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Charles Lebayle (1856 - 1898) - Venezia, Scorcio di Campo San Zanipolo
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Charles Lebayle (1856 - 1898) - Venezia, Scorcio di Campo San Zanipolo

Charles Lebayle (Parigi 1856 - 1898) Venezia: Scorcio di Campo san Zanipolo olio su tela, cm 62x36 – con Cornice, cm 71 x 45 firmato in basso a destra Questo suggestivo scorcio veneziano rappresenta una delle statue equestri più celebri del Rinascimento, il Bartolomeo Colleoni eseguito da Andrea del Verrocchio, e l’imponente chiesa dei Santi Giovanni e Paolo (chiamata anche San Zanipolo in dialetto veneziano) situate in Campo dei Santi Giovanni e Paolo conosciuto anche come Campo San Zanipolo. Si tratta di uno dei campi più ampi di Venezia, situato nel sestiere di Castello, al confine con quello di Cannaregio, dove oltre ai due monumenti citati sorge anche la Scuola Grande di San Marco, antico e prezioso luogo che prima delle dispersione ospitava dipinti quale Il miracolo di San Marco ( Gallerie dell’accademia), il Ritrovamento del corpo di San Marco ( Brera) l trafugamento del corpo di San Marco ( Gallerie dell’Accademia) di Tintoretto ma anche quadri di Gentile e Giovanni Bellini ( Predica di San Marco ad Alessandria di Egitto – Brera). La basilica dei Santi Giovanni e Paolo è invece uno degli edifici medievali religiosi più imponenti di Venezia, costruita a partire dal 1243 per volere del doge Jacopo Tiepolo, il cantiere fu chiuso nel 1343, ma i lavori di abbellimento durarono ancora quasi un secolo: il 14 novembre 1430, la chiesa fu solennemente consacrata. Da allora fu continuamente arricchita di monumenti sepolcrali, dipinti e sculture opera dei maggiori artisti veneziani, finché nel 1807, in piena età napoleonica, i domenicani vennero allontanati dal loro convento, trasformato in ospedale, e la chiesa viene privata di numerose opere d'arte. Tra le incredibili opere ancora in loco il polittico di San Vincenzo Ferrer di Giovanni Bellini ma anche la a Gloria di San Domenico (terminata nel 1727), opera del Piazzetta. Il celebre monumento equestre eseguito da Andrea del Verrocchio tra il 1480 e il 1488 raffigura il condottiero Bartolomeo Colleoni (1395/1400-1475), uno dei più intraprendenti capitani di ventura della Repubblica di Venezia del XV secolo, soprannominato dai propri soldati mercenari “invincibile”, impersonando il classico condottiero spavaldo ed audace, ricco di fascino e fierezza. Come attesta la firma l’opera è di mano del pittore Charles Lebayle (Parigi 1856 - 1898), pittore e designer francese. Il padre gestiva una società di vetrinistica e decorazione dove il figlio inizia a lavorare, all’età di di quattordici anni, iniziò a frequentare corsi serali presso l'École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs, dove divenne allievo di Alexandre Cabanel e dello scultore Aimé Millet. Debuttò al Salon nel 1877 ma piuttosto che quadri, espone opere in vetro colorato. Vinse un concorso all'École des Beaux-arts nel 1879, poi studiò pittura ad olio con Adolphe Yvon, in classi aperte al pubblico. Nel 1885 lavorò alla Cattedrale di Autun dove contribuì a creare un tetto di vetro raffigurante la vita della Vergine, da disegni dell'architetto Lucien Magne e decoratore François-Émile Ehrmann. È lui che ha creato la finestra principale presso il municipio di Vannes, insieme a Charles Champigneulle. Un anno dopo vinse il Prix de Rome per Claudio proclamato imperatore, il suo dipinto più celebre ora conservato all’Ecole de Beaux Arts de Paris e trascorse due anni a Villa Medici. Tornato in Francia prese posto nei laboratori del famoso artista delle vetrate, Lucien Bégule, e aiutò a creare finestre per l'Hôpital de la Charité di Lione, la maggior parte delle quali furono distrutte quando l'edificio fu demolito nel 1933. La cornice è fornita in omaggio, di conseguenza non può essere motivo di reso o reclamo. Per i dipinti acquistati all'estero: dopo il pagamento verrà avviata la procedura per ottenere la licenza di esportazione (ALC). Tutti i pezzi d'antiquariato inviati all'estero dall'Italia hanno bisogno di questo documento, rilasciato dal Ministro dei Beni Culturali. La procedura potrebbe richiedere da 3 a 5 settimane dalla richiesta, quindi, non appena avremo il documento verrà spedito il dipinto.

