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Sergio Dangelo (1932-2022) - Fiori per Aladino, 1988
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Sergio Dangelo (1932-2022) - Fiori per Aladino, 1988

La presente opera di Sergio Dangelo è una tecnica mista e collage su tela (cm. 100 x cm. 70), del 1988 ed è ottimamente incorniciata; è firmata in basso al centro ed è accompagnata sia da certificato di garanzia, origine e provenienza della Galleria Arte Silva di Seregno (MI) su fotografia; e sia da certificato di garanzia ed autenticità di primaria Casa d'Aste italiana, sul cui Catalogo è stata pure pubblicata. Ulteriori provenienze: collezione privata italiana; altra collezione privata italiana. BIOGRAFIA: Sergio Dangelo nasce a Milano nel 1932. Pittore di respiro internazionale, ha studiato a Milano, Parigi, Ginevra e Bruxelles dove ha frequentato gli ambienti surrealisti e il gruppo Cobra, sviluppando la libera espressione dell’inconscio attraverso una pittura segnico–gestuale dalla materia cromatica densa e violenta e dalla manualità veloce e lirica. Nel 1950 partecipa al terzo convoglio surrealista. La sua prima esposizione nel 1951 alla Galleria San Fedele di Milano, in cui espone i famosi quadri “nucleari”, segna l’atto di nascita del Movimento Nucleare, di cui è l’ideatore e animatore insieme con Enrico Baj; movimento a cui aderiranno moltissimi artisti, tra cui: Gianni Dova, Piero Manzoni ed altri. Essi pongono alla base delle loro creazioni artistiche ironia, spregiudicatezza e sperimentalismo. Sergio Dangelo è uno dei fondatori della rivista “Il Gesto”, organo del Movimento Nucleare, pubblicata fra il 1955 e il 1959. Nel 1957 sottoscrive il manifesto Contro lo Stile insieme a Enrico Baj, Yves Klein, Arnaldo Pomodoro, Giò Pomodoro, Pierre Restany, Piero Manzoni, Paolo Pasotto, Arman e altri, nel quale si affermava il superamento dell'arte nucleare. All'interno del suo impegno come artista ha partecipato alla realizzazione di riviste internazionali d'avanguardia, fra cui Phases, fondata nel 1954 da Édouard Jaguer, di cui è stato corrispondente per l'Italia. Nell'ambito della collaborazione con Phases, fondò con Enrico Baj la rivista Il Gesto, organo del Movimento Nucleare, pubblicata fra il 1955 e il 1959; alla redazione di tale rivista parteciparono anche Piero Manzoni, Pierre Restany, Édouard Jaguer, Lucio Fontana ed altri. Si è cimentato anche nella ceramica e nell'ideazione di oreficeria d'arte. Nel 1954 pensa e progetta con Asger Jorn e Enrico Baj gli Incontri Internazionali della Ceramica ad Albissola, organizzati dalla manifattura Mazzotti, incontri a cui parteciparono diversi membri del Gruppo CO.BR.A. come Karel Appel, Corneille e lo stesso Jorn, unitamente ad altri artisti come Sebastian Matta, Lucio Fontana ed Emilio Scanavino. Alcune opere in ceramica dei citati artisti saranno poi esposte lo stesso anno alla X Triennale di Milano. Da allora sono numerose le mostre in galleria d’avanguardia (650 personali, 1600 collettive) e gli inviti di Musei. E’ stato invitato alla Biennale di San Paolo (4 edizioni), Biennale di Parigi (3 edizioni), Quadriennale di Roma (l edizione), Biennale di Venezia (6 edizioni con sala personale nel 1966), Triennale di Milano (5 edizioni; con Ettore Sottsass, sala di ingresso, 1960), mentre si conscono circa 140 pubblicazioni che lo riguardano. Parallelamente all’attività di pittore e scrittore, Sergio Dangelo realizza ceramiche, dipinti su lamiera smaltata, litografie, acqueforti: oggetti che l’artista tiene a definire “hand-mades”, perché l’accento è posto sulla manipolazione più che sul reperto in se stesso, e si presentano come strani assemblaggi fissati su piani di fondo e liberi nello spazio. Nel 1991 fonda il Centro Artistico e Culturale Bludiprussia ad Albissola Marina con Carla Bordoni, Paola Grappiolo e Daniela Di Marco. Il 21 luglio 1998 fonda a Milano “Il nuovo costruttivismo manifesto” con Orazio Bacci. Il movimento ha prodotto 5 mostre tra il 2002 e il 2007 tenute a Milano negli spazi della storica libreria Bocca, accompagnate ciascuna da un catalogo edito dalla libreria, alle quali hanno partecipato complessivamente 80 artisti. Il linguaggio pittorico di Sergio Dangelo è ricercato, poetico, lirico, di evidente suggestione surrealista, colto ed interiore. La sua pittura è stata nel tempo costantemente dominata da un segno che continua ad imporsi sulla tela con assoluta eleganza e delicatezza, capace di afferrare sensazioni ed emozioni. Sergio Dangelo è stato, da sempre, un individualista, un modello di artista che ha espresso i valori di libertà e di indipendenza delle avanguardie nel comportamento oltre che nelle opere. Diceva di sé: “sono acrobatico, ogni giornata della mia vita è un mio periodo artistico”. Nel 2005 ha partecipato alla grande mostra, allestita alla GNAM (Galleria d'Arte Moderna) di Roma, “Surrealisti italiani”, insieme a Enrico Baj, Corrado Cagli, Bruno Capacci, Fabrizio Clerici, Gianni Dova e Lucio del Pezzo. E' morto a Milano il 5 gennaio 2022. #artribuneMAY24

