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Morandi - Historia Botanica - 1744
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Morandi - Historia Botanica - 1744

PRIMA EDIZIONE DEL GRANDE ERBARIO DI OFFICINALI, ILLUSTRATO DALLO STESSO MORANDI IN FOLIO: Opera iconografica dedicata alle piante officinali. L'opera è splendidamente illustrata da 544 incisioni su 68 tavole, il tutto disegnato e inciso da Morandi stesso. L’Historia Botanica practica si presenta con una figura sul frontespizio ricca di significati simbolici: attrezzi agricoli, libri, pennelli, tralci, una corona, il tutto dominato dal sole; sul dorso di alcuni libri sono persino leggibili i nomi di alcuni botanici. Precedono il testo vero e proprio: una lettera dedicatoria al cardinal Giuseppe Puteobonello, arcivescovo di Milano, una lettera al lettore, più una tavola delle nomenclature con le abbreviazioni degli autori citati. Morandi elabora una schematizzazione sistematica delle piante, distinte in distributiones e in stirpes. Hunt 522; Nissen BBI 1406. 1744 LA SECONDA EDIZIONE (1761) IN VENDITA ON LINE A 1.950 EURO CONTENTS Edizione originale rara di quest’erbario in cui sono descritte e illustrate numerose specie di piante medicinali; le tavole sono opera dello stesso Morandi. Nel 1729 fu istituita a Torino la cattedra di Botanica, e tre anni dopo il Morandi venne chiamato dal professor Bartolomeo Caccia a dipingere dal vivo delle illustrazioni con le specie raccolte nell'Orto Botanico alla Villa Reale del Valentino. I numerosi manoscritti e disegni sono conservati ancora oggi presso l'Orto Botanico. L’intenzione è quella di costituire una chiave analitica utile al riconoscimento delle piante e al loro inquadramento tassonomico. L’autore illustra le piante medicinali - perché è all’uso terapeutico che egli allude quando parla di botanica pratica - ricalcando lo schema già proposto in chiave analitica. Il Morandi aggiunge, però, una voce sulle differenze tra specie e specie e soprattutto sul “temperamento” e le vires, cioè sulle loro proprietà più intrinseche. Non mancano alcune felici intuizioni valide ancora oggi, ma la realizzazione migliore del libro rimane la raccolta di incisioni, 65 tavole, realizzate con cura e con molta veridicità. Su Giovanni Battista Morandi non si hanno molte notizie: fu pittore e botanico milanese nella prima metà del XVIII secolo ed è inoltre ricordato per essere stato iconografo dell’orto botanico di Torino negli anni Trenta del XVIII secolo. La prima edizione di questo classico erbario settecentesco risale al 1744 e fu stampata da Pietro Francesco Malatesta a Milano. Data la sua abilità, il Morandi realizzò da sé le tavole, disegnando dal vivo e incidendo poi su rame. A quest’altezza le conoscenze botaniche erano già molto avanzate, fatto che permette all’autore di soffermarsi su minuzie e dettagli. Le piante studiate vengono suddivise in XXXV differenti categorie, come Plantae submarinae, Plantae terrestres simplicissimae, Plantae bacciferae, Plantae pomiferae… Probabilmente lo stesso Linneo conobbe l’Historia botanica practica, se in una lettera del febbraio 1755, ringraziava un amico per avergli inviato l’opera di un certo “Morands”. CONDITION REPORT Antiporta calcografica, frontespizio in rosso e nero con marca tipografica, testatine calcografiche e deliziose iniziali incise in rame e in legno, decori e finalini xilografici, 68 tavole calcografiche numerate alcuni lievi aloni al frontespizio, gore. Pelle moderna, dorso con decori in oro che recupera in parte la legatura originale. Pp. (2); 29; 164; 136nn. (2) FULL TITLES & AUTHORS Historia botanica practica, seu plantarum, quae ad usum medicinae pertinent, nomenclatura, descriptio et virtutes. Mediolani : ex typographia Petri Francisci Malatestae, 1744. Morandi Giovanni Battista

