N.º 77997391

Vendido
Minghetti - Jarrón  - Mayólica
Puja final
€ 210
Hace 31 semanas

Minghetti - Jarrón - Mayólica

Manifattura Minghetti Bologna, Marchio: AMF al piede in colore marrone (marchio in uso ad inizio '900). Altezza al bordo 21 cm ca. Vaso con manici di forma classica completamente decorato con le tipiche Raffaelesche Minghetti, nei colori del verde, dell'ocra e dell'azzurro su fondo bianco. Medaglioni in campo nero con rappresentazioni mitologiche completano la decorazione. Fine secolo XIX o inizio del secolo XX. La manifattura per la produzione di ceramiche artistiche "Minghetti" viene fondata da Angelo Minghetti (1822-1885) nel 1858 in una minuscola fornace per stoviglie in località Montagnola, presso Bologna. Nel 1869 Angelo Minghetti presenta alcuni suoi lavori all'Esposizione dell'Agricoltura e dell'Industria di Bologna e l'anno successivo partecipa alla Mostra d'Arte di Roma. Nel 1873 è presente all'Esposizione Mondiale di Vienna. Alcuni anni dopo Angelo Minghetti viene invitato da un fabricante di terraglie di Imola, Angelo Bucci, a trasferirsi nella fornace di sua proprietà, più grande e meglio attrezzata. Nel 1877 lasciata Imola il Minghetti ritorna a Bologna e apre bottega in Porta San Vitale. Nello stesso anno la manifattura è presente, con alcuni pezzi, all'Esposizione Nazionale di Belle Arti di Napoli e l'anno successivo all'Esposizione Universale di Parigi. Nel 1880 la fabbrica partecipa all'Esposizione Nazionale di Belle Arti di Torino, nel 1881 a quella di Milano e nel 1883 a quella di Roma. Nel 1885 Angelo Minghetti muore, la direzione della fabbrica passa ai figli Gennaro e Arturo, e la manifattura partecipa, nel 1888, all'Esposizione Italiana di Londra; nel 1898 all'Esposizione di Arte Sacra di Torino; nel 1899 all'Esposizione di Architettura di Bologna; nel 1900 all'Esposizione Universale di Parigi. Nel 1902 la fabbrica partecipa alla Mostra Internazionale di Arte Decorativa Moderna di Torino e nel 1904 all'Esposizione Mondiale di Saint Louis e all'Esposizione Italiana di Londra. Dal 1906 al 1916 la direzione della manifattura viene assunta dal figlio di Gennaro, Aurelio, sotto la cui guida la fabbrica aumenta il numero dei dipendenti, la produzione raggiunge il massimo incremento e aumenta il numero delle opere inviate ai mercati esteri. Nel 1908 la manifattura prende il nome di "Ceramiche Artistiche Angelo Minghetti & Figli" In questi stessi anni presso la fabbrica si forma come ceramista il giovane Guglielmo Sansoni, detto Tato, e tra i collaboratori dei primi decenni del secolo ricordiamo anche Alcino Cesari, Arturo Colombarini, Alfonso Matteuzzi, Luigi Santi e, saltuariamente, lo scultore Cleto Tomba. Tra il 1917 e il 1918 Aurelio Minghetti trasforma la fabbrica da accomandita in cooperativa invitando a parteciparvi tutti i lavoranti, sia artisti che operai e dal 1920 la ditta assume il nome di "Società Anonima Cooperativa Ceramiche Artistiche Minghetti". Nel 1926 la proprietà della manifattura passa nelle mani dei fratelli di Aurelio, Angelo, Margherita, Itala e delle cugine Laura ed Eleonora. Dal 1930 nessuno più della famiglia compare fra i proprietari della ditta ma alcuni degli eredi dei fondatori continuano a prestarvi la loro opera. In questi anni la direzione della ditta è di Alfonso Matteuzzi che nel 1940 si ritira, sostituito da Alcino Cesari, che rimane in carica fino al 1962. Nel secondo dopoguerra la produzione si modernizza raggiungendo spesso risultati di alto livello. Negli anni Cinquanta del Novecento la manifattura ha sede in via della Rampa 4 a Bologna. La ditta rimane attiva fino al 1967. Ottime Condizioni, senza Restauri evidenti, solo qualche piccola sbeccatura. Imballaggio con doppia scatola.

