Rocco Lentini (1858-1943) - Costumi siciliani
N.º 82733733
Alessandro Guardassoni (1819-1888) - Monaco di spalle
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Alessandro Guardassoni (1819-1888) - Monaco di spalle
Alessandro Guardassoni, Bologna 1819-1888). Studio di monaco inginocchiato. Datato e collocato (Roma, 14 febbraio 1856). Carboncino e biacca. Carta fermata su passepartout con vecchio nastro adesivo, presenta 2 piccoli strappetti alla base (max 10 mm). Opera di straordinario interesse, in quanto nel catalogo della mostra Bolognese del 1997 della Galleria del Caminetto si riporta, alla figura 40, un soggetto simile, visto dal davanti, e disegnato 2 giorni prima, il 12 febbraio 1856. Del resto la presenza a Roma del Guardassoni è documentata proprio nel 1856 dove esegue L'Innominato e il cardinale Borromeo che sarà presentato nello stesso anno a Bologna. Al retro riporta una scritta antica: "del Guardassoni". In cornice coeva di mecca dorata che integra il valore dell'opera su carta. Misura totale 640x490 mm. L'opera proviene dalla mia collezione privata, e prima dal mercato antiquario nazionale, e verrà consegnata con certificato di autenticità e lecita provenienza.
Alessandro Guardassoni si forma artisticamente all'Accademia Pontificia di Belle Arti di Bologna, sotto la guida di Clemente Alberi che lo avvicina alle opere di Guido Reni. L'impegno religioso e l'impronta accademica caratterizzeranno tutta la sua produzione artistica. Nel 1844 partecipa nuovamente all'Esposizione di Belle Arti di Bologna e riceve il "Premio grande per il disegno e la figura" con la Deposizione della salma di Mosè. In quegli anni inizia a frequentare Adeodato Malatesta, sotto la cui guida realizzerà vari quadri a soggetto storico. Nel 1852 gli viene conferito il "Premio grande di pittura storica" alla Pontificia accademia di belle arti per La sete dei Crociati. Ed è proprio in seguito a questo premio che gli viene conferito il titolo di socio onorario dell'Accademia stessa.
Successivamente, si reca a Parigi e probabilmente a Londra, poi nel 1856 è a Roma dove esegue L'Innominato e il cardinale Borromeo che sarà presentato nello stesso anno a Bologna. Nel 1863 viene nominato professore onorario dell'Accademia felsinea, ma nel 1872 rassegna le dimissioni per dedicarsi allo studio e all'applicazione della stereoscopia alla pittura. Le sue ricerche verranno pubblicate nell'opera Della pittura, della stereoscopia e di alcuni precetti di Leonardo da Vinci del 1880.
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