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Lorenzo de' Medici (detto il Magnifico) - Laude - 1495
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Lorenzo de' Medici (detto il Magnifico) - Laude - 1495

INCUNABLE ILLUSTRATO - LE MELODIE DEL "MAGNIFICO": LE LAUDE DI LORENZO DE' MEDICI Immergiti nello spirito del Rinascimento fiorentino con questa rara raccolta di Laude, composte da Lorenzo de' Medici e altri illustri poeti del suo circolo. Pubblicata solo tre anni dopo la sua morte, questa edizione del 1495, arricchita da laude aggiuntive, offre un'occasione unica per scoprire la profonda spiritualità e il talento poetico di questa figura iconica. BMC VI 656, Sander 3878, Proctor 6254; Gamba 106: «Questa bellissima e rara edizione è meno scorretta dell'antecedente». VENDUTO ALL'ASTA A CHF 30,800 CONTENTS Raccolta di laude edite da Bartolomeo de' Libri nel 1495, solo tre anni dopo la morte del Magnifico. Rispetto all'edizione precedente (Firenze, Bonaccorsi, 1485) la presente risulta arricchita da laude aggiuntive di, tra gli altri, Lorenzo Tornabuoni, Giambatista Medico della Barba e Lorenzo de' Medici. Divenuto negli anni ottanta l'ago della bilancia della politica italiana, trattato come un sovrano dai monarchi stranieri, Lorenzo legò il suo nome al periodo di massimo splendore del Rinascimento fiorentino, circondandosi di intellettuali (Poliziano, Ficino, Pico della Mirandola) e di artisti quali Botticelli e il giovane Michelangelo. Dopo la sua prematura scomparsa (1492), la rivalità dei signori italiani, non più frenati dalla sua diplomazia, degenerò fino a permettere la discesa di Carlo VIII di Francia e l'inizio delle guerre d'Italia del XVI secolo. Lorenzo si dedicò alla produzione di Laudi, composte sulla scia del clima di inquietudine nato dalle predicazioni savonaroliane. Dall'altro, il clima festaiolo del Carnevale fiorentino, intenso nel suo clima di baldoria e gioiosità, viene dipinto mirabilmente ne I canti carnascialeschi (1490, quindi dello stesso anno della sacra rappresentazione), il cui gioiello poetico è rappresentato dalla celeberrima Canzona di Bacco. Capitoli e Laude, scritta all'inizio della conversione neoplatonica. «Quant'è bella giovinezza, Che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: di doman non v'è certezza» (Lorenzo de' Medici, Canzona di Bacco, Canti carnascialeschi) Lorenzo di Piero de' Medici, modernamente noto come Lorenzo il Magnifico (Firenze, 1449 – Careggi, 1492), fu signore di Firenze dal 1469 alla morte, il terzo della dinastia dei Medici. È stato anche uno scrittore, mecenate, poeta e umanista, nonché uno dei più significativi uomini politici del Rinascimento, sia per aver incarnato l'ideale del principe umanista, sia per l'oculatissima e diplomatica gestione del potere. Per questi motivi, Lorenzo fu oggetto della Congiura dei Pazzi (1478), nella quale il fratello Giuliano de' Medici rimase assassinato. Il fallimento della congiura provocò l'ira di papa Sisto, del re di Napoli Ferrante d'Aragona e di tutti coloro che erano intimoriti dal rafforzamento del potere mediceo su Firenze. Seguirono, pertanto, due anni di guerra contro Firenze, nella quale il prestigio interno e internazionale del Magnifico si rafforzarono enormemente grazie alla sua abilità diplomatica e al suo carisma, con cui riuscì da un lato a sgretolare la coalizione anti-fiorentina, dall'altro a mantenere unite le forze interne alla Repubblica. CONDITION REPORT Carte [117]. Segnatura: π4 (-π1) a-n8 o10. Testo in carattere tondo su due colonne (R 97). Iniziali xilografiche. La carta π1, riprodotta su carta antica. Restauri marginali a parte delle carte h2, da o6 a o10. Ultima carta con ampie mancanze, controfondata. Alcune fioriture e macchioline nel testo. Legatura moderna in mezza pelle con piatti in percallina, titoli e decorazioni in oro ai comparti del dorso. Rilegata in principio carta manoscritta da mani diversi di commento alla copia. FULL TITLES & AUTHORS Laude facte & composte da piu persone spirituali. [Firenze]: [Bartolomeo de Libri], [1495 ca] Lorenzo de' Medici (detto il Magnifico)