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Altezza al bordo 21 cm ca.

Vaso con manici di forma classica completamente decorato con le tipiche Raffaelesche Minghetti, nei colori del verde, dell'ocra e dell'azzurro su fondo bianco. Medaglioni in campo nero con rappresentazioni mitologiche completano la decorazione.

Fine secolo XIX o inizio del secolo XX.

La manifattura per la produzione di ceramiche artistiche "Minghetti" viene fondata da Angelo Minghetti (1822-1885) nel 1858 in una minuscola fornace per stoviglie in località Montagnola, presso Bologna.
Nel 1869 Angelo Minghetti presenta alcuni suoi lavori all'Esposizione dell'Agricoltura e dell'Industria di Bologna e l'anno successivo partecipa alla Mostra d'Arte di Roma.
Nel 1873 è presente all'Esposizione Mondiale di Vienna.
Alcuni anni dopo Angelo Minghetti viene invitato da un fabricante di terraglie di Imola, Angelo Bucci, a trasferirsi nella fornace di sua proprietà, più grande e meglio attrezzata.
Nel 1877 lasciata Imola il Minghetti ritorna a Bologna e apre bottega in Porta San Vitale.
Nello stesso anno la manifattura è presente, con alcuni pezzi, all'Esposizione Nazionale di Belle Arti di Napoli e l'anno successivo all'Esposizione Universale di Parigi.
Nel 1880 la fabbrica partecipa all'Esposizione Nazionale di Belle Arti di Torino, nel 1881 a quella di Milano e nel 1883 a quella di Roma.
Nel 1885 Angelo Minghetti muore, la direzione della fabbrica passa ai figli Gennaro e Arturo, e la manifattura partecipa, nel 1888, all'Esposizione Italiana di Londra; nel 1898 all'Esposizione di Arte Sacra di Torino; nel 1899 all'Esposizione di Architettura di Bologna; nel 1900 all'Esposizione Universale di Parigi.
Nel 1902 la fabbrica partecipa alla Mostra Internazionale di Arte Decorativa Moderna di Torino e nel 1904 all'Esposizione Mondiale di Saint Louis e all'Esposizione Italiana di Londra.
Dal 1906 al 1916 la direzione della manifattura viene assunta dal figlio di Gennaro, Aurelio, sotto la cui guida la fabbrica aumenta il numero dei dipendenti, la produzione raggiunge il massimo incremento e aumenta il numero delle opere inviate ai mercati esteri.
Nel 1908 la manifattura prende il nome di "Ceramiche Artistiche Angelo Minghetti & Figli"
In questi stessi anni presso la fabbrica si forma come ceramista il giovane Guglielmo Sansoni, detto Tato, e tra i collaboratori dei primi decenni del secolo ricordiamo anche Alcino Cesari, Arturo Colombarini, Alfonso Matteuzzi, Luigi Santi e, saltuariamente, lo scultore Cleto Tomba.
Tra il 1917 e il 1918 Aurelio Minghetti trasforma la fabbrica da accomandita in cooperativa invitando a parteciparvi tutti i lavoranti, sia artisti che operai e dal 1920 la ditta assume il nome di "Società Anonima Cooperativa Ceramiche Artistiche Minghetti".
Nel 1926 la proprietà della manifattura passa nelle mani dei fratelli di Aurelio, Angelo, Margherita, Itala e delle cugine Laura ed Eleonora.
Dal 1930 nessuno più della famiglia compare fra i proprietari della ditta ma alcuni degli eredi dei fondatori continuano a prestarvi la loro opera.
In questi anni la direzione della ditta è di Alfonso Matteuzzi che nel 1940 si ritira, sostituito da Alcino Cesari, che rimane in carica fino al 1962.
Nel secondo dopoguerra la produzione si modernizza raggiungendo spesso risultati di alto livello.
Negli anni Cinquanta del Novecento la manifattura ha sede in via della Rampa 4 a Bologna.
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