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Charles Lebayle (1856 - 1898) - Venezia, Scorcio di Campo San Zanipolo

Charles Lebayle (1856 - 1898) - Venezia, Scorcio di Campo San Zanipolo

Charles Lebayle (Parigi 1856 - 1898)
Venezia: Scorcio di Campo san Zanipolo
olio su tela, cm 62x36 – con Cornice, cm 71 x 45
firmato in basso a destra

Questo suggestivo scorcio veneziano rappresenta una delle statue equestri più celebri del Rinascimento, il Bartolomeo Colleoni eseguito da Andrea del Verrocchio, e l’imponente chiesa dei Santi Giovanni e Paolo (chiamata anche San Zanipolo in dialetto veneziano) situate in Campo dei Santi Giovanni e Paolo conosciuto anche come Campo San Zanipolo. Si tratta di uno dei campi più ampi di Venezia, situato nel sestiere di Castello, al confine con quello di Cannaregio, dove oltre ai due monumenti citati sorge anche la Scuola Grande di San Marco, antico e prezioso luogo che prima delle dispersione ospitava dipinti quale Il miracolo di San Marco ( Gallerie dell’accademia), il Ritrovamento del corpo di San Marco ( Brera) l trafugamento del corpo di San Marco ( Gallerie dell’Accademia) di Tintoretto ma anche quadri di Gentile e Giovanni Bellini ( Predica di San Marco ad Alessandria di Egitto – Brera).
La basilica dei Santi Giovanni e Paolo è invece uno degli edifici medievali religiosi più imponenti di Venezia, costruita a partire dal 1243 per volere del doge Jacopo Tiepolo, il cantiere fu chiuso nel 1343, ma i lavori di abbellimento durarono ancora quasi un secolo: il 14 novembre 1430, la chiesa fu solennemente consacrata. Da allora fu continuamente arricchita di monumenti sepolcrali, dipinti e sculture opera dei maggiori artisti veneziani, finché nel 1807, in piena età napoleonica, i domenicani vennero allontanati dal loro convento, trasformato in ospedale, e la chiesa viene privata di numerose opere d'arte. Tra le incredibili opere ancora in loco il polittico di San Vincenzo Ferrer di Giovanni Bellini ma anche la a Gloria di San Domenico (terminata nel 1727), opera del Piazzetta.
Il celebre monumento equestre eseguito da Andrea del Verrocchio tra il 1480 e il 1488 raffigura il condottiero Bartolomeo Colleoni (1395/1400-1475), uno dei più intraprendenti capitani di ventura della Repubblica di Venezia del XV secolo, soprannominato dai propri soldati mercenari “invincibile”, impersonando il classico condottiero spavaldo ed audace, ricco di fascino e fierezza.
Come attesta la firma l’opera è di mano del pittore Charles Lebayle (Parigi 1856 - 1898), pittore e designer francese. Il padre gestiva una società di vetrinistica e decorazione dove il figlio inizia a lavorare, all’età di di quattordici anni, iniziò a frequentare corsi serali presso l'École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs, dove divenne allievo di Alexandre Cabanel e dello scultore Aimé Millet. Debuttò al Salon nel 1877 ma piuttosto che quadri, espone opere in vetro colorato. Vinse un concorso all'École des Beaux-arts nel 1879, poi studiò pittura ad olio con Adolphe Yvon, in classi aperte al pubblico. Nel 1885 lavorò alla Cattedrale di Autun dove contribuì a creare un tetto di vetro raffigurante la vita della Vergine, da disegni dell'architetto Lucien Magne e decoratore François-Émile Ehrmann. È lui che ha creato la finestra principale presso il municipio di Vannes, insieme a Charles Champigneulle. Un anno dopo vinse il Prix de Rome per Claudio proclamato imperatore, il suo dipinto più celebre ora conservato all’Ecole de Beaux Arts de Paris e trascorse due anni a Villa Medici.
Tornato in Francia prese posto nei laboratori del famoso artista delle vetrate, Lucien Bégule, e aiutò a creare finestre per l'Hôpital de la Charité di Lione, la maggior parte delle quali furono distrutte quando l'edificio fu demolito nel 1933.

La cornice è fornita in omaggio, di conseguenza non può essere motivo di reso o reclamo.

Per i dipinti acquistati all'estero: dopo il pagamento verrà avviata la procedura per ottenere la licenza di esportazione (ALC). Tutti i pezzi d'antiquariato inviati all'estero dall'Italia hanno bisogno di questo documento, rilasciato dal Ministro dei Beni Culturali. La procedura potrebbe richiedere da 3 a 5 settimane dalla richiesta, quindi, non appena avremo il documento verrà spedito il dipinto.

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