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B&B Italia - Mario Bellini - Camaleonda - Sofá (4) - Madera, Plástico, Terciopelo
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B&B Italia - Mario Bellini - Camaleonda - Sofá (4) - Madera, Plástico, Terciopelo

CAMALEONDA: IL PIU' DESIDERATO ! Come Bellini stesso racconta: “Camaleonda è un neologismo che ho inventato io nel 1970 incrociando due parole: il nome di quell’animale straordinario che è il camaleonte capace di adattarsi all’ambiente in cui si trova e la parola onda che indica le curve del mare e del deserto. Entrambe queste parole descrivono la forma e la funzione di questa seduta.” Camaleonda, il sistema disegnato da Mario Bellini nel 1970 è diventato negli anni un' autentica icona del design Italiano. Presentato al pubblico nel 1970, Camaleonda ha attraversato 5 decenni di storia del design da assoluto protagonista.‎ Disegnato da Mario Bellini, questo divano modulare ha definito l’estetica dell’interior design di un’epoca grazie al suo grande successo di pubblico e critica.‎ Camaleonda è straordinario principalmente nei suoi caratteri estetici e nella versatilità. La generosa imbottitura in poliuretano che forma il caratteristico capitonné, ottenuta attraverso l’innovativo sistema di cavi, ganci e anelli ideato da Bellini, che ne garantiscono aspetto e componibilità.‎ Infatti, grazie a tiranti e anelli, i moduli si possono sganciare e ricombinare a piacere, permettendo al divano di adattarsi al gusto in evoluzione e alle necessità dinamiche di chi lo usa.‎ Caratteristica fondante di Camaleonda è la sua modularità pressoché infinita, una natura geometrica che consente a ogni elemento di diventare una sorta di gigantesco pixel attraverso il quale definire il proprio ambiente domestico.‎ Agganciando e sganciando sedute, schienali e braccioli ci si può prendere il lusso di cambiare idea quante volte si vuole, spostando e ridisegnando lo spazio.‎ La generosa composizione presentata in questa asta è composta da ben 4 moduli grandi - Dimensioni in cm Altezza 68 - Larghezza 96 - Profondità 96 Il divano è stato rilevato da una abitazione per vacanze in Sardegna dove è stato utilizzato molto poco. Tutti gli imbottiti sono stati ora totalmente rinnovati e rivestiti in elegante velluto blu di cotone di ottima qualità. Le condizioni d'uso pertanto sono eccellenti, come nuovo. La struttura e le imbottiture sono solide robuste e perfettamente funzionali. Si possono notare i segni del tempo solamente sui pannelli di fondi originali che non sono stati toccati per testimoniare l'originalità. Anelli cordini e ganci sono completi. Una curiosità è data dal fatto che sono presenti etichette originali B&B e C&B Camaleonda Bellini sotto 2 moduli. Ciò significa che il divano è stato prodotto proprio nel momento di passaggio tra i due marchi aziendali ed esattamente nel 1970 anno di prima produzione di questo modello. Etichette originali B&B e C&B Camaleonda Bellini presenti sotto 2 moduli. "Design Radicale" include l'assicurazione sul trasporto per Italia /Europa nei costi di spedizione indicati. Per la spedizione "resto del mondo" il costo è indicativo. Formuleremo un preventivo ad asta conclusa secondo la destinazione. Lo stesso designer, Mario Bellini, di Camaleonda disse: “Alla soglia degli anni 70 gli arredi domestici imbottiti ancora stagnavano per lo più tra stanche varianti delle tipologie storiche ed elitarie fughe in avanti radical-provocatorie, che – sebben stimolanti – risultavano difficilmente capaci di rimettere in discussione il rapporto tra l’evoluzione dei nuovi comportamenti nello spazio domestico e le tipologie di arredi allora disponibili sul mercato”. Camaleonda, quindi, non è un semplice divano, ma il simbolo di un cambiamento. Della trasformazione, del passaggio da un’epoca alla successiva. Mario Bellini è un architetto e designer noto in tutto il mondo. Ha ricevuto il Premio Compasso d'Oro otto volte e 25 delle sue opere sono nella collezione permanente del MoMA di New York, che gli ha dedicato una retrospettiva nel 1987. E' stato direttore della rivista Domus (1985-1991). Ha progettato numerose mostre d’arte e di architettura sia in Italia, sia all'estero, tra le ultime quelle a Palazzo Reale con i capolavori di Giotto (2016) e al Museo del ‘900 dedicata a Margherita Sarfatti (2018-2019). Nel 2015 la Triennale di Milano gli ha assegnato la Medaglia d’oro alla carriera per l’Architettura e nel 2017 gli ha dedicato una mostra retrospettiva. Dal 1980, si dedica prevalentemente all'architettura. Tra gli edifici progettati e realizzati figurano il Quartiere Portello di Fiera Milano, il Centro Espositivo e Congressuale di Villa Erba a Cernobbio (Como), il Tokyo Design Centre in Giappone, l’America Headquarters di Natuzzi negli Stati Uniti, la National Gallery of Victoria a Melbourne, l’Headquarters della Deutsche Bank a Francoforte, il Museo di Storia della Città di Bologna, l’edificio per il Dipartimento delle Arti Islamiche al Louvre di Parigi, e il nuovo Centro Congressi di Milano, il più grande d'Europa. A Roma-Fiumicino è stato recentemente ultimato l’Airterminal internazionale T3, mentre è stato appena inaugurato il nuovo Headquarters of Generali Group a Trieste. I progetti attualmente in corso sono la Nuova