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Scuola Toscana tardorinascimentale (XVI-XVII) - Ritratto di letterato
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Scuola Toscana tardorinascimentale (XVI-XVII) - Ritratto di letterato

SCUOLA TOSCANA TARDORINASCIMENTALE (XVI/XVII) Follower of CRISTOFANO PAPI DELL’ALTISSIMO (Firenze, 1525 – 1605) Ritratto di letterato Olio su tavola, cm. 67 x 46,5 Dimensione cornice cm. 89 x 67 x 5 ca. NOTE: Pubblicazione catalogo opere della collezione Intermidiart. Opera non firmata. Certificato di Garanzia e Lecita Provenienza. Opera con cornice in legno intagliato e dorato (difetti): Il dipinto a olio su tavola di legno, attribuito alla cultura pittorica dell'Italia centrale tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento, presenta caratteristiche stilistiche che lo legano alla tarda cerchia di Cristofano Papi dell’Altissimo. Nato probabilmente a Firenze intorno al 1530, Cristofano fu un pittore affermato già nel 1552, quando fu inviato dal duca di Toscana Cosimo I a Como per copiare i ritratti della collezione di Paolo Giovio. Sebbene non si conosca un cognome preciso, nei documenti è spesso indicato come Cristofano pittore, Cristofano di Papi o Cristofano dell'Altissimo, un appellativo che pare derivare da un suo avo poeta. Allievo del Bronzino, dopo un breve periodo sotto la guida di Pontormo, Cristofano sviluppò uno stile distintivo caratterizzato da forme compatte, lucide e levigate, privo di morbidezza. Questo stile, parallelo a quello di contemporanei come Butteri, non fu apprezzato dai critici del tempo, ma testimonia una notevole abilità tecnica. La sua attività a Como è ben documentata: tra il 1552 e il 1556 realizzò numerosi ritratti per la collezione gioviana. I suoi lavori, eseguiti su tavola, erano noti per le dimensioni uniformi, i colori vivaci e le iscrizioni esplicative in caratteri romani, destinati a decorare la Sala del Mappamondo di Palazzo Vecchio a Firenze. Questi ritratti ebbero una notevole popolarità e furono richiesti anche per altre residenze medicee, con la collaborazione di artisti come Iacopo e Francesco Zucchi, Girolamo Massei e Alessandro Allori. Il dipinto in esame mostra una perizia tecnica e una sensibilità artistica che denotano una formazione toscana e una forte influenza di Cristofano, pur mantenendo una propria originalità stilistica. La composizione e i tratti stilistici indicano che l'artista, sebbene ispirato dal maestro, ha sviluppato una propria identità artistica, dimostrando una capacità di innovazione all'interno della tradizione del suo tempo. In sintesi, questo dipinto non solo rappresenta un esempio significativo della pittura toscana della tarda maniera, ma illustra anche l'influenza duratura di Cristofano dell'Altissimo nella ritrattistica del periodo, testimoniando l'importanza della sua opera nella cultura visiva del Rinascimento italiano. Il dipinto, considerando la sua epoca, è in condizioni generali discrete. La superficie pittorica presenta una patina che non compromette la leggibilità dell'opera. Sotto la luce di Wood, sono visibili piccoli restauri sparsi, cadute di colore e una linea di spaccatura verticale che si estende dal basso verso l’alto, nessuno dei quali è particolarmente significativo. Il condition report fornito è stato redatto con accuratezza e scrupolosità, ma è comunque parziale e non completamente esaustivo, poiché non è stato eseguito in laboratori specializzati né con strumenti tecnici specifici. Alla luce solare, è visibile un fine craquelé compatibile con l'epoca del dipinto. Le dimensioni della tavola sono cm. 67 x 46,5. La tavola risulta impreziosita da una cornice in legno intagliato e dorato (dimensione cornice cm. 89 x 67 x 5 ca., difetti). "La cornice mostrata nelle foto riportate sopra è stata aggiunta all’opera d’arte dal venditore o da un soggetto terzo. La cornice ti viene fornita senza costi aggiuntivi in modo che sia pronta da esporre non appena arriva. La cornice viene inclusa a titolo di cortesia e non è considerata parte integrante dell’opera d’arte. Pertanto, qualsiasi potenziale danno alla cornice che non influisce sull’opera d’arte stessa non sarà accettato come motivo valido per aprire un reclamo o richiedere l’annullamento dell’ordine." Provenienza: Coll. privata siciliana Pubblicazione:  Inedito;  I Miti e il Territorio nella Sicilia dalle mille culture. INEDITA QUADRERIA catalogo generale dei dipinti della collezione del ciclo “I Miti e il territorio”, Editore Lab_04, Marsala, 2024. L’opera verrà spedito – per la fragilità del supporto – con cassa di legno e polistirolo. Nel caso di vendita al di fuori del territorio italiano, l'acquirente dovrà attendere i tempi di evasione delle pratiche di esportazione.

