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Scuola italiana (XIX) - Ritratto di Giuseppe Garibaldi
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Scuola italiana (XIX) - Ritratto di Giuseppe Garibaldi

XIX secolo Ritratto di Giuseppe Garibaldi Olio su tela, cm 95 x 72 Con cornice, cm 100 x 76 Volto fra i più rilevanti del Risorgimento, Giuseppe Garibaldi (Nizza, 1807 – Caprera, 1882) fu uno dei personaggi storici più celebrati della sua epoca. Noto anche con l'appellativo di «eroe dei due mondi» per le imprese militari compiute sia in Europa, sia in America meridionale, fu considerato dalla storiografia e nella cultura di massa del XX secolo il principale eroe nazionale italiano. Ciò è dovuto principalmente per la vittoriosa impresa della spedizione dei Mille, che portò all'annessione del Regno delle Due Sicilie al nascente Regno d'Italia, episodio centrale nel processo di unificazione della nuova Nazione. Il dipinto in esame è testimonianza di come la notorietà di Garibaldi a seguito del suo impegno rispetto la volontà di un'Italia finalmente unita fa eco a una certa diffusione di immagini che ne celebrano l’importanza, insieme alla diffusione di un vero e proprio mito che celebrava il risorgimento. Molti sono i ritratti esistenti dei protagonisti del risorgimento italiano e quindi di Garibaldi, che si sono diffusi tramite fotografie, stampe e dipinti, non solo quando Garibaldi fu in vita ma anche lungo tutto il XX secolo. Nel caso in esame il ritratto è desunto da una fotografia realizzata nel 1860 da Gustave le Gray, diffusa anche nel piccolo formato della carte de visite, ovvero tipologia fotografica di piccole dimensioni ideata da Disderì. Le fotografie venivano incollate su cartoncini più grandi cui aggiungere il timbro del fotografo, il nome della persona fotografata, eventuali dediche, la località o altre indicazioni, secondo i desideri del cliente. Le carte de visite spopolarono fra la borghesia parigina ed Europea, tanto che circolavano numerose immagini anche dei sovrani e i generale di uomini illustri, fra cui, in Italia quella di Garibaldi. È dunque dallo scatto di le Gray che l’autore del presente deve aver tratto i connotati e la posa di Garibaldi e lo stesso si può dire di altri artisti. Infatti, si possono citare Francesco Rossetti, Museo del Risorgimento di Torino, Raffaele Fidanza, Palazzo comunale di Matelica, e Giuseppe Carsana, Museo della Storia di Bergamo quali pittori che derivano i loro ritratti di Garibaldi dalla suddetta fotografia. Nato nel 1807 a Nizza all’epoca facente parte del Regno di Sardegna, Giuseppe Garibaldi intraprese inizialmente la carriera di marinaio, ma diventò presto un militante politico. “l'eroe dei due mondi”, fu protagonista dei moti rivoluzionari del 1834 nel Regno di Sardegna ma partecipò anche a quelli in Brasile e in Uruguay Nel 1848, Aderì alla Repubblica romana, istituita dai mazziniani e ne guidò l’esercito nel tentativo di difesa dai francesi, ma venne sconfitto. Riparò, quindi, navigando verso l’America centrale e nel Pacifico. Ritornò in Italia nel 1854 e nel 1856 incontrò segretamente il conte di Cavour, e accettò la monarchia dei Savoia. Nella seconda guerra di indipendenza, guidò i volontari de i cacciatori della Alpi, e sconfisse gli austriaci in diverse battaglie. Nel 1860 guidò la spedizione dei mille, per liberare il Regno delle Due Sicilie e sconfisse l’esercito dei Borbone. “Consegnò” le conquiste a Vittorio Emanuele II nel celebre incontro di Teano, presso Caserta. Grazie alla spedizione dei mille, si poté proclamare la fondazione del Regno d’Italia. Dopo l'unificazione italiana la popolarità di Garibaldi crebbe a dismisura. In tutto il mondo era considerato un eroe e innumerevoli movimenti rivoluzionari e liberali si ispiravano alle sue azioni. Morì a Caprera nel 1882. La cornice è fornita in omaggio, di conseguenza non può essere motivo di reso o reclamo. Per i dipinti acquistati all'estero: dopo il pagamento verrà avviata la procedura per ottenere la licenza di esportazione (ALC). Tutti i pezzi d'antiquariato inviati all'estero dall'Italia hanno bisogno di questo documento, rilasciato dal Ministero dei Beni Culturali. La procedura potrebbe richiedere da 3 a 5 settimane dalla richiesta, quindi, non appena avremo il documento verrà spedito il dipinto.

