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Van Gestel - Historia Sacra et Profana - 1725
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Van Gestel - Historia Sacra et Profana - 1725

IMPORTANTE DOCUMENTO STORICO, CORREDATO DA UN'AMPIA DOCUMENTAZIONE ICONOGRAFICA Originale e unica edizione di quest'opera sull'arcidiocesi di Mechelen, del monaco Cornelius Van Gestel (Mechelen 1658-1748) . Illustrazioni: 1 cartina a pieghe dell'arcidiocesi di Mechelen, 9 ritratti, 10 monumenti funebri e 3 immagini pieghevoli di chiese (St Rombaut a Mechelen, Sint Pieter a Lovanio e Sint Goedele a Bruxelles). Gams, 250. Brunet, 25064 IN VENDITA ONLINE A 1.100 EURO CONTENTS Nel XVI secolo, per meglio contrastare la riforma protestante, nonché per risolvere annose questioni di carattere politico e linguistico, i Paesi Bassi e i Paesi Bassi del Sud subirono una sostanziale modifica della geografia ecclesiastica, che era rimasta immutata fin dall'epoca carolingia. Con la bolla Super universas del 12 maggio 1559, papa Paolo IV riorganizzò le circoscrizioni ecclesiastiche della regione ed istituì quattordici nuove diocesi, tra cui l'arcidiocesi metropolitana di Malines, con territorio ricavato da quello delle diocesi di Cambrai e di Liegi. Originariamente ebbe come suffraganee le diocesi di Anversa, Bruges, Gand, Ypres, 's-Hertogenbosch e Roermond, tutte erette in quella stessa data. Papa Pio IV, con due speciali bolle, organizzò la nuova sede metropolitana di Malines. L'11 marzo 1561, con la bolla Ex iniuncto nobis, definì i confini della nuova diocesi, il numero delle località che ne costituivano il territorio, e istituì il capitolo della cattedrale. Il giorno precedente, con la bolla Romanus Pontifex, il pontefice assegnò come dotazione per il mantenimento dell'arcivescovo l'abbazia benedettina di Affligem. Con queste bolle, il pontefice riconobbe all'arcivescovo di Malines il titolo di primate del Belgio. Nel 1596 l'arcidiocesi fu suddivisa in undici decanati (doyennés): Malines, Bruxelles, Lovanio, Leeuw-Saint-Pierre, Leeuw-Saint-Léonard, Diest, Tirlemont, Alost, Grammont, Renaix e Oosterzele. Primo metropolita fu nominato il cardinale Antoine Perrenot de Granvelle, che tuttavia, per i suoi stretti legami con il re spagnolo Filippo II, dovette abbandonare l'arcidiocesi e il suo Paese nel marzo 1564, senza mai più farvi ritorno; ottenne importanti incarichi a Roma e altrove, tra questi fu viceré di Napoli e cardinale camerlengo. Il vero organizzatore della nuova arcidiocesi è stato Matthias Hovius, che introdusse la riforma voluta dal concilio di Trento, istituì il seminario arcivescovile, e fece pubblicare dai gesuiti il catechismo, che fu la base per l'istruzione religiosa dei fedeli fino al XX secolo. La rivoluzione francese ebbe delle importanti conseguenze anche per l'arcidiocesi di Malines. L'occupante francese confiscò il palazzo arcivescovile che fu venduto; e il cardinale Joannes-Henricus von Franckenberg morì in esilio a Breda nel 1804. Il concordato del 1801 tra Napoleone e papa Pio VII normalizzò le relazioni tra la Chiesa e lo Stato. Con la bolla Qui Christi Domini del 29 novembre 1801, fu soppressa la diocesi di Anversa e il suo territorio annesso a quello di Malines, che si estendeva ora sui dipartimenti francesi, oggi non più esistenti, della Dyle e delle Due Nete. Contestualmente la provincia ecclesiastica di Malines fu totalmente rivista, arrivando a comprendere le diocesi di Tournai, Gand, Namur, Liegi, Aquisgrana, Treviri e Magonza. Nel 1821 Malines perse le diocesi tedesche, e da allora la provincia ecclesiastica comprese solo le diocesi del Belgio. Il 22 marzo 1803 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione del vicariato apostolico di Breda (oggi diocesi). Il 27 maggio 1834 fu ristabilita la diocesi di Bruges come suffraganea di Malines. Il cardinale Engelbert Sterckx fondò nel 1834 l'università cattolica di Malines, trasferita l'anno successivo a Lovanio, in sostituzione della vecchia università di Lovanio, fondata nel XV secolo, e che ebbe tra i suoi più illustri rettori Giansenio, ma soppressa nel 1797 durante l'occupazione francese. Durante l'episcopato di Desiré-Félicien-François-Joseph Mercier si svolsero a Malines, tra dicembre 1921 e marzo 1925, le cosiddette conversazioni di Mechelen, volute e presiedute dal cardinale; furono una serie di cinque incontri informali tra esponenti della Chiesa cattolica e della Chiesa anglicana per esaminare i punti di accordo e quelli di disaccordo, finalizzata ad una possibile riunificazione tra le due Chiese. CONDITION REPORT 2 tomi in 1 volume. Legatura in pelle. Titolo inciso al dorso. Titolo al frontespizio in rosso e nero. Con 24 tavole fuori testo, anche ripiegate, di vedute, carte geografiche, ritratti, etc. Le pagine interne non presentano particolari segni di usura ne di macchie. Nel complesso, buono stato di mantenimento dell’opera. Pp. (2), 12nn. 289; 328; 2nn. (2). FULL TITLES & AUTHORS Historia Sacra et Profana archiepiscopatus mechliniensis; sive descriptio Archi-Diocesis Illius Item Urbium, appidorum; pagorum, dominiorum, monasteriorum, castellorumque sub eâ, in XI decanatus divisa. Hagae Comitum, Apud Christianum Van Lom, 1725 Van Gestel Cornel

