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Scuola italiana (XX), Copia da Caravaggio, 1602 - La cattura di Cristo nell’orto - NO RESERVE
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Scuola italiana (XX), Copia da Caravaggio, 1602 - La cattura di Cristo nell’orto - NO RESERVE

SCUOLA ITALIANA (XX) (Copia da Caravaggio, 1602) La cattura di Cristo nell’orto Olio su Tecnica mista su tela (Mixed Media Art), cm. 95 x 100 Sul verso: iscrizione o firma “Bartoli”. NOTE: Sul verso: iscrizione o firma “Bartoli”. Opera senza cornice: Interessante opera realizzata col metodo Mixed Media Art (consiste nel combinare insieme più materiali avvalendosi di tecniche artistiche differenti, consentendoci di esprimere liberamente la nostra creatività) o olio su tecnica mista su tela – in particolare stampa in alta definizione e ripresa con olio – ove raffigura la famosa opera La cattura di Cristo nell’orto. L’opera è stata realizzata – secondo le informazioni ricevuti dai precedenti proprietari – dal pittore contemporaneo Bartoli Vincenzo (1968) che alla sua attività principale si diletta per allenamento a riproduzioni di opere del passato come la nostra usando tecniche contemporanei. La presente immagine – come sopra citato – si riferisce all'originale (olio su tela, cm. 133,5 x 169,5) realizzata nel 1602 da Michelangelo Merisi da Caravaggio (1842 – 1931), oggi conservato nella collezione della Galleria Nazionale d’Irlanda, Dublino. Nell’originale, è rappresentato il momento immediatamente successivo all'arresto di Gesù: questi, al termine dell'intensa orazione nell'orto degli ulivi, viene raggiunto da Giuda Iscariota che indica ai soldati la persona da arrestare mediante un bacio. La scena orchestrata da Caravaggio si sviluppa in senso orizzontale: Gesù ha le mani intrecciate perché ancora in estasi; alla sua destra si trova un gruppo formato da quattro armigeri (dell'ultimo dei quali si scorge solo l'elmo), Giuda Iscariota e un personaggio che mantiene una lanterna. Giuda è colto nell'atto di scostarsi da Gesù dopo averlo baciato, mentre i soldati già trascinano via sia l'uno che l'altro; il centro visivo del quadro è formato dalle teste contrapposte dei due protagonisti. Alle spalle di Cristo si trova San Giovanni, colto mentre fugge verso sinistra col volto contratto in un urlo. L'uomo che assiste alla cattura di Gesù e che illumina la scena con una lanterna avrebbe le sembianze dello stesso Caravaggio. La frenesia dell'insieme, data dallo sbilanciamento delle figure e ravvisata dai guizzi di luce sulle corazze dei soldati, rende la scena concitata e dinamica; sottile è il gioco psicologico che l'artista lombardo mette in scena: Cristo appare esausto e rassegnato al proprio dolore; Giuda, col volto grottesco, sembra inquieto e pentito come l'Attila del Martirio di sant'Orsola, al quale Caravaggio darà fattezze simili. Gli armigeri non manifestano alcun sentimento, poiché si limitano a compiere il proprio dovere; il personaggio che regge la lanterna, invece, sembra più che altro incuriosito: che si tratti o meno di un autoritratto del Caravaggio, rappresenta l'uomo a lui contemporaneo, colto nell'atto di approcciarsi al Mistero della fede. Significativo, infine, è il rapporto tra le figure di Cristo e san Giovanni: le loro teste appaiono fuse, tanto che è impossibile stabilire dove inizi la chioma di uno e finisca quella dell'altro, come un moderno Giano Bifronte; i loro corpi formano una diagonale le cui estremità sono date dalle braccia spalancate dell'uno e dalle mani intrecciate dell'altro. Il loro atteggiamento è speculare e complementare, come se l'Apostolo esprimesse le violente emozioni che Cristo invece reprime. L'opera di ottima resa artistica e cromatica si presenta in buono stato di conservazione con pennellate corpose e materico eseguito sulla probabile stampa, e con colori magnificamente inseriti tra loro rendendo il dipinto armonico ed elegante. Le misure della tela sono cm. 95 x 100. Il dipinto viene ceduto senza cornice, nonostante risulta impreziosito da una bella cornice in legno dorato. Provenienza: Coll. privata Siciliana Pubblicazione:  I Miti e il Territorio nella Sicilia dalle mille culture. INEDITA QUADRERIA catalogo generale dei dipinti della collezione del ciclo “I Miti e il territorio”, Editore Lab_04, Marsala, 2024. Spedizione in cassa di legno. Nel caso di vendita al di fuori del territorio italiano, l'acquirente dovrà attendere i tempi di evasione delle pratiche di esportazione

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Scuola italiana (XX), Copia da Caravaggio, 1602 - La cattura di Cristo nell’orto - NO RESERVE

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SCUOLA ITALIANA (XX)
(Copia da Caravaggio, 1602)
La cattura di Cristo nell’orto
Olio su Tecnica mista su tela (Mixed Media Art), cm. 95 x 100
Sul verso: iscrizione o firma “Bartoli”.


