Nel 2015, François Halard (nato nel 1961, francese) ha visitato l'appartamento quasi vuoto del defunto Saul Leiter nell'East Village, due anni dopo la sua scomparsa, nel 2013. Ha scattato fotografie delle pareti decrepite, dell'armadio vuoto e di ciò che Saul Leiter aveva lasciato indietro. Saul Leiter (1923–2013) è stato un pittore e fotografo americano il cui lavoro era profondamente legato all'East Village, il quartiere in cui visse per oltre cinquantacinque anni. La sua fotografia, a volte astratta, sempre piena di sentimento, costituisce una documentazione di scene di strada sia in bianco e nero che a colori. Dopo l'uscita del primo libro nel 2006, cinquant'anni dopo aver iniziato a lavorare, Leiter è stato considerato un pioniere della fotografia a colori, anche se avrebbe risentito l'uso di questa parola; gli è capitato di avere con sé la sua macchina fotografica, senza mai avere intenzione di scattare fotografie, come ha spiegato nel documentario del 2011 In No Great Hurry: » Non so se otterrò quello che otterrò «. François Halard riesce in qualche modo a catturare lo spirito di Saul Leiter, sfogliando le pagine che sembra possa apparire nella prossima pubblicazione. O almeno lo farà il suo gatto. Ma lo spazio resta meravigliosamente vuoto. Ad eccezione dei corpi e delle persone presenti nelle fotografie che ha lasciato e che François Halard ha fotografato come parte dell'interno. Questo potrebbe essere l'elemento ancora più sorprendente; corpi e persone che compaiono nelle fotografie di François Halard, il più delle volte rigorosamente disabitati. Sono l'omaggio di Halard a Saul Leiter.