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Van Gestel - Historia Sacra et Profana - 1725

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IMPORTANTE DOCUMENTO STORICO, CORREDATO DA UN'AMPIA DOCUMENTAZIONE ICONOGRAFICA Originale e unica edizione di quest'opera sull'arcidiocesi di Mechelen, del monaco Cornelius Van Gestel (Mechelen 1658-1748) . Illustrazioni: 1 cartina a pieghe dell'arcidiocesi di Mechelen, 9 ritratti, 10 monumenti funebri e 3 immagini pieghevoli di chiese (St Rombaut a Mechelen, Sint Pieter a Lovanio e Sint Goedele a Bruxelles).
Gams, 250. Brunet, 25064
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CONTENTS
Nel XVI secolo, per meglio contrastare la riforma protestante, nonché per risolvere annose questioni di carattere politico e linguistico, i Paesi Bassi e i Paesi Bassi del Sud subirono una sostanziale modifica della geografia ecclesiastica, che era rimasta immutata fin dall'epoca carolingia. Con la bolla Super universas del 12 maggio 1559, papa Paolo IV riorganizzò le circoscrizioni ecclesiastiche della regione ed istituì quattordici nuove diocesi, tra cui l'arcidiocesi metropolitana di Malines, con territorio ricavato da quello delle diocesi di Cambrai e di Liegi. Originariamente ebbe come suffraganee le diocesi di Anversa, Bruges, Gand, Ypres, 's-Hertogenbosch e Roermond, tutte erette in quella stessa data.