Scuola Politecnica di Genova (2006- 2020), una vasta struttura alberghiera e residenziale a Virgin Gorda Island nelle British Vergin islands (2018-2020) e la nuova sede della RAI a Milano (2018-2020). Ha diversi progetti in fase di studio, tra i quali, il “Bin-County Project”, una nuova città per lo spettacolo, lo sport e la cultura nel distretto di Harbin in Cina (2018-2023) e un grande complesso sportivo, culturale e residenziale “Oasis” nei Paesi del Golfo (2014-2022). B&B L'azienda è fondata nel 1966 dal già noto Cesare Cassina, della famiglia proprietaria dell'omonima azienda, e dal più giovane Piero Ambrogio Busnelli come C&B (Cassina & Busnelli) con l'idea di fare ricorso alle tecnologie più innovative per ottenere una produzione più ampia[4] in un periodo in cui la produzione di mobili è ancora legata all'abilità artigianale. Negli anni sessanta, tramite la tecnologia dello stampaggio ad iniezione scoperta a Londra da Busnelli,[2] vengono prodotti vari elementi d'arredo come Up senza telaio (design Gaetano Pesce), Coronado (design Afra e Tobia Scarpa) con due sole viti da assemblare, Lombrico (design Marco Zanuso) e Amanta (Mario Bellini). Nel 1966 l'azienda sviluppa in collaborazione con un rappresentante della Bayer[2] la tecnologia del poliuretano a freddo schiumato in stampi e l'applica alla produzione di arredi imbottiti. Coronado di Afra e Tobia Scarpa è il primo imbottito che utilizza questa tecnologia. Nel 1969 realizza Serie Up con il designer Gaetano Pesce, la prima collezione di sedute poltrona confezionata “sottovuoto” in grado di ottenere, nella sua massima contrazione, fino al 90% in meno della cubatura. B&B Italia - dagli anni settanta al 2000 Del 1972 è il lancio del prodotto Le Bambole, con il design di Mario Bellini e premiato col Compasso d'oro lo stesso anno, con una campagna pubblicitaria di Oliviero Toscani che ha come protagonista la musa di Andy Warhol, Donna Jordan, in jeans, gambe col tacco in aria e a seno nudo.[2][3] Busnelli commissiona a un giovane Renzo Piano, allora ventitreenne associato a Richard Rogers, il progetto della sede centrale B&B Italia a Novedrate. L'edificio, ultimato nel 1973, è costituito da una unità sospesa all'interno di una struttura in tubolari di acciaio e vetro che anticipa l'architettura del famoso Centre Pompidou di Parigi, disegnato successivamente dagli stessi architetti.[2][5] Nel 1973 Busnelli rileva le quote di Cassina[2] e modifica il nome dell'azienda in B&B Italia (dove il primo B, diceva quasi per scherzo, indicava le banche che gli avevano dato aiuto nell'iniziativa).[2] Nel 1974 viene progettato l'armadio Sisamo, il primo armadio con un sistema brevettato di apertura ad ante complanari che nel 1984 vince il premio Compasso d'oro vinto nuovamente nel 1987 per il sistema di sedute Sity progettate da Antonio Citterio e, l'anno successivo, viene assegnato all'azienda “per il costante lavoro di integrazione svolto al fine di coniugare i valori della ricerca tecnico scientifica con quelli necessari alla funzionalità ed espressività dei prodotti”. In quel periodo si affianca a Piero ("Pierino") Busnelli il primo dei figli, Giorgio (poco più che ventenne), in seguito entreranno in azienda anche Giancarlo nel 1976 e Emanuele nel 1991.[2] Proprio nel 1991, quando la società stipula una joint venture con la Costa Crociere per l'arredo delle navi (della cosa vuole occuparsi direttamente Pierino Busnelli che scomparirà a 88 anni nel gennaio 2014),[5] Giorgio assumerà la guida dell'azienda avviandone la fase d'internazionalizzazione.[2] Anni 2000 e 2010 Nel 2003 il 51,4% di B&B Italia (che ha come advisor JP Morgan) è ceduto al fondo Opera, una start up nel settore.[6] Mentre i fratelli Busnelli si focalizzazno sul centro ricerche, la gestione dell'azienda va a un nuovo team di manager con risultati che Giorgio Busnelli definirà poi "discutibili":[6] in otto anni cambiano tre direttori e diciotto dirigenti mentre sono continue le richieste di riduzione dei costi. Così nel 2011 (in azienda è già entrata la terza generazione con Massimiliano, figlio di Giorgio)[2] i Busnelli si ricomprano per una sessantina di milioni quanto hanno venduto e ritornano ad avere il controllo della società. Negli anni 2011-2012 nasce Husk, la famiglia di sedute progettata da Patricia Urquiola e Tobi-Hishi, design Barber & Osgerby, dopo che in precedenza sono nate Bend-Sofa sempre di Urquiola e la libreria ShelfX di Naoto Fukasawa[2]. Nel marzo 2012 l'azienda acquisisce il 25% di Moooi, società olandese di design fondata da Marcel Wanders e Casper Vissers e specializzata in complementi d'arredo e illuminazione.[7] Dopo aver rifiutato offerte di due multinazionali (il gruppo Knoll, quotato a Wall Street, e Haworth, proprietario di Poltrona Frau, Cassina e Cappellini),[8] nel giugno 2015 i Busnelli cedono l'80% del capitale di B&B Italia al fondo di private equity) Investindustrial di Andrea Bonomi.[9] La gestione dell'azienda resta comunque nelle mani di Giorgio Busnelli, socio di minoranza con il fratello Emanuele.[9] Nel settembre 2016 B&B Italia entra nel segmento delle cucine di alta gamma rilevando il 70% di Arcilinea, azienda vicentina della famiglia Fortuna che rimane come socia di minoranza con Silvio Fortuna alla presidenza.[1]

