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Benedetto Varchi - Sonetti - 1555
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Benedetto Varchi - Sonetti - 1555

UN CANZIONIERE OMOSESSUALE, E L’AMORE PER LORENZO LENZI Presso lo stampatore ducale Lorenzo Torrentino, nel 1555 e nel 1557, uscirono a Firenze le due raccolte poetiche di Benedetto Varchi. Della prima, che nella città del giglio era apparsa con una dedica al principe Francesco de’ Medici, lo stesso anno sarebbe apparsa, pochissimo tempo dopo, una seconda edizione, per la tipografia veneziana di Plinio Pietrasanta; quest’ultima è introdotta da una lettera dedicatoria a Giovanni Della Casa, firmata da Giorgio Benzone. CNCE34620. Un'edizione posteriore in vendita ONLINE a 1.500 euro CONTENTS I Sonetti. Parte prima includono il canzoniere amoroso per Lenzi e una sezione pastorale che canta l’amore per il giovane Giulio Stufa, mentre i Sonetti. Parte seconda (1557) raccolgono le rime di corrispondenza con un sorprendente numero di interlocutori. Nel 1555, dunque, Benedetto Varchi stampava la prima parte dei sonetti, De sonetti di M. Benedetto Varchi, Parte prima., Con Privilegio. In Fiorenza apresso M. Lorenzo Torrentino. MDLV, con una dedica a ‘don Francesco Medici principe di Firenze', datata ‘d'Orvieto la vigilia del Corpus Domini dell'anno MDLV', cioè il 12 giugno (a Orvieto l'autore doveva trovarsi in visita a monsignor Lorenzo Lenzi, il suo ‘Lauro'). La stessa silloge senza varianti di rilievo, nessuna nell'ordine e nelle presenze, e aggiunte in fine tre ecloghe, comparve lo stesso anno col titolo I sonetti di m. Benedetto Varchi, novellamente messi in luce., in Venetia per Plinio Pietrasanta. La prima parte dei sonetti si presenta, dunque, nell'inizio e fine che la delimitano e definiscono come libro organico di poesia amorosa, dell'amore che ora si diceva, per il Lauro o (dxxxiv) ‘Arbor del sole', nella cronaca Lorenzo Lenzi. La presenza d'un senhal, oltre che di questo senhal, che volge al maschile quello del Canzoniere, lo riporta all'archetipo più di altri esemplari cinquecenteschi, che, e fra questi quello di Pietro Bembo, non sempre ce l'hanno […] Dunque la prima parte dei sonetti, costituisce il canzoniere di Benedetto Varchi, aperto e chiuso nel nome del Lauro, nella prima sezione (fino a lxix) dominato e in seguito variamente segnato e percorso dal motivo di quell'amore e del luogo di quell'amore. Tuttavia il libro si articola rispecchiando in maniera assai diretta le relazioni sociali e culturali, insomma la vita pubblica dell'autore, se non nelle due serie dei sonetti pastorali, più squisitamente letterarie o, meglio, impostate secondo questa tipica convenzione e finzione letteraria; le quali sole, difatti, sono contrassegnate e isolate da un particolare titolo. Di conseguenza al di fuori di queste ultime e della prima sezione prevale il tono epistolare, che nel cuore magmatico del libro è parso unico elemento unificante e che sarà unica ragione della seconda parte. A questo s'accorda e assimila un'altra peculiarità della raccolta varchiana, quella d'esser fatta solo di sonetti: il genere metrico deputato allo scambio o, tecnicamente, tenzone, quindi il genere metrico dialogico, epistolare e sociale per eccellenza CONDITION REPORT Marca tipografica al frontespizio, iniziali e testatine xilografiche, angolo superiore del frontespizio restaurato, gore marginali, bruniture). Pelle a spruzzo del XVIII secolo, titolo su tassello e decori in oro al dorso, tagli rossi, sguardie marmorizzate. Pp. (2); 8nn. 302; 27nn. FULL TITLES & AUTHORS I sonetti di M. Benedetto Varchi Nuovamente messi in Luce Venezia: Plinio Pietrasanta, 1555 Varchi Benedetto

