Giulio Turcato (1912-1995) - Composizione astratta - 70,0x50,0 cm
N. 83292703
Aldo Calò (1928 – 2015) - Composizione astratta
N. 83292703
Aldo Calò (1928 – 2015) - Composizione astratta
Aldo Colò (Modena, 1928 – Udine, 2015)
Astratto
Incisione all'acquaforte acquatinta su cartoncino
1973
Timbro a secco dello stampatore "LA ZEBRA . STAMPERIA D'ARTE . UDINE"
Firmata e datata a matita in basso a destra: "Colò '73"
Esemplare e tiratura a matita in basso a sinistra: "18/25"
Dimensioni del foglio: 69,5x50,0 cm
Dimensione parte incisa: 29,5x20,0 cm
In buone condizioni: qualche stropicciatura e qualche piega ai bordi (si vedano le foto)
Aldo Colò è stato uno dei principali esponenti dell’arte astratta del Novecento friulano. Nato nel 1928 a Modena, ha sempre vissuto a Cividale. Abbandonati gli studi di medicina, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Venezia ed espone per la prima volta nel 1957 a Udine con Carlo Ciussi.
Sue opere si trovano in importanti raccolte pubbliche, dai Musei di Udine, Pordenone, alla Galleria Regionale d’Arte Contemporanea Luigi Spazzapan di Gradisca d'Isonzo (Gorizia). Muore a Udine nel 2015.
La pittura di Aldo Colò, a partire dagli anni Sessanta, diventa motivo di riflessione sulla linea, intesa come astrazione della mente e come «supporto di ogni processo mentale», «base di ogni concezione astratta». L’osservazione del mondo circostante costituisce materia di elaborazione teorica e presa di coscienza: lo sguardo di Colò vaga «sul soffitto, sugli angoli, si ferma sulla finestra e sulla riga che separa la parte illuminata da quella in ombra». La linea, come l’artista dichiara in Fragmenta, testo pubblicato nel 1995 che raccoglie le proprie riflessioni in forma di diario, è, infatti, «solo una separatrice tra luce e ombra […], un prodotto astratto, una vicenda mentale che ci permette di fissare i concetti luce-ombra» (Aldo Colò, Galleria regionale d'arte contemporanea Luigi Spazzapan, Gradisca d'Isonzo, 22 dicembre 2000-25 febbraio 2001, catalogo e direzione della mostra a cura di Franca Marri, p. 11). La frammentazione che ne deriva, nel senso vero e proprio di frattura, è un tema che ricorre spesso nella sua produzione (si pensi, ad esempio, a Situazione di frattura, dipinto nel lontano 1972). L’arte di Colò si presenta dunque come una pittura meditata, spesso rigorosa, ma al tempo stesso inquieta, che talvolta comunica uno stato d’ansia.
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