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Scuola caravaggesca (XVII) - Figura religiosa (o Profeta?) - NO RESERVE
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Scuola caravaggesca (XVII) - Figura religiosa (o Profeta?) - NO RESERVE

HENDRIK VAN SOMER [Ambito di] (Lokeren, 1607 – Napoli, 1656?) Figura religiosa (o Profeta?) Olio su tela, cm. 46 x 36 SPECIAL NOTICE: This lot is offered without RESERVE NOTE: Pubblicazione catalogo opere della collezione Intermidiart. Certificato di Garanzia e Lecita Provenienza. Opera senza cornice: Il dipinto, inedito, illustra una mezza figura di uomo, un Santo o Profeta, anche se a causa dell’ossidazione e vecchi restauri non ci permette l’esatta identificazione iconografica. Esso è rappresentato da un vecchio con la barba, rappresentato a mezzo busto e di profilo. Il dipinto dal quale trasuda una profonda umanità che comunica allo spettatore un messaggio di poderosa forza morale, senza indulgere ad un formalismo decorativo: un fondo scuro dal quale campeggia una figura, severa e bonaria allo stesso tempo, realizzata con una pennellata generosa, grassa e pastosa, quella che sarà definita tremendo impasto, piena di impeto e pregna di una luce rigorosa che penetra nelle pieghe della fronte, forti e nodose. Sia pur interessate da precdenti restauri, la tela mostra comunque la sua qualità espressiva, con un carattere caravaggesco e naturalistico che suggerisce l'attribuzione ad un artista attivo a Napoli durante il XVII secolo. La rappresentazione di mezze figure di Santi e filosofi, investigati con crudo realismo, fu infatti un’invenzione di Giuseppe Ribera e diffusasi oltremodo dai suoi allievi. Per la qualità materica e di stesura pittorica, a pennellate larghe e dense, che accentuano le rughe del volto del vecchio già visibilmente presenti nei prototipi del maestro spagnolo, quest’opera sembra possa essere stata dipinta, con buone probabilità, da uno dei pittori della cerchia di Ribera imitandone le soluzioni di vigoroso naturalismo che dalla metà degli anni Trenta quest'ultimo aveva accresciuto a seguito di aperture verso aspetti di solare bellezza pittorica delle correnti “neovenete” allora circolanti tra Roma, Genova, Napoli e Palermo su modelli di Giovan Benedetto Castiglione, il Grechetto, dei giovani Pietro da Cortona e Nicolas Poussin e di Pietro Novelli, il Monreale. Tra i più convinti seguaci del valenzano, con soluzioni riscontrabili anche nella nostra tela, si annoverano anche il giovane Luca Giordano, Francesco Fracanzano e Hendrick Van Somer. A quest’ultimo, la nostra opera si distingue nello stile e nella stesura dei colori. Lavorando con il Ribera ne recepì la stessa predilezione per la corposità della materia pittorica e ripropose spesso i soggetti più richiesti dalla committenza: studi di teste e mezze figure di filosofi e profeti su fondo scuro. Il dipinto raffigura un soggetto eccellente per gli artisti dediti a dipingere con crudo realismo le sofferenze del corpo e l'estasi. I caratteri di stile – nonostante evidenziano i riflessi del citato Ribera, la nostra tela – presenta un fare pittorico difforme; l'attenzione descrittiva del volto e la peculiare stesura a brevi pennellate accostate, costruttive e dai toni discordanti, suggeriscono l'attribuzione ad un pittore nello stile di Hendrick van Sommer (Amsterdam, 1607; ?, 1684), documentato a Napoli dal 1624 e, secondo il De Dominici, allievo dello Spagnoletto. È molto probabile, alla luce delle attuali conoscenze, che la tela in esame per la sua qualità pittorica possa essere stato dipinto proprio dall’artista Sommer per soddisfare la richiesta di un ignoto collezionista meridionale desideroso di possedere, per la propria devozione privata, un’opera che ne dimostra la stretta dipendenza dai modelli del Ribera e del Maestro dell’annuncio ai pastori. In merito al suo stato conservativo, la tela versa in discreto stato conservativo. La superficie pittorica si presenta in patina. Si notano – a luce di Wood – diversi restauri sparsi, e non si esclude trattasi di un frammento di un’opera più grande. Sono inoltre presente, diversi svelature e ossidazione della superficie pittorica. A luce solare è visibile una craquelé rapportato all'epoca. Il dipinto – di buona mano pittorica – è molto interessante sia per la sua impostazione iconografica, sia per la stesura dei colori, sinonimo di un’artista di grande qualità interpretativa. Le misure della tela sono cm. 46 x 36. Il dipinto viene ceduto senza cornice, nonostante risulta impreziosita da una pregevole cornice in legno dorato e lavorata in stile antico di grande valore. Provenienza: Coll. Privata Siciliana Pubblicazione:  Inedito;  I Miti e il Territorio nella Sicilia dalle mille culture. INEDITA QUADRERIA catalogo generale dei dipinti della collezione del ciclo “I Miti e il territorio”, Editore Lab_04, Marsala, 2024. Nel caso di vendita al di fuori del territorio italiano, l'acquirente dovrà attendere i tempi di evasione delle pratiche di esportazione.

