No. 77247503

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Maxalto - Afra Scarpa, Tobia Scarpa - Dining table (3) - Artona - Ebony, Walnut
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€ 1,560
20 weeks ago

Maxalto - Afra Scarpa, Tobia Scarpa - Dining table (3) - Artona - Ebony, Walnut

Maxalto. Una storia di successo. 1975 – 1992 · AFRA E TOBIA SCARPA Maxalto nasce nel 1975 come azienda che affianca B&B Italia definendo una sua precisa identità nella produzione specializzata di mobili ad alto contenuto artigianale. Ricercare la più alta qualità nei materiali e nelle lavorazioni è l’obiettivo di eccellenza dichiarato fin dal nome: Maxalto dal dialetto veneto “massa alto”, che significa “il più alto”. Sotto il profilo formale la ricerca guarda al passato attraverso la rivisitazione di forme classiche. Afra e Tobia Scarpa ne sono gli interpreti, autori di una serie di arredi che rendono il legno protagonista attraverso l’uso di antiche e rare lavorazioni tipiche dell’ebanisteria e della liuteria. Nascono così arredi in legno scultorei, come la collezione Artona e la collezione New Harmony. In questa asta presentiamo una serie di 3 tavolini di salotto che possono essere disposti in un arredo a creare numerosi soluzioni. I tavolini come tutti i pezzi della serie Artona sono realizzati con grande competenza ebanistica, fiore all'occhiello della migliore produzione artigianale Veneta di fine XX° secolo. Le condizioni d'uso sono molto buone. E' presente una velatura della vernice sul top di uno dei tre tavolini come si vede in foto. Dimensioni tavolino grande in cm: Altezza 44.5 Lunghezza 125 Profondità 70 Dimensione tavolini piccoli in cm: Altezza 41 Lunghezza 64 Profondità 60.5 "Design Radicale" include l'assicurazione sul trasporto per Italia /Europa nei costi di spedizione indicati. Per la spedizione "resto del mondo" il costo è indicativo. Formuleremo un preventivo ad asta conclusa secondo la destinazione. Afra e Tobia Scarpa Figlio dell'altrettanto noto Carlo Scarpa, Tobia si colloca tra i più importanti designer Italiani degli ultimi 50 anni Si è laureato presso la Facoltà di architettura di Venezia nel 1969 ma la carriera inizia dai primi anni '60. Da allora ha lavorato sia nel campo del design che in quello dell'architettura e del restauro realizzando, in collaborazione con Afra Bianchin, numerose opere significative. Collaborano con Dino Gavina come designers e nascono il divano "Bastiano" ed il letto "Vanessa". 1963 - Inizia la collaborazione con la ditta di Meda. 1964 - Collaborano con la ditta Stildomus il cui proprietario è Aldo Bartolomeo. Incontrano Luciano Benetton per il quale progetteranno la prima fabbrica (il maglificio), la casa, e la catena di negozi, protagonista di un nuovo atteggiamento per la gestione della produzione, distribuzione e vendita, curando quindi l'immagine della società. 1966 - Progettano per la Eclisse e la Vico Magistretti 1981 - Progettano per la Goppion. 1986 - Collaborano con la Casas. 1987 - Collaborano con la Meritalia 1989 - Progettano per la IB Office. - Dal 2000 insegna alla facoltà di disegno industriale ClaDIS di Venezia. Tra i numerosi premi ed i riconoscimenti ricevuti: Il Compasso d'oro ADI del 1970; Compasso d'Oro, Segnalazione d'Onore ADI del 1979; il Resource Council Inc. 1981; Neocom merit Award, Chicago, 1982; Primer, Premio Nacional De Diseño Otorgado 1987; Auszeichnung für hohe Design Qualität 1992 e l'IF Industrie Forum Design Hannover del 1992. Inoltre, alcune delle sue opere sono esposte nei più importanti musei del mondo e nell'ottobre 2004 l'Istituto Italiano di Cultura di Chicago ha organizzato una esposizione itinerante (Chicago, Los Angeles, Toronto, San Francisco) dedicata al suo lavoro. Nati e cresciuti dall’idea di Piero Ambrogio Busnelli e Afra e Tobia Scarpa, gli arredi Maxalto con il lavoro di Antonio Citterio sono arrivati a comporre un catalogo di neo-classici moderni. Moderni perché idealmente legati a visioni di Maestri più libertari come Jean-Michel Frank, rispetto al troppo rigore di Le Corbusier o Mies van der Rohe: neo-classici perché filtrati nelle forme e nelle finiture attraverso lo sguardo contemporaneo di un architetto italiano. Le radici culturali sono importanti, l’impronta umanistica del progettista è essenziale per affrontare le diverse scale con la stessa intelligenza del disegno. Mentre progetta la costruzione di nuovissimi edifici, infrastrutture o grattacieli interi, Antonio Citterio sa bene che negli interni, per molte ragioni, forme e tipologie dei mobili cambiano sempre più lentamente, senza clamorose fratture col passato. La casa e i suoi ambienti tradizionali - soggiorni, sale da pranzo, stanze da letto - tornano ad essere il nucleo dell’interazione sociale, con la grande differenza che negli stessi spazi, grazie anche a un’accelerazione tecnologica fortissima, è possibile la comunicazione personale ma pure quella elettronica: dialogare anche a grandissime distanze, interagire con attrezzature sofisticate, o semplicemente ritrovare la dimensione del gioco, del divertimento, della conversazione. In questo scenario della casa certamente più complesso di un tempo, l’idea Maxalto di un modernismo classico (o di un classicismo moderno) mantiene il suo valore nei modelli esistenti: ma le più recenti produzioni disegnate nel 2020 da Antonio Citterio si evolvono organicamente fino a mostrare un progetto di cultura dell’arredamento aggiornato ai cambiamenti dell’abitare.