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Sergio Dangelo (1932-2022) - Fiori per Aladino, 1988

Sergio Dangelo (1932-2022) - Fiori per Aladino, 1988

La presente opera di Sergio Dangelo è una tecnica mista e collage su tela (cm. 100 x cm. 70), del 1988 ed è ottimamente incorniciata; è firmata in basso al centro ed è accompagnata sia da certificato di garanzia, origine e provenienza della Galleria Arte Silva di Seregno (MI) su fotografia; e sia da certificato di garanzia ed autenticità di primaria Casa d'Aste italiana, sul cui Catalogo è stata pure pubblicata.
Ulteriori provenienze: collezione privata italiana;
altra collezione privata italiana.
BIOGRAFIA:
Sergio Dangelo nasce a Milano nel 1932. Pittore di respiro internazionale, ha studiato a Milano, Parigi, Ginevra e Bruxelles dove ha frequentato gli ambienti surrealisti e il gruppo Cobra, sviluppando la libera espressione dell’inconscio attraverso una pittura segnico–gestuale dalla materia cromatica densa e violenta e dalla manualità veloce e lirica.
Nel 1950 partecipa al terzo convoglio surrealista.
La sua prima esposizione nel 1951 alla Galleria San Fedele di Milano, in cui espone i famosi quadri “nucleari”, segna l’atto di nascita del Movimento Nucleare, di cui è l’ideatore e animatore insieme con Enrico Baj; movimento a cui aderiranno moltissimi artisti, tra cui: Gianni Dova, Piero Manzoni ed altri. Essi pongono alla base delle loro creazioni artistiche ironia, spregiudicatezza e sperimentalismo.
Sergio Dangelo è uno dei fondatori della rivista “Il Gesto”, organo del Movimento Nucleare, pubblicata fra il 1955 e il 1959.
Nel 1957 sottoscrive il manifesto Contro lo Stile insieme a Enrico Baj, Yves Klein, Arnaldo Pomodoro, Giò Pomodoro, Pierre Restany, Piero Manzoni, Paolo Pasotto, Arman e altri, nel quale si affermava il superamento dell'arte nucleare.
All'interno del suo impegno come artista ha partecipato alla realizzazione di riviste internazionali d'avanguardia, fra cui Phases, fondata nel 1954 da Édouard Jaguer, di cui è stato corrispondente per l'Italia. Nell'ambito della collaborazione con Phases, fondò con Enrico Baj la rivista Il Gesto, organo del Movimento Nucleare, pubblicata fra il 1955 e il 1959; alla redazione di tale rivista parteciparono anche Piero Manzoni, Pierre Restany, Édouard Jaguer, Lucio Fontana ed altri.
Si è cimentato anche nella ceramica e nell'ideazione di oreficeria d'arte. Nel 1954 pensa e progetta con Asger Jorn e Enrico Baj gli Incontri Internazionali della Ceramica ad Albissola, organizzati dalla manifattura Mazzotti, incontri a cui parteciparono diversi membri del Gruppo CO.BR.A. come Karel Appel, Corneille e lo stesso Jorn, unitamente ad altri artisti come Sebastian Matta, Lucio Fontana ed Emilio Scanavino.
Alcune opere in ceramica dei citati artisti saranno poi esposte lo stesso anno alla X Triennale di Milano.
Da allora sono numerose le mostre in galleria d’avanguardia (650 personali, 1600 collettive) e gli inviti di Musei.
E’ stato invitato alla Biennale di San Paolo (4 edizioni), Biennale di Parigi (3 edizioni), Quadriennale di Roma (l edizione), Biennale di Venezia (6 edizioni con sala personale nel 1966), Triennale di Milano (5 edizioni; con Ettore Sottsass, sala di ingresso, 1960), mentre si conscono circa 140 pubblicazioni che lo riguardano.
Parallelamente all’attività di pittore e scrittore, Sergio Dangelo realizza ceramiche, dipinti su lamiera smaltata, litografie, acqueforti: oggetti che l’artista tiene a definire “hand-mades”, perché l’accento è posto sulla manipolazione più che sul reperto in se stesso, e si presentano come strani assemblaggi fissati su piani di fondo e liberi nello spazio.
Nel 1991 fonda il Centro Artistico e Culturale Bludiprussia ad Albissola Marina con Carla Bordoni, Paola Grappiolo e Daniela Di Marco.
Il 21 luglio 1998 fonda a Milano “Il nuovo costruttivismo manifesto” con Orazio Bacci. Il movimento ha prodotto 5 mostre tra il 2002 e il 2007 tenute a Milano negli spazi della storica libreria Bocca, accompagnate ciascuna da un catalogo edito dalla libreria, alle quali hanno partecipato complessivamente 80 artisti.
Il linguaggio pittorico di Sergio Dangelo è ricercato, poetico, lirico, di evidente suggestione surrealista, colto ed interiore.
La sua pittura è stata nel tempo costantemente dominata da un segno che continua ad imporsi sulla tela con assoluta eleganza e delicatezza, capace di afferrare sensazioni ed emozioni.
Sergio Dangelo è stato, da sempre, un individualista, un modello di artista che ha espresso i valori di libertà e di indipendenza delle avanguardie nel comportamento oltre che nelle opere.
Diceva di sé: “sono acrobatico, ogni giornata della mia vita è un mio periodo artistico”.
Nel 2005 ha partecipato alla grande mostra, allestita alla GNAM (Galleria d'Arte Moderna) di Roma, “Surrealisti italiani”, insieme a Enrico Baj, Corrado Cagli, Bruno Capacci, Fabrizio Clerici, Gianni Dova e Lucio del Pezzo.
E' morto a Milano il 5 gennaio 2022.

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