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CAMALEONDA: IL PIU' DESIDERATO !

Come Bellini stesso racconta: “Camaleonda è un neologismo che ho inventato io nel 1970 incrociando due parole: il nome di quell’animale straordinario che è il camaleonte capace di adattarsi all’ambiente in cui si trova e la parola onda che indica le curve del mare e del deserto. Entrambe queste parole descrivono la forma e la funzione di questa seduta.”

Camaleonda, il sistema disegnato da Mario Bellini nel 1970 è diventato negli anni un' autentica icona del design Italiano.
Presentato al pubblico nel 1970, Camaleonda ha attraversato 5 decenni di storia del design da assoluto protagonista.‎ Disegnato da Mario Bellini, questo divano modulare ha definito l’estetica dell’interior design di un’epoca grazie al suo grande successo di pubblico e critica.‎
Camaleonda è straordinario principalmente nei suoi caratteri estetici e nella versatilità. La generosa imbottitura in poliuretano che forma il caratteristico capitonné, ottenuta attraverso l’innovativo sistema di cavi, ganci e anelli ideato da Bellini, che ne garantiscono aspetto e componibilità.‎ Infatti, grazie a tiranti e anelli, i moduli si possono sganciare e ricombinare a piacere, permettendo al divano di adattarsi al gusto in evoluzione e alle necessità dinamiche di chi lo usa.‎
Caratteristica fondante di Camaleonda è la sua modularità pressoché infinita, una natura geometrica che consente a ogni elemento di diventare una sorta di gigantesco pixel attraverso il quale definire il proprio ambiente domestico.‎ Agganciando e sganciando sedute, schienali e braccioli ci si può prendere il lusso di cambiare idea quante volte si vuole, spostando e ridisegnando lo spazio.‎

La generosa composizione presentata in questa asta è composta da ben
4 moduli grandi - Dimensioni in cm Altezza 68 - Larghezza 96 - Profondità 96

Il divano è stato rilevato da una abitazione per vacanze in Sardegna dove è stato utilizzato molto poco.
Tutti gli imbottiti sono stati ora totalmente rinnovati e rivestiti in elegante velluto blu di cotone di ottima qualità.
Le condizioni d'uso pertanto sono eccellenti, come nuovo.
La struttura e le imbottiture sono solide robuste e perfettamente funzionali.
Si possono notare i segni del tempo solamente sui pannelli di fondi originali che non sono stati toccati per testimoniare l'originalità.
Anelli cordini e ganci sono completi.
Una curiosità è data dal fatto che sono presenti etichette originali B&B e C&B Camaleonda Bellini sotto 2 moduli. Ciò significa che il divano è stato prodotto proprio nel momento di passaggio tra i due marchi aziendali ed esattamente nel 1970 anno di prima produzione di questo modello.