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UN CANZIONIERE OMOSESSUALE, E L’AMORE PER LORENZO LENZI
Presso lo stampatore ducale Lorenzo Torrentino, nel 1555 e nel 1557, uscirono a Firenze le due raccolte poetiche di Benedetto Varchi. Della prima, che nella città del giglio era apparsa con una dedica al principe Francesco de’ Medici, lo stesso anno sarebbe apparsa, pochissimo tempo dopo, una seconda edizione, per la tipografia veneziana di Plinio Pietrasanta; quest’ultima è introdotta da una lettera dedicatoria a Giovanni Della Casa, firmata da Giorgio Benzone.
CNCE34620.
Un'edizione posteriore in vendita ONLINE a 1.500 euro

CONTENTS
I Sonetti. Parte prima includono il canzoniere amoroso per Lenzi e una sezione pastorale che canta l’amore per il giovane Giulio Stufa, mentre i Sonetti. Parte seconda (1557) raccolgono le rime di corrispondenza con un sorprendente numero di interlocutori.

Nel 1555, dunque, Benedetto Varchi stampava la prima parte dei sonetti, De sonetti di M. Benedetto Varchi, Parte prima., Con Privilegio. In Fiorenza apresso M. Lorenzo Torrentino. MDLV, con una dedica a ‘don Francesco Medici principe di Firenze', datata ‘d'Orvieto la vigilia del Corpus Domini dell'anno MDLV', cioè il 12 giugno (a Orvieto l'autore doveva trovarsi in visita a monsignor Lorenzo Lenzi, il suo ‘Lauro'). La stessa silloge senza varianti di rilievo, nessuna nell'ordine e nelle presenze, e aggiunte in fine tre ecloghe, comparve lo stesso anno col titolo I sonetti di m. Benedetto Varchi, novellamente messi in luce., in Venetia per Plinio Pietrasanta. La prima parte dei sonetti si presenta, dunque, nell'inizio e fine che la delimitano e definiscono come libro organico di poesia amorosa, dell'amore che ora si diceva, per il Lauro o (dxxxiv) ‘Arbor del sole', nella cronaca Lorenzo Lenzi.

La presenza d'un senhal, oltre che di questo senhal, che volge al maschile quello del Canzoniere, lo riporta all'archetipo più di altri esemplari cinquecenteschi, che, e fra questi quello di Pietro Bembo, non sempre ce l'hanno […] Dunque la prima parte dei sonetti, costituisce il canzoniere di Benedetto Varchi, aperto e chiuso nel nome del Lauro, nella prima sezione (fino a lxix) dominato e in seguito variamente segnato e percorso dal motivo di quell'amore e del luogo di quell'amore. Tuttavia il libro si articola rispecchiando in maniera assai diretta le relazioni sociali e culturali, insomma la vita pubblica dell'autore, se non nelle due serie dei sonetti pastorali, più squisitamente letterarie o, meglio, impostate secondo questa tipica convenzione e finzione letteraria; le quali sole, difatti, sono contrassegnate e isolate da un particolare titolo. Di conseguenza al di fuori di queste ultime e della prima sezione prevale il tono epistolare, che nel cuore magmatico del libro è parso unico elemento unificante e che sarà unica ragione della seconda parte.
A questo s'accorda e assimila un'altra peculiarità della raccolta varchiana, quella d'esser fatta solo di sonetti: il genere metrico deputato allo scambio o, tecnicamente, tenzone, quindi il genere metrico dialogico, epistolare e sociale per eccellenza

CONDITION REPORT
Marca tipografica al frontespizio, iniziali e testatine xilografiche, angolo superiore del frontespizio restaurato, gore marginali, bruniture). Pelle a spruzzo del XVIII secolo, titolo su tassello e decori in oro al dorso, tagli rossi, sguardie marmorizzate. Pp. (2); 8nn. 302; 27nn.

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I sonetti di M. Benedetto Varchi Nuovamente messi in Luce
Venezia: Plinio Pietrasanta, 1555
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