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Giorgio Luxardo (1937 – 2019) - Rustico - NO RESERVE
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Giorgio Luxardo (1937 – 2019) - Rustico - NO RESERVE

GIORGIO LUXARDO (Livorno, 1937 – 2019) Rustico Olio su tavoletta, 25,5 x 25 Firmato ‘G. LUXARDO” in basso a destra Dimensione cornice, cm. 41 x 40 x 5 ca. NOTE: Pubblicazione catalogo opere della collezione Intermidiart. Opera firmata in basso a destra. Sul verso: etichetta dell’esposizione in “Gruppo Labronico – XXX Mostra d’arte – Casa della Cultura, 27 maggio – 24 giugno 1967”. Collezione Siciliana. Certificato di Garanzia e Lecita Provenienza. Opera con cornice in legno dorata (difetti): Questa pregevole opera, proveniente da una collezione siciliana e incentrata sullo scorcio di campagna con un rustico casolare, e fa parte – senza alcun dubbio – al valente pittore livornese Giorgio Luxardo (Livorno, 1937 – 2019). Artista livornese inizia a studiare presso gli studi dei maestri della sua città, Gino Romiti, Ferruccio Mataresi, che scoprono in lui doti e qualità tecniche di valore e quindi lo spronano a continuare la sua attivit. Il primo maestro che lo indirizza verso un linguaggio figurativo derivato dalla tradizione macchiaiola è Renato Natali. Il maestro labronico lo spinge verso lo studio del vero e gli insegna a trarre dalla visione attenta, puntigliosa e diretta della natura, la fonte per le proprie ricerche tematiche. Inizia a realizzare dipinti costruiti con forme nitide, modellate da un sapiente uso dei colori e da una perfetta modulazione della luce. Le uscite quotidiane a dipingere “en plein air”, gli permettono di realizzare con grande padronanza, dei colori, delle luci, dei contrasti, le coste toscane, le sconfinate terre maremmane, le splendide campagne livornesi senza trascurare anche vedute di interni con trascendenti nature morte. Luxardo appartiene a quel gruppo di artisti post macchiaioli che erano legati al proprio territorio e lo sentivano come fonte inesauribile di ispirazione e di ricerca. Entra a far parte del Gruppo Labronico, associazione di artisti che a partire dagli Anni Venti cerca di salvaguardare l'eredità dei pittori della “macchia”, nel 1964 e oggi rappresenta il membro più anziano. Il Gruppo, che vede tra i fondatori nel 1920 Renato Natali, era solito riunirsi nel Caffè Bardi in Piazza Cavour a Livorno. Eì stato promotore del Premio Rotonda, e ha preso parte a mostre e convegni in Italia e all'estero. Nel 1975 gli è stato assegnato il Premio Nazionale Mar'Aurelio per la pittura. Molte delle sue opere si trovano presso collezionisti privati che hanno apprezzato il valore intimistico del maestro. La sua pittura, semplice e diretto – probabilmente per sua formazione da autodidatta – trascrive nelle sue opere il recupero alla memoria collettiva della vecchia Livorno, delle sue contrade, dei suoi sobborghi e della