Etichette originali B&B e C&B Camaleonda Bellini presenti sotto 2 moduli.



"Design Radicale" include l'assicurazione sul trasporto per Italia /Europa nei costi di spedizione indicati.
Per la spedizione "resto del mondo" il costo è indicativo. Formuleremo un preventivo ad asta conclusa secondo la destinazione.


Lo stesso designer, Mario Bellini, di Camaleonda disse: “Alla soglia degli anni 70 gli arredi domestici imbottiti ancora stagnavano per lo più tra stanche varianti delle tipologie storiche ed elitarie fughe in avanti radical-provocatorie, che – sebben stimolanti – risultavano difficilmente capaci di rimettere in discussione il rapporto tra l’evoluzione dei nuovi comportamenti nello spazio domestico e le tipologie di arredi allora disponibili sul mercato”.
Camaleonda, quindi, non è un semplice divano, ma il simbolo di un cambiamento. Della trasformazione, del passaggio da un’epoca alla successiva.

Mario Bellini è un architetto e designer noto in tutto il mondo. Ha ricevuto il Premio Compasso d'Oro otto volte e 25 delle sue opere sono nella collezione permanente del MoMA di New York, che gli ha dedicato una retrospettiva nel 1987. E' stato direttore della rivista Domus (1985-1991). Ha progettato numerose mostre d’arte e di architettura sia in Italia, sia all'estero, tra le ultime quelle a Palazzo Reale con i capolavori di Giotto (2016) e al Museo del ‘900 dedicata a Margherita Sarfatti (2018-2019). Nel 2015 la Triennale di Milano gli ha assegnato la Medaglia d’oro alla carriera per l’Architettura e nel 2017 gli ha dedicato una mostra retrospettiva. Dal 1980, si dedica prevalentemente all'architettura. Tra gli edifici progettati e realizzati figurano il Quartiere Portello di Fiera Milano, il Centro Espositivo e Congressuale di Villa Erba a Cernobbio (Como), il Tokyo Design Centre in Giappone, l’America Headquarters di Natuzzi negli Stati Uniti, la National Gallery of Victoria a Melbourne, l’Headquarters della Deutsche Bank a Francoforte, il Museo di Storia della Città di Bologna, l’edificio per il Dipartimento delle Arti Islamiche al Louvre di Parigi, e il nuovo Centro Congressi di Milano, il più grande d'Europa. A Roma-Fiumicino è stato recentemente ultimato l’Airterminal internazionale T3, mentre è stato appena inaugurato il nuovo Headquarters of Generali Group a Trieste. I progetti attualmente in corso sono la Nuova Scuola Politecnica di Genova (2006- 2020), una vasta struttura alberghiera e residenziale a Virgin Gorda Island nelle British Vergin islands (2018-2020) e la nuova sede della RAI a Milano (2018-2020). Ha diversi progetti in fase di studio, tra i quali, il “Bin-County Project”, una nuova città per lo spettacolo, lo sport e la cultura nel distretto di Harbin in Cina (2018-2023) e un grande complesso sportivo, culturale e residenziale “Oasis” nei Paesi del Golfo (2014-2022).

B&B
L'azienda è fondata nel 1966 dal già noto Cesare Cassina, della famiglia proprietaria dell'omonima azienda, e dal più giovane Piero Ambrogio Busnelli come C&B (Cassina & Busnelli) con l'idea di fare ricorso alle tecnologie più innovative per ottenere una produzione più ampia[4] in un periodo in cui la produzione di mobili è ancora legata all'abilità artigianale.