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Lorenzo de' Medici (detto il Magnifico) - Laude - 1495

Lorenzo de' Medici (detto il Magnifico) - Laude - 1495

INCUNABLE ILLUSTRATO - LE MELODIE DEL "MAGNIFICO": LE LAUDE DI LORENZO DE' MEDICI
Immergiti nello spirito del Rinascimento fiorentino con questa rara raccolta di Laude, composte da Lorenzo de' Medici e altri illustri poeti del suo circolo. Pubblicata solo tre anni dopo la sua morte, questa edizione del 1495, arricchita da laude aggiuntive, offre un'occasione unica per scoprire la profonda spiritualità e il talento poetico di questa figura iconica.
BMC VI 656, Sander 3878, Proctor 6254; Gamba 106: «Questa bellissima e rara edizione è meno scorretta dell'antecedente».
VENDUTO ALL'ASTA A CHF 30,800

CONTENTS
Raccolta di laude edite da Bartolomeo de' Libri nel 1495, solo tre anni dopo la morte del Magnifico. Rispetto all'edizione precedente (Firenze, Bonaccorsi, 1485) la presente risulta arricchita da laude aggiuntive di, tra gli altri, Lorenzo Tornabuoni, Giambatista Medico della Barba e Lorenzo de' Medici.

Divenuto negli anni ottanta l'ago della bilancia della politica italiana, trattato come un sovrano dai monarchi stranieri, Lorenzo legò il suo nome al periodo di massimo splendore del Rinascimento fiorentino, circondandosi di intellettuali (Poliziano, Ficino, Pico della Mirandola) e di artisti quali Botticelli e il giovane Michelangelo. Dopo la sua prematura scomparsa (1492), la rivalità dei signori italiani, non più frenati dalla sua diplomazia, degenerò fino a permettere la discesa di Carlo VIII di Francia e l'inizio delle guerre d'Italia del XVI secolo.

Lorenzo si dedicò alla produzione di Laudi, composte sulla scia del clima di inquietudine nato dalle predicazioni savonaroliane.
Dall'altro, il clima festaiolo del Carnevale fiorentino, intenso nel suo clima di baldoria e gioiosità, viene dipinto mirabilmente ne I canti carnascialeschi (1490, quindi dello stesso anno della sacra rappresentazione), il cui gioiello poetico è rappresentato dalla celeberrima Canzona di Bacco. Capitoli e Laude, scritta all'inizio della conversione neoplatonica.

«Quant'è bella giovinezza,
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non v'è certezza»
(Lorenzo de' Medici, Canzona di Bacco, Canti carnascialeschi)

Lorenzo di Piero de' Medici, modernamente noto come Lorenzo il Magnifico (Firenze, 1449 – Careggi, 1492), fu signore di Firenze dal 1469 alla morte, il terzo della dinastia dei Medici. È stato anche uno scrittore, mecenate, poeta e umanista, nonché uno dei più significativi uomini politici del Rinascimento, sia per aver incarnato l'ideale del principe umanista, sia per l'oculatissima e diplomatica gestione del potere.

Per questi motivi, Lorenzo fu oggetto della Congiura dei Pazzi (1478), nella quale il fratello Giuliano de' Medici rimase assassinato. Il fallimento della congiura provocò l'ira di papa Sisto, del re di Napoli Ferrante d'Aragona e di tutti coloro che erano intimoriti dal rafforzamento del potere mediceo su Firenze. Seguirono, pertanto, due anni di guerra contro Firenze, nella quale il prestigio interno e internazionale del Magnifico si rafforzarono enormemente grazie alla sua abilità diplomatica e al suo carisma, con cui riuscì da un lato a sgretolare la coalizione anti-fiorentina, dall'altro a mantenere unite le forze interne alla Repubblica.

CONDITION REPORT
Carte [117]. Segnatura: π4 (-π1) a-n8 o10. Testo in carattere tondo su due colonne (R 97). Iniziali xilografiche. La carta π1, riprodotta su carta antica. Restauri marginali a parte delle carte h2, da o6 a o10. Ultima carta con ampie mancanze, controfondata. Alcune fioriture e macchioline nel testo. Legatura moderna in mezza pelle con piatti in percallina, titoli e decorazioni in oro ai comparti del dorso. Rilegata in principio carta manoscritta da mani diversi di commento alla copia.

FULL TITLES & AUTHORS
Laude facte & composte da piu persone spirituali.
[Firenze]: [Bartolomeo de Libri], [1495 ca]
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