Papa Pio IV, con due speciali bolle, organizzò la nuova sede metropolitana di Malines. L'11 marzo 1561, con la bolla Ex iniuncto nobis, definì i confini della nuova diocesi, il numero delle località che ne costituivano il territorio, e istituì il capitolo della cattedrale. Il giorno precedente, con la bolla Romanus Pontifex, il pontefice assegnò come dotazione per il mantenimento dell'arcivescovo l'abbazia benedettina di Affligem. Con queste bolle, il pontefice riconobbe all'arcivescovo di Malines il titolo di primate del Belgio. Nel 1596 l'arcidiocesi fu suddivisa in undici decanati (doyennés): Malines, Bruxelles, Lovanio, Leeuw-Saint-Pierre, Leeuw-Saint-Léonard, Diest, Tirlemont, Alost, Grammont, Renaix e Oosterzele.

Primo metropolita fu nominato il cardinale Antoine Perrenot de Granvelle, che tuttavia, per i suoi stretti legami con il re spagnolo Filippo II, dovette abbandonare l'arcidiocesi e il suo Paese nel marzo 1564, senza mai più farvi ritorno; ottenne importanti incarichi a Roma e altrove, tra questi fu viceré di Napoli e cardinale camerlengo. Il vero organizzatore della nuova arcidiocesi è stato Matthias Hovius, che introdusse la riforma voluta dal concilio di Trento, istituì il seminario arcivescovile, e fece pubblicare dai gesuiti il catechismo, che fu la base per l'istruzione religiosa dei fedeli fino al XX secolo.

La rivoluzione francese ebbe delle importanti conseguenze anche per l'arcidiocesi di Malines. L'occupante francese confiscò il palazzo arcivescovile che fu venduto; e il cardinale Joannes-Henricus von Franckenberg morì in esilio a Breda nel 1804. Il concordato del 1801 tra Napoleone e papa Pio VII normalizzò le relazioni tra la Chiesa e lo Stato. Con la bolla Qui Christi Domini del 29 novembre 1801, fu soppressa la diocesi di Anversa e il suo territorio annesso a quello di Malines, che si estendeva ora sui dipartimenti francesi, oggi non più esistenti, della Dyle e delle Due Nete.

Contestualmente la provincia ecclesiastica di Malines fu totalmente rivista, arrivando a comprendere le diocesi di Tournai, Gand, Namur, Liegi, Aquisgrana, Treviri e Magonza. Nel 1821 Malines perse le diocesi tedesche, e da allora la provincia ecclesiastica comprese solo le diocesi del Belgio.

Il 22 marzo 1803 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione del vicariato apostolico di Breda (oggi diocesi). Il 27 maggio 1834 fu ristabilita la diocesi di Bruges come suffraganea di Malines.

Il cardinale Engelbert Sterckx fondò nel 1834 l'università cattolica di Malines, trasferita l'anno successivo a Lovanio, in sostituzione della vecchia università di Lovanio, fondata nel XV secolo, e che ebbe tra i suoi più illustri rettori Giansenio, ma soppressa nel 1797 durante l'occupazione francese.

Durante l'episcopato di Desiré-Félicien-François-Joseph Mercier si svolsero a Malines, tra dicembre 1921 e marzo 1925, le cosiddette conversazioni di Mechelen, volute e presiedute dal cardinale; furono una serie di cinque incontri informali tra esponenti della Chiesa cattolica e della Chiesa anglicana per esaminare i punti di accordo e quelli di disaccordo, finalizzata ad una possibile riunificazione tra le due Chiese.

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2 tomi in 1 volume. Legatura in pelle. Titolo inciso al dorso. Titolo al frontespizio in rosso e nero. Con 24 tavole fuori testo, anche ripiegate, di vedute, carte geografiche, ritratti, etc. Le pagine interne non presentano particolari segni di usura ne di macchie. Nel complesso, buono stato di mantenimento dell’opera. Pp. (2), 12nn. 289; 328; 2nn. (2).

FULL TITLES & AUTHORS
Historia Sacra et Profana archiepiscopatus mechliniensis; sive descriptio Archi-Diocesis Illius Item Urbium, appidorum; pagorum, dominiorum, monasteriorum, castellorumque sub eâ, in XI decanatus divisa.
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