Negli anni sessanta, tramite la tecnologia dello stampaggio ad iniezione scoperta a Londra da Busnelli,[2] vengono prodotti vari elementi d'arredo come Up senza telaio (design Gaetano Pesce), Coronado (design Afra e Tobia Scarpa) con due sole viti da assemblare, Lombrico (design Marco Zanuso) e Amanta (Mario Bellini). Nel 1966 l'azienda sviluppa in collaborazione con un rappresentante della Bayer[2] la tecnologia del poliuretano a freddo schiumato in stampi e l'applica alla produzione di arredi imbottiti. Coronado di Afra e Tobia Scarpa è il primo imbottito che utilizza questa tecnologia. Nel 1969 realizza Serie Up con il designer Gaetano Pesce, la prima collezione di sedute poltrona confezionata “sottovuoto” in grado di ottenere, nella sua massima contrazione, fino al 90% in meno della cubatura.
B&B Italia - dagli anni settanta al 2000
Del 1972 è il lancio del prodotto Le Bambole, con il design di Mario Bellini e premiato col Compasso d'oro lo stesso anno, con una campagna pubblicitaria di Oliviero Toscani che ha come protagonista la musa di Andy Warhol, Donna Jordan, in jeans, gambe col tacco in aria e a seno nudo.[2][3] Busnelli commissiona a un giovane Renzo Piano, allora ventitreenne associato a Richard Rogers, il progetto della sede centrale B&B Italia a Novedrate. L'edificio, ultimato nel 1973, è costituito da una unità sospesa all'interno di una struttura in tubolari di acciaio e vetro che anticipa l'architettura del famoso Centre Pompidou di Parigi, disegnato successivamente dagli stessi architetti.[2][5]
Nel 1973 Busnelli rileva le quote di Cassina[2] e modifica il nome dell'azienda in B&B Italia (dove il primo B, diceva quasi per scherzo, indicava le banche che gli avevano dato aiuto nell'iniziativa).[2] Nel 1974 viene progettato l'armadio Sisamo, il primo armadio con un sistema brevettato di apertura ad ante complanari che nel 1984 vince il premio Compasso d'oro vinto nuovamente nel 1987 per il sistema di sedute Sity progettate da Antonio Citterio e, l'anno successivo, viene assegnato all'azienda “per il costante lavoro di integrazione svolto al fine di coniugare i valori della ricerca tecnico scientifica con quelli necessari alla funzionalità ed espressività dei prodotti”.
In quel periodo si affianca a Piero ("Pierino") Busnelli il primo dei figli, Giorgio (poco più che ventenne), in seguito entreranno in azienda anche Giancarlo nel 1976 e Emanuele nel 1991.[2] Proprio nel 1991, quando la società stipula una joint venture con la Costa Crociere per l'arredo delle navi (della cosa vuole occuparsi direttamente Pierino Busnelli che scomparirà a 88 anni nel gennaio 2014),[5] Giorgio assumerà la guida dell'azienda avviandone la fase d'internazionalizzazione.[2]
Anni 2000 e 2010
Nel 2003 il 51,4% di B&B Italia (che ha come advisor JP Morgan) è ceduto al fondo Opera, una start up nel settore.[6] Mentre i fratelli Busnelli si focalizzazno sul centro ricerche, la gestione dell'azienda va a un nuovo team di manager con risultati che Giorgio Busnelli definirà poi "discutibili":[6] in otto anni cambiano tre direttori e diciotto dirigenti mentre sono continue le richieste di riduzione dei costi. Così nel 2011 (in azienda è già entrata la terza generazione con Massimiliano, figlio di Giorgio)[2] i Busnelli si ricomprano per una sessantina di milioni quanto hanno venduto e ritornano ad avere il controllo della società.
Negli anni 2011-2012 nasce Husk, la famiglia di sedute progettata da Patricia Urquiola e Tobi-Hishi, design Barber & Osgerby, dopo che in precedenza sono nate Bend-Sofa sempre di Urquiola e la libreria ShelfX di Naoto Fukasawa[2]. Nel marzo 2012 l'azienda acquisisce il 25% di Moooi, società olandese di design fondata da Marcel Wanders e Casper Vissers e specializzata in complementi d'arredo e illuminazione.[7]
Dopo aver rifiutato offerte di due multinazionali (il gruppo Knoll, quotato a Wall Street, e Haworth, proprietario di Poltrona Frau, Cassina e Cappellini),[8] nel giugno 2015 i Busnelli cedono l'80% del capitale di B&B Italia al fondo di private equity) Investindustrial di Andrea Bonomi.[9] La gestione dell'azienda resta comunque nelle mani di Giorgio Busnelli, socio di minoranza con il fratello Emanuele.[9] Nel settembre 2016 B&B Italia entra nel segmento delle cucine di alta gamma rilevando il 70% di Arcilinea, azienda vicentina della famiglia Fortuna che rimane come socia di minoranza con Silvio Fortuna alla presidenza.[1]



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