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XIX secolo
Ritratto di Giuseppe Garibaldi
Olio su tela, cm 95 x 72
Con cornice, cm 100 x 76

Volto fra i più rilevanti del Risorgimento, Giuseppe Garibaldi (Nizza, 1807 – Caprera, 1882) fu uno dei personaggi storici più celebrati della sua epoca. Noto anche con l'appellativo di «eroe dei due mondi» per le imprese militari compiute sia in Europa, sia in America meridionale, fu considerato dalla storiografia e nella cultura di massa del XX secolo il principale eroe nazionale italiano. Ciò è dovuto principalmente per la vittoriosa impresa della spedizione dei Mille, che portò all'annessione del Regno delle Due Sicilie al nascente Regno d'Italia, episodio centrale nel processo di unificazione della nuova Nazione.
Il dipinto in esame è testimonianza di come la notorietà di Garibaldi a seguito del suo impegno rispetto la volontà di un'Italia finalmente unita fa eco a una certa diffusione di immagini che ne celebrano l’importanza, insieme alla diffusione di un vero e proprio mito che celebrava il risorgimento.
Molti sono i ritratti esistenti dei protagonisti del risorgimento italiano e quindi di Garibaldi, che si sono diffusi tramite fotografie, stampe e dipinti, non solo quando Garibaldi fu in vita ma anche lungo tutto il XX secolo. Nel caso in esame il ritratto è desunto da una fotografia realizzata nel 1860 da Gustave le Gray, diffusa anche nel piccolo formato della carte de visite, ovvero tipologia fotografica di piccole dimensioni ideata da Disderì. Le fotografie venivano incollate su cartoncini più grandi cui aggiungere il timbro del fotografo, il nome della persona fotografata, eventuali dediche, la località o altre indicazioni, secondo i desideri del cliente. Le carte de visite spopolarono fra la borghesia parigina ed Europea, tanto che circolavano numerose immagini anche dei sovrani e i generale di uomini illustri, fra cui, in Italia quella di Garibaldi.
È dunque dallo scatto di le Gray che l’autore del presente deve aver tratto i connotati e la posa di Garibaldi e lo stesso si può dire di altri artisti. Infatti, si possono citare Francesco Rossetti, Museo del Risorgimento di Torino, Raffaele Fidanza, Palazzo comunale di Matelica, e Giuseppe Carsana, Museo della Storia di Bergamo quali pittori che derivano i loro ritratti di Garibaldi dalla suddetta fotografia.
Nato nel 1807 a Nizza all’epoca facente parte del Regno di Sardegna, Giuseppe Garibaldi intraprese inizialmente la carriera di marinaio, ma diventò presto un militante politico. “l'eroe dei due mondi”, fu protagonista dei moti rivoluzionari del 1834 nel Regno di Sardegna ma partecipò anche a quelli in Brasile e in Uruguay
Nel 1848, Aderì alla Repubblica romana, istituita dai mazziniani e ne guidò l’esercito nel tentativo di difesa dai francesi, ma venne sconfitto. Riparò, quindi, navigando verso l’America centrale e nel Pacifico. Ritornò in Italia nel 1854 e nel 1856 incontrò segretamente il conte di Cavour, e accettò la monarchia dei Savoia. Nella seconda guerra di indipendenza, guidò i volontari de i cacciatori della Alpi, e sconfisse gli austriaci in diverse battaglie.
Nel 1860 guidò la spedizione dei mille, per liberare il Regno delle Due Sicilie e sconfisse l’esercito dei Borbone. “Consegnò” le conquiste a Vittorio Emanuele II nel celebre incontro di Teano, presso Caserta. Grazie alla spedizione dei mille, si poté proclamare la fondazione del Regno d’Italia. Dopo l'unificazione italiana la popolarità di Garibaldi crebbe a dismisura. In tutto il mondo era considerato un eroe e innumerevoli movimenti rivoluzionari e liberali si ispiravano alle sue azioni. Morì a Caprera nel 1882.

La cornice è fornita in omaggio, di conseguenza non può essere motivo di reso o reclamo.

Per i dipinti acquistati all'estero: dopo il pagamento verrà avviata la procedura per ottenere la licenza di esportazione (ALC). Tutti i pezzi d'antiquariato inviati all'estero dall'Italia hanno bisogno di questo documento, rilasciato dal Ministero dei Beni Culturali. La procedura potrebbe richiedere da 3 a 5 settimane dalla richiesta, quindi, non appena avremo il documento verrà spedito il dipinto.

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