sua campagna, sottolineando gli scorci, i viottoli, le luci, i colori che solo un artista di grande talento riesce a cogliere e trasmettere. Il suo stile è caratterizzato da un continuo passaggio tra passato e presente e riesce a costruire luoghi e figure con una pennellata rapida, attraverso l'uso di colori accesi che improvvisano arditi contrasti cromatici. Il percorso è costruito attorno alla figura di una donna che ha appena attraversato un arco e nell'insieme prevale il colore delle terre toscane, riproposto nelle differenti intensità e qualità di cromia. Le tele, generalmente di piccole dimensioni, e la scarsa quantità di colori mostrano la tecnica del maestro abituato a lavorare all'aperto portandosi appresso tutto ciò che poteva essere utile. Tali elementi sono riscontrabile nella nostra opera in oggetto, realizzata con la corposità grumosa del colore in rilievo, pastoso nella sua stesura per “macchie”, capace di cogliere le bellezze abbaglianti dello scorcio di paesaggio e del casolare, posti e descritte in maniera lirica, ove si assiste all’esaltazione incondizionata di una pittura tutta luce e colore, emblema mistificante di un territorio come Livorno e dei pittori macchiaioli del passato. Il dipinto è firmato in basso a destra “G. LUXARDO” e sul verso reca un’etichetta dell’esposizione in “Gruppo Labronico – XXX Mostra d’arte – Casa della Cultura, 27 maggio – 24 giugno 1967”. L’opera è caratterizzata da una perfetta padronanza sia della forma che della tecnica, con una buona dose d'idealismo ed impressionismo. Opera di buona qualità pittorica e cura dei dettagli. Stato di conservazione buono, la superficie pittorica mostra una vernice in patina, inoltre, si notano a luce solare radente le caratteristiche del colore steso e dell’andamento della pennellata, come: rilievo, direzione, curvatura. Le misure della tavoletta sono cm. 25,5 x 25. Il dipinto risulta impreziosita da una cornice coeva (?) in legno dorata (dimensione cm. 41 x 40 x 5 ca., presenza difetti). "La cornice mostrata nelle foto riportate sopra è stata aggiunta all’opera d’arte dal venditore o da un soggetto terzo. La cornice ti viene fornita senza costi aggiuntivi in modo che sia pronta da esporre non appena arriva. La cornice viene inclusa a titolo di cortesia e non è considerata parte integrante dell’opera d’arte. Pertanto, qualsiasi potenziale danno alla cornice che non influisce sull’opera d’arte stessa non sarà accettato come motivo valido per aprire un reclamo o richiedere l’annullamento dell’ordine." Provenienza: Coll. privata Siciliana Pubblicazione:  I Miti e il Territorio nella Sicilia dalle mille culture. INEDITA QUADRERIA catalogo generale dei dipinti della collezione del ciclo “I Miti e il territorio”, Editore Lab_04, Marsala, 2024. Nel caso di vendita al di fuori del territorio italiano, l'acquirente dovrà attendere i tempi di evasione delle pratiche di esportazione.