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Morandi - Historia Botanica - 1744

PRIMA EDIZIONE DEL GRANDE ERBARIO DI OFFICINALI, ILLUSTRATO DALLO STESSO MORANDI
IN FOLIO: Opera iconografica dedicata alle piante officinali. L'opera è splendidamente illustrata da 544 incisioni su 68 tavole, il tutto disegnato e inciso da Morandi stesso.
L’Historia Botanica practica si presenta con una figura sul frontespizio ricca di significati simbolici: attrezzi agricoli, libri, pennelli, tralci, una corona, il tutto dominato dal sole; sul dorso di alcuni libri sono persino leggibili i nomi di alcuni botanici. Precedono il testo vero e proprio: una lettera dedicatoria al cardinal Giuseppe Puteobonello, arcivescovo di Milano, una lettera al lettore, più una tavola delle nomenclature con le abbreviazioni degli autori citati. Morandi elabora una schematizzazione sistematica delle piante, distinte in distributiones e in stirpes.
Hunt 522; Nissen BBI 1406. 1744
LA SECONDA EDIZIONE (1761) IN VENDITA ON LINE A 1.950 EURO

CONTENTS
Edizione originale rara di quest’erbario in cui sono descritte e illustrate numerose specie di piante medicinali; le tavole sono opera dello stesso Morandi. Nel 1729 fu istituita a Torino la cattedra di Botanica, e tre anni dopo il Morandi venne chiamato dal professor Bartolomeo Caccia a dipingere dal vivo delle illustrazioni con le specie raccolte nell'Orto Botanico alla Villa Reale del Valentino. I numerosi manoscritti e disegni sono conservati ancora oggi presso l'Orto Botanico.

L’intenzione è quella di costituire una chiave analitica utile al riconoscimento delle piante e al loro inquadramento tassonomico. L’autore illustra le piante medicinali - perché è all’uso terapeutico che egli allude quando parla di botanica pratica - ricalcando lo schema già proposto in chiave analitica. Il Morandi aggiunge, però, una voce sulle differenze tra specie e specie e soprattutto sul “temperamento” e le vires, cioè sulle loro proprietà più intrinseche. Non mancano alcune felici intuizioni valide ancora oggi, ma la realizzazione migliore del libro rimane la raccolta di incisioni, 65 tavole, realizzate con cura e con molta veridicità. Su Giovanni Battista Morandi non si hanno molte notizie: fu pittore e botanico milanese nella prima metà del XVIII secolo ed è inoltre ricordato per essere stato iconografo dell’orto botanico di Torino negli anni Trenta del XVIII secolo. La prima edizione di questo classico erbario settecentesco risale al 1744 e fu stampata da Pietro Francesco Malatesta a Milano. Data la sua abilità, il Morandi realizzò da sé le tavole, disegnando dal vivo e incidendo poi su rame. A quest’altezza le conoscenze botaniche erano già molto avanzate, fatto che permette all’autore di soffermarsi su minuzie e dettagli. Le piante studiate vengono suddivise in XXXV differenti categorie, come Plantae submarinae, Plantae terrestres simplicissimae, Plantae bacciferae, Plantae pomiferae… Probabilmente lo stesso Linneo conobbe l’Historia botanica practica, se in una lettera del febbraio 1755, ringraziava un amico per avergli inviato l’opera di un certo “Morands”.

CONDITION REPORT
Antiporta calcografica, frontespizio in rosso e nero con marca tipografica, testatine calcografiche e deliziose iniziali incise in rame e in legno, decori e finalini xilografici, 68 tavole calcografiche numerate alcuni lievi aloni al frontespizio, gore. Pelle moderna, dorso con decori in oro che recupera in parte la legatura originale. Pp. (2); 29; 164; 136nn. (2)

FULL TITLES & AUTHORS
Historia botanica practica, seu plantarum, quae ad usum medicinae pertinent, nomenclatura, descriptio et virtutes.
Mediolani : ex typographia Petri Francisci Malatestae, 1744.
Morandi Giovanni Battista

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