PITTORE LOMBARDO DEL XVI SECOLO (Attivo in Lombardia nella seconda metà del ‘500) Volto di Cristo (Ecce Home?) Olio su tavola, cm. 61,5 x 52 NOTE: Pubblicazione catalogo opere della collezione Intermidiart. Certificato di Garanzia e Lecita Provenienza. Nel retro un’etichetta con scritta. Opera senza cornice: Il Volto di Cristo (Ecce Homo) su tavola, datato tra il XVI secolo, si presume sia stato realizzato nell'ambito della cultura pittorica dell'Italia settentrionale. La frase "Ecce Homo" si riferisce al momento in cui Ponzio Pilato, governatore romano della Giudea, mostrò in pubblico Gesù innocente al popolo, pronunciando le parole "Ecco l'uomo". Nonostante ciò, il popolo chiese la sua crocifissione. Dal punto di vista formale, l'opera presenta una pregevole fattura, con una tecnica raffinata che riflette ancora i canoni del manierismo. La scena è descritta in uno sfondo scuro, con Gesù Cristo raffigurato a mezzo busto in primo piano e frontale, con la corona di spine e lo sguardo rivolto verso sinistra. Il contrasto tra luci ed ombre enfatizza la figura di Cristo, conferendogli una vigorosa statuarietà. Riguardo agli stilemi, l'opera sembra destinata ad ornare l'altare di una cappella nobiliare. Si tratta probabilmente di una raffigurazione realizzata da un valente maestro di scuola Italo-fiamminga, operante nella seconda metà del Cinquecento, dotato di buone capacità tecniche e stilistiche. L'opera esprime una buona qualità pittorica, con una stesura vivace e un cromatismo ricco. Nonostante le problematiche attributive, l'idea che l'artista abbia avuto un probabile contatto con le opere di Ambrogio Benzone o della sua cerchia, trova una condivisibile ipotesi attributiva. Il dipinto è ben realizzato, contraddistinto da un disegno luminoso e da un cromatismo vivace, con un gioco di chiaro-scuri marcato. La vivacità dei colori e la meticolosità dei particolari suggeriscono l'opera di un valente pittore attivo in Lombardia. La tavola che ospita il dipinto si trova in uno stato conservativo discreto. La superficie pittorica presenta una patina generale, con alcuni piccoli restauri sparsi evidenti sotto luce di Wood. È presente anche una certa svelatura e ossidazione della superficie pittorica, insieme a alcune piccole cadute di colore sparse sui limiti della tavola e alcune ridipinture che potrebbero richiedere ulteriori interventi per un approfondimento attributivo. A luce solare, è visibile una craquelé che risale all'epoca. Sul retro della tavola, è presente un'etichetta con scritta. La presenza di buchi di tarlo è comune nei vecchi pannelli, ma alcuni sembrano essere stati trattati. Tuttavia, è importante notare che il report sullo stato conservativo fornito è accurato e scrupoloso, ma potrebbe non essere completamente esaustivo in quanto non eseguito in laboratori specializzati con supporti tecnici specifici. Nonostante le questioni legate allo stato conservativo, il dipinto rimane di grande interesse sia per l'aspetto iconografico che per la qualità dei colori, indicando un artista di grande interpretazione. Per questo motivo, potrebbe essere necessario un ulteriore studio attributivo per approfondire la comprensione dell'opera. Le misure del pannello sono cm. 61,5 x 52. Il dipinto viene ceduto senza cornice, nonostante risulta impreziosito da una bella cornice di epoca antica, in legno laccato nero dorato a forma di cassettone rinascimentale tosco-romano (dimensione cornice, cm. 88 x 73 x 6 ca, difetti). L’opera verrà spedito – in quanto fragile – con cassa di legno e polistirolo. Provenienza: Coll. Privata Siciliana Pubblicazione:  Inedito;  I Miti e il Territorio nella Sicilia dalle mille culture. INEDITA QUADRERIA catalogo generale dei dipinti della collezione del ciclo “I Miti e il territorio”, Editore Lab_04, Marsala, 2024. Nel caso di vendita al di fuori del territorio italiano, l'acquirente dovrà attendere i tempi di evasione delle pratiche di esportazione.