Il dipinto è in prima tela (non è stato reintelato), presenta craquelures su tutta la superficie e alcuni restauri eseguiti in antico antico (specie sul sul fogliamene e sul volto). Il soggetto è molto particolare. Il personaggio effigiato, non avendo aureola, non è identificabile come santo, ma la presenza del cartiglio con lo stemma e il nome, dovrebbe fare riferimento alla figura di Luigi Gigli che, a Roma sotto il pontificato di Gregorio XIII, contribuì alla riforma del calendario, escogitando un sistema per collocare la Pasqua nei tempi canonici evitando così una ricorrenza sfalsata della festività. Per tale motivo, la figura del personaggio è accompagnata da un gruppo di colombe che portano il ramoscello d'Ulivo (simbolo Pasquale).