenze e tra i suoi collaboratori annovera Ardengo Soffici, Ottone Rosai e Achille Lega. Nel 1927 Maccari partecipa alla II Esposizione Internazionale dell'Incisione Moderna e alla III Esposizione del Sindacato Toscano Arti del Disegno. L'anno dopo è presente alla XVI Biennale di Venezia. Nel 1929 "Il Selvaggio" si trasferisce a Siena e Maccari espone delle puntesecche alla II Mostra del Novecento Italiano a Milano. Agli inizi degli anni Trenta è capo redattore della "Stampa" di Torino, accanto al direttore Malaparte. Nel 1931 partecipa alla I° Quadriennale di Roma (dove sarà ancora nel 1951 e nel 1955). Nel 1932 "Il Selvaggio" si trasferisce a Roma. Nel 1938 viene invitato alla XXI Biennale di Venezia con una sala personale, collabora ad "Omnibus" di Longanesi e tiene una mostra personale all'Arcobaleno di Venezia. Nel 1943 espone ad una personale a Palazzo Massimo in Roma e alla Mostra Dux al Cinquale di Montignoso. Nel 1948 è di nuovo alla Biennale di Venezia dove gli viene assegnato il premio internazionale per l'incisione (vi sarà anche nel 1950, 1952, 1960, 1962). Alla fine degli anni Quaranta inizia la sua collaborazione alla rivista liberale "Il Mondo", diretta da Pannunzio, conclusasi nel 1963. Nel 1955 è alla Biennale di San Paolo (Brasile). Nel 1962 gli viene affidata la presidenza dell'Accademia dei Lincei. Quindi nel 1963 tiene una mostra personale a New York alla Gallery 63 e nel 1967 partecipa alla "Mostra d'Arte Moderna in Italia 1915-1935", tenuta a Firenze a Palazzo Strozzi. Seguono una serie di mostre personali ed esposizioni internazionali di grafica, tra cui quella del 1977 a Siena, dove gli viene dedicata una personale a Palazzo Pubblico. Muore nel 1989 a Roma. Ha collaborato per 30 anni con la Galleria d'Arte Piero Della Francesca, che ha organizzato 5 sue mostre personali (di cui 2 antologiche), oltre a varie esposizioni collettive e tematiche a cui Maccari ha partecipato con la sua arte dissacrante ed esplosiva.

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Mino Maccari, "Le Allieve", anni '60, olio su pannello di cartone spesso, 35x25 cm (58,7x51 compresa cornice), firma in basso a destra, al retro titolo e dichiarazione di autenticità dell'artista (autografa), timbro storico della vecchia Galleria d'Arte Pier Della Francesca di Giovan Battista Vaiani Lisi. Provenienza: studio del maestro Mino Maccari, poi collezione privata Giovanbattista Vaiani Lisi (fondatore della Galleria d'Arte Piero Della Francesca). Opera esposta e pubblicata. Pubblicazioni: Catalogo della Mostra "Maccari", Galleria d'Arte Piero Della Francesca, a cura di Giovanbattista Vaiani Lisi, 2002. Condizioni buone, alcuni segni del tempo, patina omogenea ma colori ancora vivi, nessun danno, nessun restauro. Importante cornice d'epoca in legno intagliato e decorato a foglia d'oro. Documentazione: 1) Certificato di autenticità della Galleria d'Arte Piero Della Francesca. 2) Fotocopia della pubblicazione.
N.B.: La Galleria d'Arte Piero Della Francesca ha collaborato direttamente con il Maestro Maccari dal 1969 al 1989, organizzando due mostre personali (1977, 1978) quando era in vita, tre antologiche (1997, 1999, 2002), una mostra di opere inedite (2008) e inoltre, l'artista ha preso parte a numerose mostre collettive e tematiche della Galleria.
Numero Inventario: G81.
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Biografia:
Mino Maccari nasce a Siena nel 1898. A diciannove anni partecipa alla Grande Guerra come ufficiale di artiglieria di campagna. Tornato a Siena nel 1920 si laurea in giurisprudenza ed inizia a lavorare presso lo studio dell'avv. Dini a Colle Val d'Elsa. Sono di questi anni i suoi primi tentativi di pittura ed incisione. L'esordio di Maccari in pubblico è con il Gruppo Labronico. Nel 1922 partecipa alla "Marcia su Roma". Nel 1924 viene chiamato da Angiolo Bencini a curare la stampa de "Il Selvaggio", dove vi appaiono le sue prime incisioni; nel 1926 abbandona la professione legale e ne assume la direzione fino al 1942. Nel 1925 la redazione del "Selvaggio" si trasferisce a Firenze e tra i suoi collaboratori annovera Ardengo Soffici, Ottone Rosai e Achille Lega. Nel 1927 Maccari partecipa alla II Esposizione Internazionale dell'Incisione Moderna e alla III Esposizione del Sindacato Toscano Arti del Disegno. L'anno dopo è presente alla XVI Biennale di Venezia. Nel 1929 "Il Selvaggio" si trasferisce a Siena e Maccari espone delle puntesecche alla II Mostra del Novecento Italiano a Milano. Agli inizi degli anni Trenta è capo redattore della "Stampa" di Torino, accanto al direttore Malaparte. Nel 1931 partecipa alla I° Quadriennale di Roma (dove sarà ancora nel 1951 e nel 1955). Nel 1932 "Il Selvaggio" si trasferisce a Roma. Nel 1938 viene invitato alla XXI Biennale di Venezia con una sala personale, collabora ad "Omnibus" di Longanesi e tiene una mostra personale all'Arcobaleno di Venezia. Nel 1943 espone ad una personale a Palazzo Massimo in Roma e alla Mostra Dux al Cinquale di Montignoso. Nel 1948 è di nuovo alla Biennale di Venezia dove gli viene assegnato il premio internazionale per l'incisione (vi sarà anche nel 1950, 1952, 1960, 1962). Alla fine degli anni Quaranta inizia la sua collaborazione alla rivista liberale "Il Mondo", diretta da Pannunzio, conclusasi nel 1963. Nel 1955 è alla Biennale di San Paolo (Brasile). Nel 1962 gli viene affidata la presidenza dell'Accademia dei Lincei. Quindi nel 1963 tiene una mostra personale a New York alla Gallery 63 e nel 1967 partecipa alla "Mostra d'Arte Moderna in Italia 1915-1935", tenuta a Firenze a Palazzo Strozzi. Seguono una serie di mostre personali ed esposizioni internazionali di grafica, tra cui quella del 1977 a Siena, dove gli viene dedicata una personale a Palazzo Pubblico. Muore nel 1989 a Roma. Ha collaborato per 30 anni con la Galleria d'Arte Piero Della Francesca, che ha organizzato 5 sue mostre personali (di cui 2 antologiche), oltre a varie esposizioni collettive e tematiche a cui Maccari ha partecipato con la sua arte dissacrante ed esplosiva.

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