NOTE: Sul verso: iscrizione o firma “Bartoli”. Opera senza cornice:

Interessante opera realizzata col metodo Mixed Media Art (consiste nel combinare insieme più materiali avvalendosi di tecniche artistiche differenti, consentendoci di esprimere liberamente la nostra creatività) o olio su tecnica mista su tela – in particolare stampa in alta definizione e ripresa con olio – ove raffigura la famosa opera La cattura di Cristo nell’orto.
L’opera è stata realizzata – secondo le informazioni ricevuti dai precedenti proprietari – dal pittore contemporaneo Bartoli Vincenzo (1968) che alla sua attività principale si diletta per allenamento a riproduzioni di opere del passato come la nostra usando tecniche contemporanei.
La presente immagine – come sopra citato – si riferisce all'originale (olio su tela, cm. 133,5 x 169,5) realizzata nel 1602 da Michelangelo Merisi da Caravaggio (1842 – 1931), oggi conservato nella collezione della Galleria Nazionale d’Irlanda, Dublino.
Nell’originale, è rappresentato il momento immediatamente successivo all'arresto di Gesù: questi, al termine dell'intensa orazione nell'orto degli ulivi, viene raggiunto da Giuda Iscariota che indica ai soldati la persona da arrestare mediante un bacio. La scena orchestrata da Caravaggio si sviluppa in senso orizzontale: Gesù ha le mani intrecciate perché ancora in estasi; alla sua destra si trova un gruppo formato da quattro armigeri (dell'ultimo dei quali si scorge solo l'elmo), Giuda Iscariota e un personaggio che mantiene una lanterna. Giuda è colto nell'atto di scostarsi da Gesù dopo averlo baciato, mentre i soldati già trascinano via sia l'uno che l'altro; il centro visivo del quadro è formato dalle teste contrapposte dei due protagonisti. Alle spalle di Cristo si trova San Giovanni, colto mentre fugge verso sinistra col volto contratto in un urlo. L'uomo che assiste alla cattura di Gesù e che illumina la scena con una lanterna avrebbe le sembianze dello stesso Caravaggio. La frenesia dell'insieme, data dallo sbilanciamento delle figure e ravvisata dai guizzi di luce sulle corazze dei soldati, rende la scena concitata e dinamica; sottile è il gioco psicologico che l'artista lombardo mette in scena: Cristo appare esausto e rassegnato al proprio dolore; Giuda, col volto grottesco, sembra inquieto e pentito come l'Attila del Martirio di sant'Orsola, al quale Caravaggio darà fattezze simili. Gli armigeri non manifestano alcun sentimento, poiché si limitano a compiere il proprio dovere; il personaggio che regge la lanterna, invece, sembra più che altro incuriosito: che si tratti o meno di un autoritratto del Caravaggio, rappresenta l'uomo a lui contemporaneo, colto nell'atto di approcciarsi al Mistero della fede. Significativo, infine, è il rapporto tra le figure di Cristo e san Giovanni: le loro teste appaiono fuse, tanto che è impossibile stabilire dove inizi la chioma di uno e finisca quella dell'altro, come un moderno Giano Bifronte; i loro corpi formano una diagonale le cui estremità sono date dalle braccia spalancate dell'uno e dalle mani intrecciate dell'altro. Il loro atteggiamento è speculare e complementare, come se l'Apostolo esprimesse le violente emozioni che Cristo invece reprime.
L'opera di ottima resa artistica e cromatica si presenta in buono stato di conservazione con pennellate corpose e materico eseguito sulla probabile stampa, e con colori magnificamente inseriti tra loro rendendo il dipinto armonico ed elegante. Le misure della tela sono cm. 95 x 100. Il dipinto viene ceduto senza cornice, nonostante risulta impreziosito da una bella cornice in legno dorato.

Provenienza: Coll. privata Siciliana

Pubblicazione:
 I Miti e il Territorio nella Sicilia dalle mille culture. INEDITA QUADRERIA catalogo generale dei dipinti della collezione del ciclo “I Miti e il territorio”, Editore Lab_04, Marsala, 2024.

Spedizione in cassa di legno. Nel caso di vendita al di fuori del territorio italiano, l'acquirente dovrà attendere i tempi di evasione delle pratiche di esportazione

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