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(Firenze, 1525 – 1605)
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Olio su tavola, cm. 67 x 46,5
Dimensione cornice cm. 89 x 67 x 5 ca.


NOTE: Pubblicazione catalogo opere della collezione Intermidiart. Opera non firmata. Certificato di Garanzia e Lecita Provenienza. Opera con cornice in legno intagliato e dorato (difetti):

Il dipinto a olio su tavola di legno, attribuito alla cultura pittorica dell'Italia centrale tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento, presenta caratteristiche stilistiche che lo legano alla tarda cerchia di Cristofano Papi dell’Altissimo. Nato probabilmente a Firenze intorno al 1530, Cristofano fu un pittore affermato già nel 1552, quando fu inviato dal duca di Toscana Cosimo I a Como per copiare i ritratti della collezione di Paolo Giovio. Sebbene non si conosca un cognome preciso, nei documenti è spesso indicato come Cristofano pittore, Cristofano di Papi o Cristofano dell'Altissimo, un appellativo che pare derivare da un suo avo poeta. Allievo del Bronzino, dopo un breve periodo sotto la guida di Pontormo, Cristofano sviluppò uno stile distintivo caratterizzato da forme compatte, lucide e levigate, privo di morbidezza. Questo stile, parallelo a quello di contemporanei come Butteri, non fu apprezzato dai critici del tempo, ma testimonia una notevole abilità tecnica. La sua attività a Como è ben documentata: tra il 1552 e il 1556 realizzò numerosi ritratti per la collezione gioviana. I suoi lavori, eseguiti su tavola, erano noti per le dimensioni uniformi, i colori vivaci e le iscrizioni esplicative in caratteri romani, destinati a decorare la Sala del Mappamondo di Palazzo Vecchio a Firenze. Questi ritratti ebbero una notevole popolarità e furono richiesti anche per altre residenze medicee, con la collaborazione di artisti come Iacopo e Francesco Zucchi, Girolamo Massei e Alessandro Allori.
Il dipinto in esame mostra una perizia tecnica e una sensibilità artistica che denotano una formazione toscana e una forte influenza di Cristofano, pur mantenendo una propria originalità stilistica. La composizione e i tratti stilistici indicano che l'artista, sebbene ispirato dal maestro, ha sviluppato una propria identità artistica, dimostrando una capacità di innovazione all'interno della tradizione del suo tempo.
In sintesi, questo dipinto non solo rappresenta un esempio significativo della pittura toscana della tarda maniera, ma illustra anche l'influenza duratura di Cristofano dell'Altissimo nella ritrattistica del periodo, testimoniando l'importanza della sua opera nella cultura visiva del Rinascimento italiano.
Il dipinto, considerando la sua epoca, è in condizioni generali discrete. La superficie pittorica presenta una patina che non compromette la leggibilità dell'opera. Sotto la luce di Wood, sono visibili piccoli restauri sparsi, cadute di colore e una linea di spaccatura verticale che si estende dal basso verso l’alto, nessuno dei quali è particolarmente significativo. Il condition report fornito è stato redatto con accuratezza e scrupolosità, ma è comunque parziale e non completamente esaustivo, poiché non è stato eseguito in laboratori specializzati né con strumenti tecnici specifici. Alla luce solare, è visibile un fine craquelé compatibile con l'epoca del dipinto. Le dimensioni della tavola sono cm. 67 x 46,5.
La tavola risulta impreziosita da una cornice in legno intagliato e dorato (dimensione cornice cm. 89 x 67 x 5 ca., difetti). "La cornice mostrata nelle foto riportate sopra è stata aggiunta all’opera d’arte dal venditore o da un soggetto terzo. La cornice ti viene fornita senza costi aggiuntivi in modo che sia pronta da esporre non appena arriva. La cornice viene inclusa a titolo di cortesia e non è considerata parte integrante dell’opera d’arte. Pertanto, qualsiasi potenziale danno alla cornice che non influisce sull’opera d’arte stessa non sarà accettato come motivo valido per aprire un reclamo o richiedere l’annullamento dell’ordine."

Provenienza: Coll. privata siciliana

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 I Miti e il Territorio nella Sicilia dalle mille culture. INEDITA QUADRERIA catalogo generale dei dipinti della collezione del ciclo “I Miti e il territorio”, Editore Lab_04, Marsala, 2024.

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