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HENDRIK VAN SOMER [Ambito di]
(Lokeren, 1607 – Napoli, 1656?)
Figura religiosa (o Profeta?)
Olio su tela, cm. 46 x 36



SPECIAL NOTICE: This lot is offered without RESERVE

NOTE: Pubblicazione catalogo opere della collezione Intermidiart. Certificato di Garanzia e Lecita Provenienza. Opera senza cornice:

Il dipinto, inedito, illustra una mezza figura di uomo, un Santo o Profeta, anche se a causa dell’ossidazione e vecchi restauri non ci permette l’esatta identificazione iconografica. Esso è rappresentato da un vecchio con la barba, rappresentato a mezzo busto e di profilo. Il dipinto dal quale trasuda una profonda umanità che comunica allo spettatore un messaggio di poderosa forza morale, senza indulgere ad un formalismo decorativo: un fondo scuro dal quale campeggia una figura, severa e bonaria allo stesso tempo, realizzata con una pennellata generosa, grassa e pastosa, quella che sarà definita tremendo impasto, piena di impeto e pregna di una luce rigorosa che penetra nelle pieghe della fronte, forti e nodose. Sia pur interessate da precdenti restauri, la tela mostra comunque la sua qualità espressiva, con un carattere caravaggesco e naturalistico che suggerisce l'attribuzione ad un artista attivo a Napoli durante il XVII secolo. La rappresentazione di mezze figure di Santi e filosofi, investigati con crudo realismo, fu infatti un’invenzione di Giuseppe Ribera e diffusasi oltremodo dai suoi allievi. Per la qualità materica e di stesura pittorica, a pennellate larghe e dense, che accentuano le rughe del volto del vecchio già visibilmente presenti nei prototipi del maestro spagnolo, quest’opera sembra possa essere stata dipinta, con buone probabilità, da uno dei pittori della cerchia di Ribera imitandone le soluzioni di vigoroso naturalismo che dalla metà degli anni Trenta quest'ultimo aveva accresciuto a seguito di aperture verso aspetti di solare bellezza pittorica delle correnti “neovenete” allora circolanti tra Roma, Genova, Napoli e Palermo su modelli di Giovan Benedetto Castiglione, il Grechetto, dei giovani Pietro da Cortona e Nicolas Poussin e di Pietro Novelli, il Monreale.
Tra i più convinti seguaci del valenzano, con soluzioni riscontrabili anche nella nostra tela, si annoverano anche il giovane Luca Giordano, Francesco Fracanzano e Hendrick Van Somer. A quest’ultimo, la nostra opera si distingue nello stile e nella stesura dei colori. Lavorando con il Ribera ne recepì la stessa predilezione per la corposità della materia pittorica e ripropose spesso i soggetti più richiesti dalla committenza: studi di teste e mezze figure di filosofi e profeti su fondo scuro.
Il dipinto raffigura un soggetto eccellente per gli artisti dediti a dipingere con crudo realismo le sofferenze del corpo e l'estasi. I caratteri di stile – nonostante evidenziano i riflessi del citato Ribera, la nostra tela – presenta un fare pittorico difforme; l'attenzione descrittiva del volto e la peculiare stesura a brevi pennellate accostate, costruttive e dai toni discordanti, suggeriscono l'attribuzione ad un pittore nello stile di Hendrick van Sommer (Amsterdam, 1607; ?, 1684), documentato a Napoli dal 1624 e, secondo il De Dominici, allievo dello Spagnoletto.
È molto probabile, alla luce delle attuali conoscenze, che la tela in esame per la sua qualità pittorica possa essere stato dipinto proprio dall’artista Sommer per soddisfare la richiesta di un ignoto collezionista meridionale desideroso di possedere, per la propria devozione privata, un’opera che ne dimostra la stretta dipendenza dai modelli del Ribera e del Maestro dell’annuncio ai pastori.
In merito al suo stato conservativo, la tela versa in discreto stato conservativo. La superficie pittorica si presenta in patina. Si notano – a luce di Wood – diversi restauri sparsi, e non si esclude trattasi di un frammento di un’opera più grande. Sono inoltre presente, diversi svelature e ossidazione della superficie pittorica. A luce solare è visibile una craquelé rapportato all'epoca. Il dipinto – di buona mano pittorica – è molto interessante sia per la sua impostazione iconografica, sia per la stesura dei colori, sinonimo di un’artista di grande qualità interpretativa. Le misure della tela sono cm. 46 x 36. Il dipinto viene ceduto senza cornice, nonostante risulta impreziosita da una pregevole cornice in legno dorato e lavorata in stile antico di grande valore.

Provenienza: Coll. Privata Siciliana

Pubblicazione:
 Inedito;
 I Miti e il Territorio nella Sicilia dalle mille culture. INEDITA QUADRERIA catalogo generale dei dipinti della collezione del ciclo “I Miti e il territorio”, Editore Lab_04, Marsala, 2024.

Nel caso di vendita al di fuori del territorio italiano, l'acquirente dovrà attendere i tempi di evasione delle pratiche di esportazione.


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