No. 84180959

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GIORGIO LUXARDO
(Livorno, 1937 – 2019)
Rustico
Olio su tavoletta, 25,5 x 25
Firmato ‘G. LUXARDO” in basso a destra
Dimensione cornice, cm. 41 x 40 x 5 ca.


NOTE: Pubblicazione catalogo opere della collezione Intermidiart. Opera firmata in basso a destra. Sul verso: etichetta dell’esposizione in “Gruppo Labronico – XXX Mostra d’arte – Casa della Cultura, 27 maggio – 24 giugno 1967”. Collezione Siciliana. Certificato di Garanzia e Lecita Provenienza. Opera con cornice in legno dorata (difetti):

Questa pregevole opera, proveniente da una collezione siciliana e incentrata sullo scorcio di campagna con un rustico casolare, e fa parte – senza alcun dubbio – al valente pittore livornese Giorgio Luxardo (Livorno, 1937 – 2019).
Artista livornese inizia a studiare presso gli studi dei maestri della sua città, Gino Romiti, Ferruccio Mataresi, che scoprono in lui doti e qualità tecniche di valore e quindi lo spronano a continuare la sua attivit. Il primo maestro che lo indirizza verso un linguaggio figurativo derivato dalla tradizione macchiaiola è Renato Natali. Il maestro labronico lo spinge verso lo studio del vero e gli insegna a trarre dalla visione attenta, puntigliosa e diretta della natura, la fonte per le proprie ricerche tematiche. Inizia a realizzare dipinti costruiti con forme nitide, modellate da un sapiente uso dei colori e da una perfetta modulazione della luce. Le uscite quotidiane a dipingere “en plein air”, gli permettono di realizzare con grande padronanza, dei colori, delle luci, dei contrasti, le coste toscane, le sconfinate terre maremmane, le splendide campagne livornesi senza trascurare anche vedute di interni con trascendenti nature morte. Luxardo appartiene a quel gruppo di artisti post macchiaioli che erano legati al proprio territorio e lo sentivano come fonte inesauribile di ispirazione e di ricerca. Entra a far parte del Gruppo Labronico, associazione di artisti che a partire dagli Anni Venti cerca di salvaguardare l'eredità dei pittori della “macchia”, nel 1964 e oggi rappresenta il membro più anziano. Il Gruppo, che vede tra i fondatori nel 1920 Renato Natali, era solito riunirsi nel Caffè Bardi in Piazza Cavour a Livorno. Eì stato promotore del Premio Rotonda, e ha preso parte a mostre e convegni in Italia e all'estero. Nel 1975 gli è stato assegnato il Premio Nazionale Mar'Aurelio per la pittura. Molte delle sue opere si trovano presso collezionisti privati che hanno apprezzato il valore intimistico del maestro.
La sua pittura, semplice e diretto – probabilmente per sua formazione da autodidatta – trascrive nelle sue opere il recupero alla memoria collettiva della vecchia Livorno, delle sue contrade, dei suoi sobborghi e della sua campagna, sottolineando gli scorci, i viottoli, le luci, i colori che solo un artista di grande talento riesce a cogliere e trasmettere. Il suo stile è caratterizzato da un continuo passaggio tra passato e presente e riesce a costruire luoghi e figure con una pennellata rapida, attraverso l'uso di colori accesi che improvvisano arditi contrasti cromatici. Il percorso è costruito attorno alla figura di una donna che ha appena attraversato un arco e nell'insieme prevale il colore delle terre toscane, riproposto nelle differenti intensità e qualità di cromia. Le tele, generalmente di piccole dimensioni, e la scarsa quantità di colori mostrano la tecnica del maestro abituato a lavorare all'aperto portandosi appresso tutto ciò che poteva essere utile. Tali elementi sono riscontrabile nella nostra opera in oggetto, realizzata con la corposità grumosa del colore in rilievo, pastoso nella sua stesura per “macchie”, capace di cogliere le bellezze abbaglianti dello scorcio di paesaggio e del casolare, posti e descritte in maniera lirica, ove si assiste all’esaltazione incondizionata di una pittura tutta luce e colore, emblema mistificante di un territorio come Livorno e dei pittori macchiaioli del passato.
Il dipinto è firmato in basso a destra “G. LUXARDO” e sul verso reca un’etichetta dell’esposizione in “Gruppo Labronico – XXX Mostra d’arte – Casa della Cultura, 27 maggio – 24 giugno 1967”.
L’opera è caratterizzata da una perfetta padronanza sia della forma che della tecnica, con una buona dose d'idealismo ed impressionismo.
Opera di buona qualità pittorica e cura dei dettagli. Stato di conservazione buono, la superficie pittorica mostra una vernice in patina, inoltre, si notano a luce solare radente le caratteristiche del colore steso e dell’andamento della pennellata, come: rilievo, direzione, curvatura. Le misure della tavoletta sono cm. 25,5 x 25. Il dipinto risulta impreziosita da una cornice coeva (?) in legno dorata (dimensione cm. 41 x 40 x 5 ca., presenza difetti). "La cornice mostrata nelle foto riportate sopra è stata aggiunta all’opera d’arte dal venditore o da un soggetto terzo. La cornice ti viene fornita senza costi aggiuntivi in modo che sia pronta da esporre non appena arriva. La cornice viene inclusa a titolo di cortesia e non è considerata parte integrante dell’opera d’arte. Pertanto, qualsiasi potenziale danno alla cornice che non influisce sull’opera d’arte stessa non sarà accettato come motivo valido per aprire un reclamo o richiedere l’annullamento dell’ordine."

Provenienza: Coll. privata Siciliana

Pubblicazione:
 I Miti e il Territorio nella Sicilia dalle mille culture. INEDITA QUADRERIA catalogo generale dei dipinti della collezione del ciclo “I Miti e il territorio”, Editore Lab_04, Marsala, 2024.

Nel caso di vendita al di fuori del territorio italiano, l'acquirente dovrà attendere i tempi di evasione delle pratiche di esportazione.

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