N.º 83333655

Vendido
Emilio Brocco (1912 - 2002) - Ritratto femminile - NO RESERVE
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Emilio Brocco (1912 - 2002) - Ritratto femminile - NO RESERVE

Importante dipinto da collezione di Emilio Brocco (1912 - 2002) Ritratto femminile, anni ‘50, olio su tela Museo della cultura contadina di Colico (autore presente) Emilio Brocco è nato a Colico il 14 dicembre 1912 da una famiglia originaria della Valvarrone. Ha frequentato la scuola elementare nel suo paese natio. In seguito, consigliato dai suoi docenti, che si erano accorti della facilità che aveva nel riprodurre qualunque immagine, e orientato da un’insegnante pittrice belga, residente a Milano, si trasferì nel 1926 nella città meneghina. Tra il 1930 e 1931 soggiornò a Bruxelles per studiare disegno e pittura in una scuola di arte fiamminga. Qui si innamorò di uno stile che riproporrà in alcuni dei suoi quadri: prediligendo una visione particolareggiata della realtà e il gusto per il miniaturismo. Rientrato a Milano, continuò la sua fervida attività, dipingendo affreschi ed eseguendo quadri su commissione o dedicandosi al restauro di opere sacre. Il suo definitivo trasferimento a Colico, che risale all’epoca del matrimonio nel 1943, non gli fece mai abbandonare completamente i lavori in quella città, nella quale fu sempre richiesto, data la notorietà delle sue abilità artistiche. Partecipò, nella sua lunga e produttiva attività, a parecchie manifestazioni artistiche e a validi concorsi ricevendo parecchi premi e menzioni di notevole importanza tra cui a Chiavenna Estemporanea, a Contea di Bormio, a Milano e a Bruxelles. Fu un personaggio molto singolare, che sempre si dedicò e lavoro con vera proprietà tecnica di esecuzione, fino a quando l’opera non gli sembrava completamente finita. Emilio Brocco ci lascia il ricordo di un personaggio riservato e schivo, abituato a lavorare soprattutto nel silenzio delle chiese o chiuso all’interno del suo studio. Nell’ultima intervista concessa ad una giornalista, in occasione di una sua personale a Scarpatetti (So) alcuni mesi prima della sua scomparsa, narrò alcuni episodi della sua vita, vissuta serenamente e intensamente. Fra i suoi innumerevoli ricordi raccontò quando, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu obbligato dai tedeschi a dipingere un Forte con i colori mimetici per evitare che fosse bombardato; questa obiettivamente, si può considerare la sua opera più “grande”. Durante la malattia dimostrò una forza di vivere e di lottare unica, come solo una persona giovane poteva fare e che continua a vivere in tutte le opere che ci ha lasciato. Si spegnerà nella sua casa di Colico il 12 maggio 2002 all’età di 89 anni. Opera originale con certificato di autenticità a norma di legge - in buone condizioni di conservazione, segni del tempo Misure: 83 x 63 cm in cornice coeva (70 x 50 cm) Imballaggio professionale

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Emilio Brocco (1912 - 2002)

Ritratto femminile, anni ‘50, olio su tela

Museo della cultura contadina di Colico (autore presente)

Emilio Brocco è nato a Colico il 14 dicembre 1912 da una famiglia originaria della Valvarrone.
Ha frequentato la scuola elementare nel suo paese natio. In seguito, consigliato dai suoi docenti, che si erano accorti della facilità che aveva nel riprodurre qualunque immagine, e orientato da un’insegnante pittrice belga, residente a Milano, si trasferì nel 1926 nella città meneghina. Tra il 1930 e 1931 soggiornò a Bruxelles per studiare disegno e pittura in una scuola di arte fiamminga.
Qui si innamorò di uno stile che riproporrà in alcuni dei suoi quadri: prediligendo una visione particolareggiata della realtà e il gusto per il miniaturismo.
Rientrato a Milano, continuò la sua fervida attività, dipingendo affreschi ed eseguendo quadri su commissione o dedicandosi al restauro di opere sacre. Il suo definitivo trasferimento a Colico, che risale all’epoca del matrimonio nel 1943, non gli fece mai abbandonare completamente i lavori in quella città, nella quale fu sempre richiesto, data la notorietà delle sue abilità artistiche.
Partecipò, nella sua lunga e produttiva attività, a parecchie manifestazioni artistiche e a validi concorsi ricevendo parecchi premi e menzioni di notevole importanza tra cui a Chiavenna Estemporanea, a Contea di Bormio, a Milano e a Bruxelles.
Fu un personaggio molto singolare, che sempre si dedicò e lavoro con vera proprietà tecnica di esecuzione, fino a quando l’opera non gli sembrava completamente finita.
Emilio Brocco ci lascia il ricordo di un personaggio riservato e schivo, abituato a lavorare soprattutto nel silenzio delle chiese o chiuso all’interno del suo studio. Nell’ultima intervista concessa ad una giornalista, in occasione di una sua personale a Scarpatetti (So) alcuni mesi prima della sua scomparsa, narrò alcuni episodi della sua vita, vissuta serenamente e intensamente. Fra i suoi innumerevoli ricordi raccontò quando, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu obbligato dai tedeschi a dipingere un Forte con i colori mimetici per evitare che fosse bombardato; questa obiettivamente, si può considerare la sua opera più “grande”.
Durante la malattia dimostrò una forza di vivere e di lottare unica, come solo una persona giovane poteva fare e che continua a vivere in tutte le opere che ci ha lasciato.
Si spegnerà nella sua casa di Colico il 12 maggio 2002 all’età di 89 anni.

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Misure: 83 x 63 cm in cornice coeva (70 x 50 cm)


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