Ovidio Publio Nasone Metamorphoseon Libri XV Venezia - 1516 - Eredi di Aldo Manuzio (19),(3b)p, 204 c, (1)p. In 8o - 16 X 10,5 cm. SPLENDIDO ESEMPLARE, IN SECONDA EDIZIONE ALDINA (1516), DELLE “METAMORFOSI” DI OVIDIO. RENOUARD 78-9 DIBDIN II, 264 ADAMS O 482 SCHWEIGER II, 626 Estratto delle sole “Metamorfosi” di Ovidio, appartenenti all’ opera “Quae hoc volumine continentur. Annotationes in omnia Ovidij opera”. Questa seconda edizione Aldina di Ovidio e’, a detta di Dibdin, “la più precisa per la sua intrinseca eccellenza”, grazie all’ attenta revisione di Andreas Naugerius (1483/1529), il quale osserva che Brill “ha apportato miglioramenti significativi al testo e ha stabilito uno standard per gli editori successivi”. Poema epico-mitologico di Publio Ovidio Nasone (43 a.C-17d.C), incentrato sul fenomeno delle metamorfosi. Attraverso quest’ opera, ultimata poco prima dell’ esilio dell’ 8 d.C, Ovidio ha perfezionato in versi e trasmesso ai posteri le più celebri storie della mitologia classica antica. L’ autore, in 11995 versi, rielabora più di 250 miti greco-romani. La narrazione copre un arco temporale che inizia con il Chaos (lo stato primordiale di esistenza da cui emersero gli dei) e culmina con la morte di Gaio Giulio Cesare ed il suo catasterismo, il processo attraverso il quale un eroe, una divinità, una creatura o anche un oggetto, viene tramutato in astro o in costellazione. “Le metamorfosi” furono il testo dominante delle opere di Ovidio per oltre 150 anni”. SCHWEIGER. Bellissima, elegante e robusta legatura settecentesca in piena pelle marmorizzata. Dorso a sei nervi, con ricche decorazioni ai cassettoni, oltre a tassello in marocchino rosso, inquadrato da doppia filettatura, con autore e titolo dorati. Decorazioni dorate anche in corrispondenza delle unghiature. Perfetta conservazione. Ottima anche la conservazione degli interni, con carte freschissime e perfettamente compatte. Praticamente integro ed intonso il testo. Celebre marca Aldo al frontespizio e ripetuta al verso dell’ ultima carta, con al recto il colophon. Soltanto alla suddetta ultima carta si segnalano bruniture e lievi consunzioni al taglio esterno, con margine più corto di 1/2 mm. Sono inoltre visibili, al verso, antichi manoscritti, probabilmente coevi, poco decifrabili. Presente la carta bianca intercalata fra le 20 pagine iniziali non numerate, con l’ indice, e l’ inizio del testo. Conservate, seppur molto probabilmente non coeve ma settecentesche, tre carte di sguardia ad inizio e tre carte di sguardia a fine opera. Applicato al contropiatto anteriore un bel ritratto di Ovidio. Tagli spruzzati di minio. Eccellente esemplare. COLLAZIONATO. COMPLETO