No. 77247503

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Maxalto - Afra Scarpa, Tobia Scarpa - Dining table (3) - Artona - Ebony, Walnut

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Maxalto. Una storia di successo.
1975 – 1992 · AFRA E TOBIA SCARPA
Maxalto nasce nel 1975 come azienda che affianca B&B Italia definendo una sua precisa identità nella produzione specializzata di mobili ad alto contenuto artigianale. Ricercare la più alta qualità nei materiali e nelle lavorazioni è l’obiettivo di eccellenza dichiarato fin dal nome: Maxalto dal dialetto veneto “massa alto”, che significa “il più alto”.
Sotto il profilo formale la ricerca guarda al passato attraverso la rivisitazione di forme classiche. Afra e Tobia Scarpa ne sono gli interpreti, autori di una serie di arredi che rendono il legno protagonista attraverso l’uso di antiche e rare lavorazioni tipiche dell’ebanisteria e della liuteria. Nascono così arredi in legno scultorei, come la collezione Artona e la collezione New Harmony.

In questa asta presentiamo una serie di 3 tavolini di salotto che possono essere disposti in un arredo a creare numerosi soluzioni.
I tavolini come tutti i pezzi della serie Artona sono realizzati con grande competenza ebanistica, fiore all'occhiello della migliore produzione artigianale Veneta di fine XX° secolo.
Le condizioni d'uso sono molto buone. E' presente una velatura della vernice sul top di uno dei tre tavolini come si vede in foto.


Dimensioni tavolino grande in cm: Altezza 44.5 Lunghezza 125 Profondità 70
Dimensione tavolini piccoli in cm: Altezza 41 Lunghezza 64 Profondità 60.5

"Design Radicale" include l'assicurazione sul trasporto per Italia /Europa nei costi di spedizione indicati.
Per la spedizione "resto del mondo" il costo è indicativo. Formuleremo un preventivo ad asta conclusa secondo la destinazione.


Afra e Tobia Scarpa
Figlio dell'altrettanto noto Carlo Scarpa, Tobia si colloca tra i più importanti designer Italiani degli ultimi 50 anni
Si è laureato presso la Facoltà di architettura di Venezia nel 1969 ma la carriera inizia dai primi anni '60. Da allora ha lavorato sia nel campo del design che in quello dell'architettura e del restauro realizzando, in collaborazione con Afra Bianchin, numerose opere significative. Collaborano con Dino Gavina come designers e nascono il divano "Bastiano" ed il letto "Vanessa". 1963 - Inizia la collaborazione con la ditta di Meda. 1964 - Collaborano con la ditta Stildomus il cui proprietario è Aldo Bartolomeo. Incontrano Luciano Benetton per il quale progetteranno la prima fabbrica (il maglificio), la casa, e la catena di negozi, protagonista di un nuovo atteggiamento per la gestione della produzione, distribuzione e vendita, curando quindi l'immagine della società. 1966 - Progettano per la Eclisse e la Vico Magistretti 1981 - Progettano per la Goppion. 1986 - Collaborano con la Casas. 1987 - Collaborano con la Meritalia 1989 - Progettano per la IB Office. - Dal 2000 insegna alla facoltà di disegno industriale ClaDIS di Venezia.
Tra i numerosi premi ed i riconoscimenti ricevuti: Il Compasso d'oro ADI del 1970; Compasso d'Oro, Segnalazione d'Onore ADI del 1979; il Resource Council Inc. 1981; Neocom merit Award, Chicago, 1982; Primer, Premio Nacional De Diseño Otorgado 1987; Auszeichnung für hohe Design Qualität 1992 e l'IF Industrie Forum Design Hannover del 1992.
Inoltre, alcune delle sue opere sono esposte nei più importanti musei del mondo e nell'ottobre 2004 l'Istituto Italiano di Cultura di Chicago ha organizzato una esposizione itinerante (Chicago, Los Angeles, Toronto, San Francisco) dedicata al suo lavoro.

Nati e cresciuti dall’idea di Piero Ambrogio Busnelli e Afra e Tobia Scarpa, gli arredi Maxalto con il lavoro di Antonio Citterio sono arrivati a comporre un catalogo di neo-classici moderni. Moderni perché idealmente legati a visioni di Maestri più libertari come Jean-Michel Frank, rispetto al troppo rigore di Le Corbusier o Mies van der Rohe: neo-classici perché filtrati nelle forme e nelle finiture attraverso lo sguardo contemporaneo di un architetto italiano. Le radici culturali sono importanti, l’impronta umanistica del progettista è essenziale per affrontare le diverse scale con la stessa intelligenza del disegno. Mentre progetta la costruzione di nuovissimi edifici, infrastrutture o grattacieli interi, Antonio Citterio sa bene che negli interni, per molte ragioni, forme e tipologie dei mobili cambiano sempre più lentamente, senza clamorose fratture col passato. La casa e i suoi ambienti tradizionali - soggiorni, sale da pranzo, stanze da letto - tornano ad essere il nucleo dell’interazione sociale, con la grande differenza che negli stessi spazi, grazie anche a un’accelerazione tecnologica fortissima, è possibile la comunicazione personale ma pure quella elettronica: dialogare anche a grandissime distanze, interagire con attrezzature sofisticate, o semplicemente ritrovare la dimensione del gioco, del divertimento, della conversazione. In questo scenario della casa certamente più complesso di un tempo, l’idea Maxalto di un modernismo classico (o di un classicismo moderno) mantiene il suo valore nei modelli esistenti: ma le più recenti produzioni disegnate nel 2020 da Antonio Citterio si evolvono organicamente fino a mostrare un progetto di cultura dell’arredamento aggiornato ai cambiamenti dell’abitare.






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